Rugby: Francia, troppo “Bleus” per l’Italia
Nella seconda giornata del Sei Nazioni i transalpini puniscono gli Azzurri, troppo distratti: alla fine sarà 30-10. Tra due settimane a Roma arriva la Scozia. Brunel: “Carattere e grinta nonostante il risultato compromesso”
di Gabriele Farina
su Twitter @Gabri3_0
Italrugby, una sconfitta che brucia. Dopo la vittoria nel 2013 a Roma, la Francia si prende una robusta rivincita, punendo le tante disattenzioni azzurre. Alla fine sarà 30-10 per i transalpini, che volano a quota 4 punti in classifica. Parisse e compagni rimangono fermi al palo.
Allo Stade de France bisogna attendere il secondo tempo per vedere le prime mete. L’Italia, nella classica tenuta azzurra, ha buone occasioni al calcio con Gonzalo Garcia e Tommy Allan, che fruttano soltanto tre punti (una punizione del secondo). I “galletti” sono appena più precisi con Jean-Marc Doussain. Risultato: studio e mischie, ma pochi sussulti. Si va all’intervallo sul 9-3 per i padroni di casa, anche se la squadra di Brunel non ha fino a quel momento demeritato.
La musica cambia dopo l’intervallo. Passano due minuti e Louis Picamoles supera l’intervento di due difensori e va a meta. La decisione è confermata dal television match official (TMO) e il “solito” Doussain fissa anche la trasformazione. L’Italia subisce il colpo. Al 45’ Wesley Fofana intercetta l’ovale e va a schiacciare oltre la linea. Meta, ancora una volta trasformata. Dopo cinque minuti dall’inizio della ripresa il tabellone indica Francia 23 Italia 3.
Non passano nemmeno 8 minuti e i padroni di casa vanno ancora in meta con Hugo Bonneval, magistralmente servito da Yoann Huget. Doussain non perdona: 30-3.
Gli Azzurri tirano fuori l’orgoglio: dapprima sfiorano la meta con Tobias Botes al 65’, poi finalmente il bottino arriva, dieci minuti dopo. Merito di capitan Parisse, che smarca Tommaso Iannone, una delle scommesse di Jacques Brunel. Luciano Orquera trasforma quando l’orologio indica che mancano centoventi secondi al termine: troppo tardi per pensare solo a una rimonta.
Nonostante la seconda sconfitta dopo lo stop in Galles contro i campioni in carica, l’allenatore azzurro vede buoni segnali dai suoi giocatori: “Non hanno mollato fino alla fine e hanno mostrato carattere e grinta nonostante il risultato fosse compromesso”.
Solo parzialmente soddisfatto Philippe Saint-Andre, coach della Francia: “Abbiamo giocato bene per 55 o 60 minuti ma negli ultimi venti minuti non abbiamo fatto nulla. Sono veramente dispiaciuto della seconda parte. Non abbiamo avuto nessun possesso alla fine”.
Tra due settimane la competizione 2014 sbarca all’Olimpico di Roma, in cui scenderà in campo la Scozia, cancellata 0-20 al Murrayfield di Edimburgo dall’Inghilterra.
“È stata una brutta giornata in ufficio – ha commentato il coach ad interim degli Highlanders, Scott Johnson – resa ancor più dura dal fatto che c’erano 60mila persone nel mio ufficio. Siamo rimasti in gara fino al 13-0. Poi siamo stati schiacciati. Siate pazienti. Vedrete il nostro valore durante il torneo”.
Partita senza storia all’Aviva Stadium di Dublino, dove si affrontavano Irlanda e Galles. I Dragoni venivano da dodici vittorie nelle ultime tredici gare al Sei Nazioni, ma sono stati agevolmente domati dai verdi, che hanno chiuso in scioltezza 26-3.
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[…] Rossi. In Irlanda era giunta una dura lezione (46-7 dal 7 pari), poi la rivincita della Francia (30-10) lezione dei […]