Asili nido e scuole dell'infanzia di Roma: intervista ad Alessandra Cattoi
Continuiamo la serie di approfondimenti sulla situazione di asili nido e scuole dell’infanzia di Roma. L’Assessore alla scuola Alessandra Cattoi ha risposto ad alcune nostre domande su presente e futuro di bambini ed educatori
di Graziano Rossi
su Twitter @grazianorossi
Assessore Cattoi, per Roma sono settimane dense di notizie riguardanti il presente e il futuro dei più piccoli e delle loro famiglie con l’annuncio dell’apertura di nuove strutture per accogliere più bambini in vari asili nido. Qual è la situazione ad oggi?
Stiamo lavorando per incrementare l’offerta di posti disponibili nelle strutture che accolgono i bambini, sia gli asili nido che le scuole dell’infanzia, e venire incontro alle esigenze di quelle famiglie che sono costrette a fare i conti con lunghe liste d’attesa. Il piano che abbiamo presentato prevede l’apertura di diverse nuove strutture, soprattutto nei Municipi dove c’è maggiore carenza di posti disponibili. Per quanto riguarda gli asili nido abbiamo programmato l’apertura di tre nuove strutture pubbliche, con 185 posti, e di 5 nuovi nidi in convenzione, con 338 posti. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia i nuovi posti disponibili, sulla base del nostro piano, saranno in totale 540. Si tratta di strutture che sorgeranno in edifici scolastici già esistenti e per le quali in questo periodo sono in corso le opere di finalizzazione e i sopralluoghi. In tutto con questo piano contiamo quindi di creare, nei prossimi mesi, oltre 1.000 posti per i bambini in attesa.
Eppure sembra esserci un rovescio della medaglia con la chiusura anticipata degli asili. Cosa devono aspettarsi le decine e decine di persone che lavorano in modo precario per Roma Capitale, in attesa da anni di un’assunzione?
Il piano di riorganizzazione degli orari, che riguarda solo gli asili nido, dove le liste di attesa sono più lunghe, è uno strumento indispensabile per procedere a queste nuove aperture. Le modifiche di orario negli asili nido comporteranno una riduzione delle fasce orarie che sono molto poco frequentate. L’idea è quella di definire un orario standard, dalle 8 alle 16.30. Stiamo comunque parlando di un servizio che dura 8 ore e mezzo e viene offerto a quote contributive che sono tra le più basse d’Italia, a una media di circa 146 euro mensili. Pensate quanto costa un servizio privato della stessa durata e qualità. Quanto poi alla riorganizzazione oraria per i più piccoli, interessa solo alcune sezioni, la cui apertura sarà dalle 8 alle 14.30. In queste sezioni, nella maggior parte dei casi, i genitori vengono a prendere i bambini ancora prima di questo orario.
Per quanto riguarda la lotta al precariato voglio solo ricordare le 108 educatrici assunte nel 2013 e sottolineare che, nonostante i problemi di bilancio, ci saranno ancora assunzioni in base ai concorsi espletati. Ad esempio, per la scuola dell’infanzia, dove ci sono stati problemi di sostituzione del personale assente, in questi giorni il vicesindaco Luigi Nieri, che è anche assessore al personale, ha preannunciato per i prossimi mesi almeno 150 assunzioni dalle graduatorie del concorso per insegnanti che si è concluso nello scorso ottobre.
Oltre alla questione asili nido in che modo i nostri figli possono crescere in una città che ogni giorno deve districarsi tra strade dissestate, sporcizia e malfunzionamento dei trasporti pubblici, tanto per fare qualche esempio?
L’intento della nostra amministrazione, sin dal suo insediamento, è quello di lavorare per una città in cui ogni scelta, ogni decisione, ogni iniziativa sia misurata anche sugli interessi delle bambine e dei bambini. Siamo consapevoli delle difficoltà che oggi si incontrano per crescere un figlio, in generale e in particolare in una grande metropoli come Roma. Ma tutti i nostri sforzi sono mirati al superamento di questi problemi. Tra le misure presenti nel nostro programma ne ricordo solo alcune che vanno in questa direzione: aumento del numero dei parchi gioco in tutto il territorio della città e soprattutto nelle aree più periferiche; adeguamento di tutti gli uffici e luoghi dell’amministrazione comunale all’esigenze di allattamento e alla cura del neonato; bollino di qualità per bar e ristoranti a misura di bambino. Inoltre l’attività del nostro assessorato nelle scuole, anche di non sua stretta competenza come le elementari e le medie, è finalizzato a progetti che supportino i piani formativi attraverso percorsi che si sviluppino anche al di fuori delle aule e abituino bambine e bambini ad apprezzare lo straordinario patrimonio storico, archeologico, culturale della città di Roma. Quest’anno abbiamo già dato vita a iniziative che coinvolgono anche i più piccoli come i laboratori per le grandi mostre cittadine, le visite guidate di “Porte aperte in Campidoglio”, il progetto “La scuola adotta un monumento”.
Da più parti si sente dire che la Giunta Marino stia lavorando peggio di quella guidata da Alemanno fino a pochi mesi fa. Cosa ne pensa?
Penso sia un’opinione diffusa solo tra coloro che non amano i cambiamenti e vogliono conservare rendite di posizione e privilegi che non sono più tollerabili.
In 8 mesi abbiamo cambiato i vertici di Atac e Ama, chiuso la discarica di Malagrotta, approvato la Centrale unica degli acquisti, approvato il nuovo Piano Generale del Traffico urbano, avviato il car sharing a flusso libero. Nel mio settore: nuovo servizio mense scolastiche, nuovi posti asili nido e infanzia, e poi memoria, pari opportunità, lotta al bullismo… Potrei continuare, ma concludo dicendo che chi non vuole queste cose non vuole il bene della nostra città.
Una risposta
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