Italrugby, a Dublino è notte fonda
Nel quarto turno del Sei Nazioni gli Azzurri resistono un tempo, poi crollano 46-7 contro l’Irlanda. Sabato prossimo chiusura brivido con l’Inghilterra a Roma
di Gabriele Farina
su Twitter @Gabri3_0
E cucchiaio di legno sia (con molta probabilità). L’Italrugby esce travolta da Dublino (46-7) e ottiene la quarta sconfitta in altrettante partite nel 6 Nazioni 2014. Sabato prossimo, all’Olimpico di Roma, ci sarà il peggior avversario possibile: l’Inghilterra.
Il XV della Rosa ha domato 29-18 i Dragoni del Galles, escludendo i campioni in carica dal sogno del tris. Adesso è lotta a tre con la Francia e i Verdi, con i transalpini (i meno favoriti) che ospitano la Nazionale dello Shamrock a Parigi.
La squadra di Brunel illude nel primo tempo dell’Aviva Stadium, prima di finire schiacciata da una valanga di mete: ben sette contro l’unica, peraltro bella, messa a segno dagli Azzurri.
Dopo 6’ il pubblico di casa già esulta per il primo try, realizzato e trasformato da Jonathan Sexton, in gran spolvero nonostante l’infortunio al dito rimediato nel 10-13 con l’Inghilterra. La prima reazione azzurra c’è e meno di venti minuti Leonardo Sarto semina tre avversari e va a schiacciare in meta. Luciano Orquera trasforma, per il 7-7.
Il pareggio dura appena sei minuti: ancora JS, stavolta solo dalla piazzola, mette i padroni di casa avanti. La difensiva azzurra inizia a cedere: prima dell’intervallo Trimble vola in meta (trasformata). Nella ripresa è quasi un monologo: Healy (meta), Sexton (ma non era infortunato? Meta), Cronin (meta, trasformata da Jackson), McFadden (vedi sopra). L’ultimo schiaffo, all’80’, lo sigla McGrath.
“È stato frustrante – commenta al termine Marco Bortolami, seconda linea –, perché abbiamo giocato sottotono per tutta la partita. Abbiamo rubato tanti possessi, ma li abbiamo ripersi. Abbiamo fatto fatica in mischia e dalla linea. Ho detto che i dettagli sono fondamentali. Abbiamo perso la prima mischia e poi la seconda. Loro trovavano molto spazio nelle varie fasi e forse è stato troppo per noi difendere:: eravamo senza forze nel secondo tempo. Proprio quando l’Irlanda ha iniziato a trovare spazio perché la nostra difesa era stanca”.
“Penso sia stata una giornata incredibilmente speciale – racconta Joe Schmidt, allenatore dell’Irlanda -. Brian O’Driscoll (il miglior giocatore dell’incontro) l’ha resa speciale perché è stato determinante per tre mete. La sua abilità è di aggredire lo spazio, e dettare il passaggio giusto al momento giusto, anche se non è un passaggio che probabilmente viene fuori da un testo di schemi. È un giocatore incredibilmente creativo, è coraggioso e di classe. Anche il pubblico è stato fenomenale. Non ho visto nessuno andare via dopo il fischio finale, è stato fantastico”.
Meno fantastico è il pensiero per l’Italia di essere “sbiancati dai Bianchi”. A Roma il sogno è un successo che vorrebbe dire il primo e unico in questo torneo. Sarebbe un risultato eccezionale non solo per il trend di quest’anno, ma perché sarebbe una rivincita per partite con l’Inghilterra negli anni scorsi persi per errori. Vedendo il bicchiere mezzo vuoto, gli inventori del gioco “rischiano” di laurearsi campioni sul suolo italiano.
Destini che s’incrociano con l’esito della gara dello Stade de France. L’Irlanda ha una differenza punti migliore rispetto all’Inghilterra (+81 contro +32), ma con i “Galletti” ancora in corsa non sarà facile. La Francia non è apparsa bella in Scozia (successo 19-17 solo dopo un calcio a 2’ dalla fine, con gli Highlander avanti 14-7 all’intervallo), ma in casa hanno già battuto gli stessi Bianchi (oltre l’Italia). Fuori dai giochi il Galles, mentre la Scozia rischia (in percentuali bassissime) di vincere il cucchiaio di legno con una sconfitta e la contemporanea vittoria azzurra.
Classifica: Irlanda (differenza punti +81), Inghilterra (+32) e Francia (+3) 6; Galles 4; Scozia 2; Italia 0
Programma (sabato 15 marzo): Italia-Inghilterra (ore 13.30), Galles-Scozia (15.45), Francia-Irlanda (18)
Una risposta
[…] mostrato segnali positivi nel 23-15 per i Dragoni Rossi. In Irlanda era giunta una dura lezione (46-7 dal 7 pari), poi la rivincita della Francia (30-10) lezione dei […]