Pontormo e Rosso a Firenze

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A Palazzo Strozzi, si ripercorrono le diverse vie della “Maniera” seguite dai due artisti

di Silvia Cresci

fonte immagine: scenariomag.it

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Due modi divergenti di interpretare il manierismo cinquecentesco sono quelli che emergono dalle opere di Pontormo e Rosso Fiorentino. È proprio a queste divergenti vie della “maniera” che hanno voluto fare riferimento i curatori della mostra fiorentina al momento in corso a Palazzo Strozzi.

La “maniera moderna”, come la definì all’epoca il critico Giorgio Vasari, non è altro che il nuovo modo di interpretare l’arte introdotto da artisti che, proprio come Pontormo e Rosso Fiorentino, iniziarono a distaccarsi dal classicismo che li aveva preceduti, per sperimentare qualcosa di nuovo.

Ad accomunare i due protagonisti dell’esposizione fiorentina vi è innanzitutto l’anno in cui essi nacquero, il 1494, l’uno a Empoli e l’altro nella vicina Firenze. Poi, nella fase della loro formazione, Pontormo e Rosso Fiorentino ebbero un maestro in comune, Andrea del Sarto, dal quale però si distaccarono piuttosto presto, per dare spazio alla loro libertà espressiva.

A sottolineare la loro comune esperienza nella bottega del maestro, la mostra si apre subito con tre affreschi pertinenti alla decorazione del Chiostrino della Basilica della Santissima Annunziata di Firenze, che portano le firme proprio dei tre artisti, rispettivamente Andrea del Sarto con il Viaggio dei Magi (1511), Pontormo con la Visitazione (1514) e Rosso Fiorentino con l’Assunzione (1513).

A differenziare nettamente l’attività del Pontormo da quella del Rosso contribuì anche la diversa tipologia di committenza per la quale si trovarono a lavorare. Il primo, infatti, operò prevalentemente nei dintorni di Firenze, eseguendo le richieste della famiglia dei Medici, mentre Rosso Fiorentino viaggiò molto ed ebbe modo di lavorare per diverse famiglie aristocratiche, molte delle quali erano proprio antimedicee.

La mostra di Palazzo Strozzi, a cura del Direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, e di Carlo Falciani, insegnante di Storia dell’Arte, si può considerare un unicum nel suo genere, in quanto raccoglie un numero straordinario di opere, tra cui moltissimi dipinti.

Provenienti per la maggior parte sia dalla vicina Galleria degli Uffizi che dalla Galleria Palatina di Firenze, tali opere forniscono nel loro insieme una panoramica pressoché completa sulla produzione dei due artisti e sulle loro divergenze.

Tra una sezione e l’altra della mostra vengono messe a confronto le pale, così come i ritratti e i disegni, molti quelli lasciatici dal Pontormo, meno numerosi invece quelli del Rosso. Allo stesso modo, si evidenzia l’attenzione del primo alle influenze d’oltralpe, prima fra tutte quella del Dürer, che si contrappone invece alla tendenza verso la tradizione culturale fiorentina manifestata dal secondo.

fonte immagine:florenceparking.it

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Tra i capolavori più noti presenti in mostra si individuano sicuramente il Ritratto di Cosimo il Vecchio e la Madonna con bambino e San Giovannino del Pontormo, nonché la Pietà, la Deposizione della croce e la Morte di Cleopatra del Rosso.

Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “Maniera”

Firenze, Palazzo Strozzi

8 marzo – 20 luglio 2014

Orari: 9.00 – 20.00 (tutti i giorni); 9.00 – 23.00 (giovedì)

Biglietto: 10 € (intero); 8,50 € (ridotto)

 

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