"Leggere senza stereotipi": riflessioni sul tema

Tempo di lettura 4 minuti

L’Associazione SCOSSE, in collaborazione con un network composto dall’associazione MaMi – Mamme a Milano, dal blog “Libri e Marmellata” e dal gruppo Facebook “Letteratura per l’infanzia”, porta avanti il progetto “Flashbook – letture a ciel sereno”, il primo Flashmob dedicato alla letteratura per l’infanzia

logo_rettangolare_flashbookL’idea è quella di creare un archivio bibliografico all’interno del quale sia possibile trovare testi sul genere sessuale e i suoi relativi ruoli, che non siano stereotipati. Su Ghigliottina ospitiamo le riflessioni di Renata Guizzetti, fondatrice di MaMi – Mamme a Milano*:

Ho letto tanti commenti relativi all’iniziativa “Leggere senza stereotipi” del Comune di Venezia. Ho letto che “Cappuccetto rosso” parla di una bambina che va da sola nel bosco, e questa non è certo la rappresentazione di una realtà che riguarda i bambini di oggi (certo, se solo capissimo che è una metafora…), eppure “siamo cresciuti bene anche con fiabe come queste”. Ho letto che i bambini si confondono, se presentiamo loro modelli che non rappresentano la “normalità”. Ho letto che dei genitori si sono opposti all’idea che i loro figli venissero esposti a storie che propongono modelli di famiglia diversi da quelli tradizionali, e si son fortemente risentiti perché nessuno li ha interpellati prima.

Così, dopo aver letto tutte queste cose, ho pensato di dire anch’io la mia.

E comincio affermando che siamo tutti diversi, e questo  è un valore. Invece la diversità (dei caratteri, dell’aspetto fisico, della propria storia personale) diventa spesso motivo di discriminazione.  È un meccanismo semplice: se differisci dal modello base, allora sei “diverso”, sei “sbagliato”, sei come minimo da commiserare, eventualmente da emarginare, se non addirittura da denigrare.

Si può scardinare un meccanismo così potente e così terribilmente collaudato? E come? Io credo di sì, che si possa, e provo a spiegarvi il mio punto di vista.

Ho una figlia di 4 anni (anzi, quattro e mezzo-cinque, come piace dire a lei) e non so dove la porteranno le vie dell’amore, se ad amare un uomo o una donna. Quando si innamorerà, desidero per lei che viva pienamente questo splendido sentimento, senza che alcun senso di colpa la attanagli. Perché questo accada, per me è importante che l’esposizione a diversi modelli di amore avvenga senza pregiudizi, ma con naturalezza (come è giusto che sia).

Purtroppo molte persone pensano che la semplice esposizione a modelli famigliari diversi da quelli tradizionali possa diventare uno stimolo, una spinta verso quella direzione. Quanta ingenuità e quanta paura, in un pensiero come questo. Come se le proprie preferenze sessuali potessero esser determinate dall’esposizione a determinati modelli, e non fossero espressione di un desiderio del singolo. Come se si potesse decidere a tavolino di chi innamorarsi.

Io favorisco l’esposizione di mia figlia a storie che parlano di tanti modelli di famiglia diversi e lo faccio nel suo interesse, perché un giorno uno di questi modelli potrebbe essere il suo, e non voglio neppure per un secondo che lei avverta la “diversità” come una colpa. Non voglio proprio che avverta la diversità come accezione negativa.

Nelle fiabe ci sono personaggi, si raccontano storie ed è bello e utile che si presentino realtà diverse tra loro, perché ognuno possa sentirsi un po’ rappresentato e raccontato. Senza clamori, la diversità ci riguarda tutti, ed è sempre un valore. Imparare ad accettarla e ad accettare che ognuno possa indossare una “diversa diversità” è importante, e questa consapevolezza va condivisa anche con i bambini. Anzi, forse potremmo chiedere proprio a loro aiuto in questo senso, loro che hanno sicuramente meno pregiudizi di noi (noi che, per paura del “diverso”, certi libri saremmo pronti a metterli al rogo…).

Per questo, come Flashbook, abbiamo deciso di sostenere e dare visibilità all’iniziativa del Comune di Venezia, promuovendo #flashbooksenzastereotipi.

Ci sono libri belli e libri brutti, questo è vero, ma non ci sono storie (famiglie?) giuste e storie sbagliate.

Su questo vogliamo porre l’attenzione. E lo faremo nello stile di Flashbook, promuovendo letture ad alta voce di tutti i libri che il comune di Venezia ha regalato ad asili nido e scuole materne.

*Mami – Mamme a Milano è tra gli organizzatori di “Flashbook – Letture a ciel sereno” e dell’iniziativa “Fiocco Rosa, Fiocco Blu – educare alla parità contro gli stereotipi di genere”

Per saperne di più
Flashbook – Letture a ciel sereno

Link utili
Associazione SCOSSE
Blog “Libri e Marmellata”
Gruppo Facebook “Letteratura per l’infanzia”

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