Formula 1: in Malesia è dominio Mercedes, vince Hamilton davanti a Rosberg
Nel secondo gran premio stagionale il podio è completato da Vettel, mentre Alonso deve accontentarsi della “medaglia di legno”. Sfortunato Raikkonen: sul traguardo è solo 12°
di Marina Cavaliere
su Twitter @CavaliereMarina
Sul circuito di Sepang, nel secondo appuntamento del mondiale di Formula 1, Lewis Hamilton torna meritatamente al successo, dominando prima qualifiche e poi gara senza mai lasciare il comando.
Una più che soddisfacente rivincita dopo la delusione del primo gran premio disputato in Australia due settimane fa, dove l’inglese della Mercedes era stato costretto a ritirarsi dopo pochi giri dal semaforo verde. “È una vittoria incredibile, arrivata dopo un weekend durissimo in un caldo afoso. Non era facile restare concentrati. Il team per fortuna ha eseguito alla perfezione tutti i pit stop, con tempismo e informazioni via radio perfette. Sono grato alla squadra e agli sponsor, ma voglio dedicare questo successo alla Malesia, dopo la tragedia che ha vissuto (il riferimento è all’aereo scomparso, ndr)”, ha commentato a fine gara l’inglese.
Ma la vittoria di Hamilton è stato un successo per tutta la scuderia, che ha potuto festeggiare anche il secondo posto di Nico Rosberg, due volte su due sul podio. Un successo su tutta la linea per la casa tedesca che continua a lanciare inequivocabili segnali di forza agli avversari. Speriamo non troppi però perché, tra nuove soporifere regole ed eventuale imbattibilità Mercedes, la Formula 1 potrebbe diventare uno spettacolo veramente molto noioso.
A prendersi una soddisfazione in Malesia è anche il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel che, in un mondiale iniziato non proprio bene per la Red Bull, è riuscito a salire sul podio e riscattare il ritiro anticipato di Melbourne. “La partenza non è stata molto buona e sono rimasto sorpreso quando ho visto Rosberg sulla destra. Pensavo di essere scattato bene e volevo mettermi in scia ad Hamilton, mi sono trovato l’altra Mercedes di fianco e anche Daniel ha cercato di sorpassarmi”, è l’analisi del tedesco. “Ho perso una posizione ma sono riuscito a riprenderla e ho cercato di avvicinarmi a Rosberg più che potevo. Le Mercedes però avevano una marcia in più e sono scappate via. Alla fine ho solo cercato di portare a casa la macchina ed è piacevole arrivare sul podio. C’è ancora molto lavoro da fare, ma stiamo facendo progressi e sono fiducioso”.
Che ci sia ancora molto lavoro da fare lo sa bene anche il team principal della Red Bull Christian Horner che a fine gara ha ammesso: “Le Mercedes hanno un vantaggio grande che neanche noi forse abbiamo mai avuto. Dovremo lavorare molto per riprenderli ma non sono irrecuperabili”.
La prima Ferrari a tagliare il traguardo è stata quella di Fernando Alonso, arrivato ai piedi del podio dopo aver vinto negli ultimi giri la resistenza di Hulkenberg su Force India. È ottimista lo spagnolo: “La macchina è sempre più competitiva in tutti i settori. Ci sono piccoli miglioramenti che hanno funzionato come da attese, ma dobbiamo fare un passo più grande. Siamo ancora un po’ indietro rispetto agli altri. Non siamo ancora al top, ma siamo nel gruppo dei primi. Questa è la cosa positiva dopo le prime due gare”.
Solo dodicesimo invece Raikkonen, che ha pagato un errore iniziale di Magnussen: il pilota della McLaren ha infatti urtato al via con l’ala della sua vettura la posteriore destra del finlandese, costringendolo a un pit stop forzato e quindi a compromettere la gara.
Quinto posto per la Force India di Hulkenberg, sesto Button su McLaren seguito dalla Williams di Massa. Chiudono la top ten Bottas (Williams), Magnussen (McLaren) e Kvyat (Toro Rosso).
Tra una settimana si ritorna in pista per il Gran premio del Bahrain.
CLASSIFICA MONDIALE PILOTI
- Nico Rosberg (43 punti)
- Lewis Hamilton (25 punti)
- Fernando Alonso (24 punti)
- Jenson Button (23 punti)
- Kevin Magnussen (20 punti)
- Nico Hülkenberg (18 punti)
- Sebastian Vettel (15 punti)
- Valtteri Bottas (14 punti)
- Kimi Raikkonen (6 punti)
- Felipe Massa (6 punti)
- Jean-Eric Vergne (4 punti)
- Daniil Kvyat (3 punti)
- Sergio Pérez (1 punto)
(fonte immagini: formula1.com)