La Piacenza del volley tra sorrisi e paure
Mentre in campo femminile si festeggia lo scudetto, la squadra maschile rischia di sparire dalla pallavolo
di Graziano Rossi
su Twitter @grazianorossi
Una città letteralmente divisa in due. Quella che Piacenza sta vivendo in questi giorni è una situazione a due facce: da una parte ci sono i festeggiamenti per l’arrivo del secondo scudetto della Rebecchi Nordmeccanica, squadra di volley femminile che nel giro di due anni in Italia ha vinto tutto quello che si poteva vincere. La squadra capitanata da Manuela Leggeri ha infatti battuto in finale la Unendo Yamamay Busto Arsizio vincendo la serie 3 a 0.
Dall’altra la Copra Elior, che dopo esser stata eliminata nelle semifinali scudetto, per bocca del suo presidente Guido Molinaroli è ufficialmente in vendita. I motivi? Il numero 1 della squadra emiliana ha infatti annunciato che vuole smettere con il volley, o perlomeno non essere più l’unico a fare investimenti sulla società.
Eppure i risultati quest’anno ci sono stati. Al di là del ko in gara-5 contro la Sir Safety Perugia (sconfitta in finale da Macerata), la Copra ha disputato una buona stagione, a partire dal secondo posto in regular season e al successo contro la Lube nei playoff 12 di Champions League, fino alla vittoria in Coppa Italia. Insomma, nessuna avvisaglia, almeno in ambito sportivo, che potesse far pensare a un’uscita di scena di uno dei club più forti d’Italia e d’Europa.
Se effettivamente il volley maschile dovesse andarsene da Piacenza, sembra che Milano sia interessata ad acquisire i diritti sportivi e quindi sostituire la Copra in Serie A1 già dalla prossima stagione. Anche i giocatori, normalmente già richiesti da molte squadre, potrebbero andarsene, a cominciare dal centrale Simon, inseguito da Casa Modena.
E i giocatori cosa ne pensano? Il capitano di Piacenza, Hristo Zlatanov, arrivato nella città emiliana nel 2003 grazie alla fusione Asystel-Copra, non ne vuole sentire parlare: “Se davvero la pallavolo dovesse sparire da Piacenza mi dispiacerà tantissimo, per quello che ho cercato di dare e di fare in tutti questi anni. Soprattutto penserò alla città e al pubblico, con cui in queste stagioni abbiamo costruito qualcosa di fantastico”.
Lo schiacciatore della Copra lancia però anche una provocazione: “Durante le finali i telecronisti (partite andate in onda su RaiSport, ndr) hanno fatto almeno due volte domande precise sulla situazione di Piacenza e tutti hanno evitato il discorso, lo notavano anche alcuni amici che erano a casa mia. A questo punto le ipotesi sono due: o il Copra Elior è scarso oppure al movimento non interessa avere una realtà come la nostra. Io sono convinto che le squadre forti, quelle che creano qualcosa anche fuori dal campo, vadano coltivate da tutti. Invece la Lega mi sembra sorda, fanno domande in diretta tv e loro non rispondono”.
Dunque la situazione appare molto difficile: domani sera ci sarà anche un incontro organizzato dalle istituzioni di Piacenza insieme ai Lupi Biancorossi, il club dei tifosi della Copra, dove si parlerà della questione. Saranno presenti il presidente di Piacenza, Molinaroli, ma anche il sindaco Paolo Dosi e l’assessore allo sport Giorgio Cisini.
Negli ultimi anni troppi club sono spariti dalla pallavolo che conta, vuoi per problemi economici (la maggior parte delle volte), vuoi per mancanza di interessi (per esempio la M.Roma Volley di Massimo Mezzaroma). Il timore, di tutti, tifosi, giocatori, sponsor, è quello che questioni come quelle di Piacenza diventino all’ordine del giorno. Noi ci auguriamo che il movimento italiano del volley, da sempre tra i migliori al mondo, possa continuare a farci sognare, e che la rete imprenditori-sport-Istituzioni possa trovare le soluzioni adatte per evitare disastri.
Bel post, mi piace! 🙂