Dai nasoni alle casine: così cambiano le fontanelle di Roma
Già nei prossimi mesi verranno installate su tutto il territorio della Capitale le nuove “Case dell’acqua” di Acea
Meno affascinanti dei nasoni e con meno storia alle spalle, ma più tecnologiche ed ecosostenibili. Lo scorso 7 ottobre, alla presenza della Presidente di Acea Catia Tomasetti, dell’AD della società romana che si occupa della gestione dell’acqua Alberto Irace e dell’Assessore alle periferie Paolo Masini, sono state presentate le “Case dell’acqua”, delle vere e proprie fontane tecnologiche che saranno progressivamente installate sul territorio di Roma e provincia. Per il momento, non andranno a sostituire i tanto cari nasoni e se ne prevede l’installazione di cento esemplari in tre anni.
Queste strutture offriranno ai cittadini diversi servizi finalizzati a rendere più semplice e chissà, anche meno cara e stressante, la vita in città. In primo luogo, erogheranno acqua fresca a nove gradi naturale o frizzante: ognuno potrà recarsi alle “casine” con un bicchiere o una bottiglia da un litro e fare rifornimento d’acqua. Inoltre, sarà possibile ricaricare il proprio cellulare o tablet tramite delle porte USB e consultare delle informazioni di pubblica utilità, come il meteo o notizie sul quartiere, direttamente da uno schermo installato nella casina.
Una volta entrate a pieno regime, le casine porteranno benefici sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che da quello economico. Si stima, infatti, che con un’erogazione prevista di circa 60mila metri cubi di acqua all’anno, si risparmieranno 1.800 tonnellate di bottiglie di plastica, pari a 5mila tonnellate di anidride carbonica in meno emesse nell’aria per la loro produzione, trasporto e smaltimento. Inoltre, una famiglia di tre persone potrà risparmiare fino a 130 euro all’anno sull’acquisto di acqua minerale.
“Con le nostre casine, Roma diventa ancora più eco e tante famiglie romane potranno bere acqua naturale e frizzante di ottima qualità, risparmiando nella spesa di tutti i giorni. Le Casine possono costituire uno strumento di welfare e sono un segnale concreto di attenzione e valorizzazione del territorio da noi servito” – così ha commentato l’avvio del progetto la Presidente di Acea Catia Tomasetti.
L’iniziativa si inserisce a pieno titolo nel percorso avviato dall’amministrazione capitolina verso una gestione più consapevole ed efficiente del ciclo dei rifiuti che, proprio in questi mesi, si sta concretizzando, fra problemi e ritardi, nell’implementazione della raccolta differenziata a cinque frazioni su tutto il territorio del Comune di Roma.
A tal proposito, l’Assessore allo sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione urbana, Paolo Masini ha dichiarato: “Grazie alle Casine dell’acqua metteremo a disposizione decine di punti di distribuzione di acqua naturale e frizzante gratuita, incentivando il consumo responsabile e la riduzione dei vuoti a perdere, e dando la possibilità di restare informati sulle iniziative del Comune e di Acea. Gli impianti saranno installati nelle piazze, nei mercati e nelle ville storiche, attraverso un percorso condiviso con i Municipi. Inizieremo dalle nostre periferie: già nelle prossime settimane, i cittadini vedranno sorgere le prime Casine nei mercati di Magliana, Laurentino, Casilino 23, Villa Gordiani e nel mercato Appagliatore di Ostia. La Capitale è celebre per le sue fontanelle, simboli immortali di questa città. Oggi, con questi “nasoni” del futuro, costruiamo un nuovo modo di approcciare all’utilizzo dell’acqua. Un bene comune insostituibile, una risorsa preziosa di Roma e dei romani”.
Al via dunque, una nuova sfida per la città e per il suo intero territorio. Che sia anche questo un modo per ribadire come l’acqua sia un bene pubblico, di tutti e che, proprio per questo, va utilizzato in maniera pensata e sostenibile.