A Roma un incontro per rafforzare il ruolo delle città europee
Il primo ottobre, le sale del Campidoglio hanno ospitato i sindaci di diverse capitali dell’Unione europea che, sotto la guida del primo cittadino Ignazio Marino, hanno analizzato il ruolo chiave ricoperto dalle città europee per la costruzione di un’Unione sempre più coesa e forte. L’incontro è stato organizzato da Roma Capitale e si inserisce nel quadro degli appuntamenti previsti durante il Semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea
Strumento di coordinamento e punto di raccordo delle politiche portate avanti dalle capitali d’Europa sarà la nuova Agenda urbana europea. L’esigenza di elaborare un documento di tale portata, che individua le priorità politiche e sociali sulle quali le città devono intervenire in maniera coordinata per uno sviluppo sostenibile all’interno dell’Unione, è emersa durante l’incontro “Cities of tomorrow: investing in Europe”, che si è svolto a Bruxelles lo scorso febbraio e durante il quale il sindaco Marino ha dato appuntamento ai suoi colleghi a Roma, per la costruzione di un’Agenda urbana europea.
Al meeting di Roma, erano presenti: il Commissario europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn; il sindaco di Atene, Yiorgos Kaminis; di Bratislava, Milan Ftacnik; di Bruxelles, Yvan Mayeur; di Bucarest, Sorin Mircea Oprescu; di Helsinki, Jussi Pajunen; di Parigi, Anne Hidalgo; di Sofia, Jordanka Fandakova; di La Valletta, Alexiei Dingli; di Vienna, Michael Häupl; di Zagabria, Milan Bandić; il vicesindaco di Londra, Sir Edward Lister, e il vicesindaco di Dublino, Andrew Montague; rappresentanti di città come Amsterdam, Berlino, Budapest, Lisbona, Lubiana, Nicosia, Riga, Tallin e Varsavia.
Al centro del dibattito ci sono state le persone e tutte quelle tematiche che toccano nel concreto la loro vita quotidiana: la mobilità, l’immigrazione, la coesione sociale, le smart cities, le politiche d’accoglienza e l’ambiente. L’obiettivo è stato quello di confrontarsi sulle problematiche e le esigenze delle capitali europee per gettare le basi di un’Agenda urbana comune.
Il ruolo chiave delle città nella costruzione di un’Europa più giusta ed efficiente è stato sottolineato dal Commissario Johannes Hahn che nel suo intervento ha dichiarato:”Senza il sostegno fattivo di tutte le città europee, molte delle quali vere e proprie metropoli, non è possibile uscire in maniera sostenibile dalla crisi economica. Per questa ragione, è auspicabile che l’uso delle risorse, ancora scarse, diventi sempre migliore e quindi in grado di rinnovare l’efficienza dei vari sistemi”.
Presente anche il Ministro degli Affari regionali, delle Autonomie e dello Sport Maria Carmela Lanzetta, che ha evidenziato l’importanza di un coordinamento europeo nel governo delle città, dichiarando: “Anche in Italia, soprattutto negli ultimi anni, è cresciuta la consapevolezza dell’importanza e dell’urgenza di dotarsi di una policy urbana in cui vengano individuate e coordinate le priorità e le azioni dei diversi livelli di governo in favore delle istanze delle città“. Infine, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha sottolineato come l’Agenda urbana europea costituisca un passo importante per il raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020.
Nell’intervento scritto firmato dal Sindaco Ignazio Marino e dalla Sindaco di Parigi Anne Hidalgo, i due primi cittadini evidenziano che un ruolo centrale per la costruzione di città, e di conseguenza, di un’Europa migliore, è svolto proprio dai singoli cittadini che hanno risposto alla crisi chiedendo più partecipazione e trasparenza.
“Le città hanno saputo imporsi nel corso degli ultimi anni come luoghi aperti alla partecipazione di tutti, perché costituiscono il livello politico più vicino. Non ci sono più soltanto decisori pubblici e privati, ma uomini, donne e ragazzi che vogliono esprimersi e dare un peso al loro futuro. L’impegno di ogni persona per la sua città, che tanti riducevano al solo voto nel quadro delle elezioni tradizionali, si è trasformata velocemente in richiesta di trasparenza, di informazioni, di servizi. Insomma, di partecipazione (…)Di fronte ad una crisi che perdura e persiste, non affermiamo solo che le città hanno delle soluzioni in serbo. Diciamo chiaramente che sono una parte della soluzione.”.
Ripartire dal piccolo, insieme, per costruire qualcosa di grande. Questo l’orizzonte dell’Agenda urbana europea. Questo l’orizzonte delle nostre città che, grazie alla partecipazione dei cittadini, veri protagonisti delle loro strade e dello loro piazze, possono dare nuovo slancio alla società europea, attraverso soluzioni e idee innovative. In fondo, come diceva Calvino in “Le città invisibili”: “D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”. E forse, è proprio dal territorio, dalle risposte che esso dà attraverso le sue tante belle realtà, che occorre ripartire.