“Viva l’Europa”: il cibo come cultura

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Al via nelle mense scolastiche di Roma un viaggio enogastronomico tra i sapori d’Europa

di Francesca De Santis

Locandina dell'iniziativa 'Viva l'Europa'

Locandina dell’iniziativa ‘Viva l’Europa’

Il cibo come cultura. Il cibo come elemento caratterizzante che permette di identificare e contraddistinguere un Paese con la sua storia, la sua geografia e le sue tradizioni. Oltre il luogo comune che definisce gli italiani come “mangiatori di pizza e spaghetti”, il cibo costituisce parte integrante dell’identità di un popolo e racconta di tempi lontani e ricette tipiche, tramandate di generazione in generazione, per mantenere la memoria storica di un popolo.

In vista di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, sono tante le iniziative che evidenziano questo aspetto culturale del cibo e l’importanza di una dieta socialmente ed eticamente giusta, oltreché sana e corretta. Secondo un’indagine IPSOS diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, il 54% degli italiani dichiara di voler visitare l’Esposizione milanese. Grandi le aspettative degli italiani nei confronti dei possibili esiti dell’iniziativa: la diminuzione del divario nella distribuzione delle risorse a livello globale (30%), la riduzione degli sprechi in tutta la filiera (30%), la lotta alla fame nel mondo (17%) nonché la riforma del sistema globale per la produzione agricola (8%).

In questo contesto e nel quadro delle iniziative proposte per il Semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea, si inserisce il progetto “Viva l’Europa”, che ha preso il via nei primi giorni di dicembre nelle mense scolastiche di Roma. L’obiettivo è quello di sviluppare negli alunni il senso di appartenenza all’Unione europea, servendo in tavola dei menù tipici di quindici Paesi europei. La sfida è quella di sensibilizzare i bambini, in maniera gustosa e accattivante, su concetti importanti quali la multiculturalità, la scoperta della diversità, la curiosità e la voglia di provare cose nuove attraverso il cibo.

I piatti tipici che verranno serviti guideranno gli alunni in un viaggio enogastronomico in Francia, Polonia, Ungheria, Germania, Austria, Portogallo, Danimarca, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Irlanda, Belgio, Romania, Malta e Paesi Bassi.

Ogni menù sarà accompagnato da una scheda didattica che in maniera giocosa presenterà il piatto tradizionale di quel Paese, portando gli alunni alla scoperta della dimensione europea nella quale sono inseriti.

Gli alunni romani proveranno dunque nuovi gusti e sapori, dal croque monsieur francese al fish and chips inglese, dalla paella valenciana al gulasch ungherese.

In occasione della presentazione dell’iniziativa, l’Assessore alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità Alessandra Cattoi ha dichiarato: “Questo progetto è un piccolo tassello nel percorso educativo, per spiegare origini e tradizioni di alcuni piatti che i bimbi già mangiano e un pretesto per parlare di Europa. Abbiamo preparato dei pieghevoli in cui associamo i piatti alle nazioni e alle loro bandiere per avvicinare, attraverso il gioco, i piccoli a un’identità europea. Naturalmente, come tutti i pasti serviti dalle mense di Roma Capitale anche questi menù sono elaborati da dietisti e propongono contorno e frutta accanto alle pietanze tipiche”.

L’Assessore ha inoltre scritto una lettera che sarà distribuita ai genitori degli alunni interessati da “Viva l’Europa”, con l’obiettivo di spiegare l’iniziativa e di ricevere suggerimenti e consigli, mettendo a disposizione l’indirizzo e-mail assessorato.scuola@comune.roma.it e la propria pagina Facebook.

Pur non essendo sufficiente per costruire uno spirito europeo, è certamente importante cominciare a parlare di Europa fra i bambini, coloro che saranno i cittadini europei di domani. E se lo si fa mangiando e divertendosi, chissà che non si riesca a costruire un’immagine di un’Unione meno distante, più vera e fatta soprattutto di persone.

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