Road to Europee 2014: alla scoperta dell’Alde
È il terzo gruppo politico per numero di europarlamentari. Di ispirazione liberale, centrista ed europeista, viene sostenuto dalla lista italiana “Scelta Europea” della quale fanno parte, tra gli altri, Centro Democratico (Tabacci) Scelta Civica (Giannini) e Fare per Fermare il Declino (Boldrin)
di Marco Assab
Nel quadro di queste elezioni europee, che vede contrapposte le forze moderate e conservatrici, rappresentate dal Gruppo del Partito Popolare Europeo, e quelle socialdemocratiche riunite nell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, si inseriscono altri gruppi politici tra i quali l’ALDE, che risulta essere attualmente la terza forza parlamentare per numero di seggi (84).
Prima di inoltrarci nell’ambito di qualsiasi analisi specifica è necessario fare chiarezza su cosa siano gruppi e partiti europei/nazionali. Per semplificare il più possibile diciamo che all’interno del Parlamento Europeo l’unità di misura più grande è il gruppo politico, poi abbiamo i partiti europei (PPE, PSE etc.) ed i singoli partiti nazionali che scelgono di far parte di un gruppo. I partiti nazionali possono scegliere se aderire o meno ad un partito europeo; dunque possono comunque far parte di un gruppo pur senza aderire a nessun partito europeo che lo costituisce. Quando parliamo di “Alde” ci riferiamo al gruppo parlamentare europeo. Andiamo adesso a conoscere meglio questa forza politica.
L’Alde, acronimo di “Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa”, è un gruppo del parlamento europeo costituito da due partiti europei:
– Partito Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (Alde)
– Partito Democratico Europeo (Pde)
Con riferimento alla VII legislatura, ossia quella che sta per concludersi, nel gruppo rientra una lista di partiti nazionali i quali fanno tutti parte o del primo o del secondo partito europeo sopracitato. I partiti nazionali di maggior peso all’interno del gruppo sono attualmente il Partito Liberale Democratico tedesco (12 seggi, partito europeo Alde), i Liberal Democratici inglesi (11 seggi, partito europeo Alde), il Movimento Democratico francese (6 seggi, partito europeo Pde).
La storia dell’Alde è piuttosto recente, nasce infatti il 20 luglio 2004 dall’unione tra il gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (ELDR) e gli eurodeputati centristi e liberal-sociali del Partito Democratico Europeo, formato dall’Udf francese e dall’italiana Margherita. Il primo presidente del gruppo è stato il liberaldemocratico britannico Graham Watson. Come già intuibile dalle molteplici sigle che abbiamo finora chiamato in causa, ideologicamente l’Alde è un gruppo che riunisce partiti e movimenti (europei e nazionali) di ispirazione centrista, liberale ed europeista. Dal 2009 presidente dell’Alde è il belga Guy Verhofstadt, già primo ministro del Belgio dal 1999 al 2008, ed attualmente candidato per questo gruppo parlamentare alla presidenza della commissione europea.
Per le imminenti elezioni europee in Italia è stata costituita una lista, denominata “Scelta Europea”, che sostiene l’Alde e si compone di una serie di partiti e movimenti politici di ispirazione liberal democratica. Ne fa parte, tra gli altri, Centro Democratico di Bruno Tabacci, Fare per Fermare il Declino di Michele Boldrin e Scelta Civica di Stefania Giannini.
Verso la fine del 2013 era stata diffusa una notizia, risultata poi infondata e smentita dal diretto interessato, secondo la quale il M5S di Beppe Grillo aveva aderito all’Alde. Ai più informati ciò è apparso fin da subito quanto mai improbabile: com’è possibile che una forza politica fortemente antieuropeista potesse aderire ad un gruppo convintamente europeista?
La realtà è che il leader dell’Alde Guy Verhofstadt ha recentemente scagliato i suoi strali contro il leader dei cinque stelle definendolo “avversario del cittadino”, per via delle sue posizioni nazionaliste a favore dell’uscita dall’Euro per il ritorno alla Lira.
Verhofstadt rivendica inoltre l’unicità del suo gruppo nel perseguimento di quel sogno che si chiama “Stati Uniti d’Europa”, ossia l’idea di uno stato federale che cancelli definitivamente quei nazionalismi causa di tante guerre e, soprattutto, di un pericoloso isolazionismo economico. Verhofstadt sostiene che attualmente nemmeno la Germania sarebbe capace di difendersi economicamente da sola a livello mondiale. I singoli stati europei non rappresentano più niente in un mondo dove superpotenze come Cina, Brasile ed India crescono a ritmi spaventosi potendo impiegare una forza lavoro di proporzioni immani. Insomma per sintetizzare il pensiero del leader dell’Alde si potrebbe richiamare in causa il motto “l’unione fa la forza”.
E’ facile immaginare che, per quanto ragionevoli e logiche possano essere queste posizioni, l’europeismo dell’Alde dovrà scontrarsi con il diffuso scetticismo nei riguardi delle istituzioni europee che serpeggia tra i cittadini di tutto il continente. Stando ai recenti sondaggi la lista italiana Scelta Europea si attesta tra il 3 ed il 4%, risultato che potrebbe mettere a rischio la conquista di seggi europei da parte della stessa, essendo fissata al 4% la soglia di sbarramento. Tuttavia è cosa risaputa la parziale inefficienza dei sondaggi nel prevedere con certezza l’esito di una tornata elettorale, essi spesso fotografano un trend in atto ma non riescono a definirne con certezza i contorni e gli sviluppi. L’Alde rimane comunque una voce forte all’interno dello scenario politico europeo.
(fonte immagine: : http://www.quindicirighe.com)
2 risposte
[…] Qualora il lettore desiderasse chiarimenti sulle differenze tra gruppi, partiti politici europei e nazionali, su come essi si includono l’un l’altro dando vita alle formazioni parlamentari europee, rimandiamo al precedente articolo sull’Alde http://ghigliottinapuntoit.wordpress.com/2014/04/23/road-to-europee-2014-alla-scoperta-dell-alde/ […]
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