"Se tornassi indietro": cosa faresti?
In scena una commedia sull’amore, le crisi e le aspettative infrante e forse ritrovate
di Alessia Carlozzo (@acarlozzo)
Secondo Tolstoj “ogni famiglia è infelice a modo suo”. La commedia in scena al Teatro Golden fino al 16 marzo “Se tornassi indietro” rivela invece una condizione sociale attuale comune a moltissime coppie: la mancanza di forza di volontà. Ed è questa caratteristica a rendere estremamente simili moltissime famiglie e coppie.
In un’epoca in cui tutto si consuma con un certa velocità, in cui il mostro dell’abitudine e della noia si rivela sempre pericolosamente in agguato, Alex (Simone Montedoro) e Silvia (Euridice Axen) rappresentano perfettamente due stereotipi nei quali è molto facile immedesimarsi.
Lui fotografo, creativo, distratto troppo preso dalla sua dimensione lavorativa per accorgersi delle esigenze della moglie. Consapevole di essere stato comunque l’artefice delle sue scelte, non accetta il cambiamento insito in ogni rapporto, cambiamento dato in questo caso da un matrimonio rapido e un figlio arrivato ancor prima delle attese iniziali.
Lei donna indipendente e lavoratrice che ha ridotto la sua professione a un mero insieme di consulenze random, consapevole delle nuove priorità, come la casa e il piccolo Nicola arrivato dopo appena un anno di matrimonio. Un adattamento necessario ma non troppo doloroso, reso insofferente dal rapporto con Alex sempre più teso e fragile.
Lei vorrebbe più attenzioni, un aiuto concreto, una spalla presente. Lui si sente in trappola e si rifugia nel lavoro. Così dopo l’ennesima lite, un pensiero repentino passa nella mente di Alex: “Se tornassi indietro.” Eppure cosa cambierebbe?
Così si ritrova a rivivere i momenti più importanti della sua relazione dal primo incontro, al matrimonio, alla nascita del figlio, all’ultimo anniversario. Frammenti rapidi che scorrono nella sua mente, per recuperare forse il sapore di quel passato intenso, comprendere cosa è andato storto, dove si nasconde il momento cardine per il quale il suo rapporto è andato lentamente alla deriva.
“Se tornassi indietro” presenta sicuramente una trama pressoché scontata, aspetto che non si rivela necessariamente un punto debole. Permette anzi una maggior godibilità della recitazione del duo Axen – Montedoro, che regala una performance dal ritmo serrato, ironico e dai tempi comici ottimi. Un affiatamento che risulta essere l’elemento vincente dello spettacolo, creando sul palcoscenico un’ottima rappresentazione delle stagioni dell’amore. Il primo incontro, l’innamoramento, la crisi e forse la rinascita.
Il tutto, servito con un testo leggero e divertente, che non punta a una facile morale finale quanto a una riflessione profonda ben nascosta tra una battuta e l’altra. Esiste sempre una scelta, ancor di più quando si decide di iniziare un percorso di vita insieme, ed è solo riscoprendo quello che ci aveva spinto a iniziare quel percorso comune che forse si può tentare di salvare un rapporto.
Un consiglio forse scontato, ma sicuramente di certo impatto se ci viene dato da una coppia che urla su di un palcoscenico la guerra interiore che forse combattiamo quotidianamente all’interno delle nostre mura domestiche.
“Se tornassi indietro“
fino al 16 marzo
Roma, Teatro Golden
Biglietti: intero 25€ | ridotto 20€