“Aspettando il Primo Maggio” a Teramo
Un festival attivo da dieci anni, che si ripete “ogni 30 aprile”, per portare musica e molto altro al pubblico e al territorio abruzzesi. A raccontarci la sua storia e l’edizione 2014 è Antonio Di Raimondo, vice presidente dell’Associazione Big Match, organizzatrice dell’evento
di Valentina Palermi
su Twitter @ValPalermi
Dal 2005, in tendenza con la migrazione di varie manifestazioni musicali verso il Sud Italia, riesce comunque a portare l’attenzione verso un’area poco considerata, schiacciata nel limbo tra realtà “più festaiole”, ritagliandosi “uno spazio importante nel panorama degli eventi nazionali, nonostante la ‘concorrenza’ di regioni vive e con tradizioni organizzative longeve e radicate come la Puglia, la Romagna e il Lazio”.
L’Associazione Big Match ha fatto sì che il progetto “Aspettando il Primo Maggio” crescesse, all’interno dell’area ex Villeroy di Teramo, “con tanta fatica e sacrifici da parte dell’associazione stessa e di tutti i volontari che ogni anno collaborano al nostro festival”, durante un percorso lungo dieci anni, come racconta il vicepresidente Antonio Di Raimondo.
Dieci anni di vita della manifestazione che vengono celebrati attraverso la partnership con l’AIRC – Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, a cui verrà devoluto parte dell’incasso. “Non è il primo anno che la nostra associazione collabora con l’AIRC, ma per la prima volta abbiamo ritenuto doveroso che un festival in grado di richiamare così tanto pubblico, soprattutto giovanile, si aprisse a tematiche relative il sociale e la ricerca”. “Sensibilizzandolo ulteriormente” nei confronti di una piaga che sembra affliggere in maniera specifica anche il territorio del teramano a causa dell’inquinamento elettromagnetico e ambientale.
Tuttavia “la spinta più importante arriva” proprio da quel pubblico “che nel corso delle precedenti nove edizioni ha dimostrato di apprezzare notevolmente la qualità della manifestazione”. Anche se con “notevoli difficoltà, cerchiamo di abbattere sempre di più i costi del biglietto”, che è stato mantenuto a 10 euro.
“Per questo dobbiamo ringraziare in primis i nostri partner che ci permettono di applicare tariffe ridotte o attuare convenzioni”. Come nel caso della rinnovata collaborazione con Leclerc Conad di Teramo, che consente a tutti i possessori della Carta Insieme l’acquisto del biglietto di Aspettando il Primo Maggio a 9 euro. O il Parco Naturale Majella, che attuerà uno sconto di 2 euro a tutti i visitatori che presenteranno il biglietto del festival. “Il nostro obiettivo per il futuro è di abbattere totalmente il costo, fino a renderlo gratuito”.
L’edizione 2014 accoglierà sul palco nomi celebri e legati spesso a festival più vicini ai territori, come Eugenio Finardi e i Modena City Ramblers, ma anche nuovi talenti come Clementino, Levante, e ancora un gruppo acclamato dalla critica come Le Luci della Centrale Elettrica. “Tutti artisti che per la prima volta saranno presenti al nostro festival e che hanno dimostrato sensibilità e solidarietà verso la causa AIRC rivisitando in termini economici la loro partecipazione, esprimendo il loro entusiasmo e la gioia di venire a Teramo il 30 aprile”.
Altre partnership, comunque, hanno permesso ad “Aspettando il Primo Maggio” di uscire dai confini regionali. “La nostra partecipazione al Premio Buscaglione di Torino, in cui eravamo giurati per il Premio Critica, ha permesso di avere una comunicazione più diffusa e capillare a livello di stampa, anche nei mesi precedenti il festival. Ormai consolidata da tre anni, la collaborazione con Radio Delta 1 “ci ha dato enormi soddisfazioni e, grazie alla diretta radiofonica, anche modo al pubblico non presente di conoscere e apprezzare la manifestazione”.
Dopo il successo riscontrato lo scorso anno, inoltre, con il sostegno della Ferrovia Adriatico Sangritana verrà messo a disposizione, per i tantissimi ragazzi provenienti da tutta la regione, “un servizio di autobus che partiranno da Termoli, Lanciano e Sulmona e percorreranno tutto l’Abruzzo, arrivando a Teramo nel primo pomeriggio e lasciando poi l’area del festival alla fine del concerto. Tutte le informazioni si potranno trovare sul nostro sito e sui nostri social Facebook e Twitter”.
Altra collaborazione, quella con Adriatica Oli, “fornirà il biodiesel che alimenterà il generatore legato al palco. Un ulteriore passo verso un obiettivo che ci proponiamo da qualche anno: rendere il festival a minor impatto ambientale possibile”.
Decisamente nonsolomusica, ma anche rispetto per la vita e per il territorio.