La Giornata Tipo, tra basket e solidarietà
Intervista a Raffaele Ferraro, curatore de La Giornata Tipo, pagina Facebook (e sito) dove la palla spicchi è poesia e ironia allo stesso tempo e dove anche la solidarietà è di casa
Raffaele, partiamo dal Teddy Bear Toss, l’iniziativa benefica nella quale è stata coinvolta la PeterPan Onlus, che si occupa di bambini malati di cancro.
Era già da un po’ di tempo che volevo organizzare un evento a scopo benefico che avesse a che fare con il basket e che coinvolgesse l’ambiente della palla a spicchi. Diciamo che quando ho visto il video dell’iniziativa che facevano nelle leghe minori dell’hockey su ghiaccio americano, si è pensato che il lancio di peluche poteva essere fatto anche in Italia, soprattutto in questo periodo in cui ci si avvicina al Natale.
Ti aspettavi questo grande successo?
Sostanzialmente è nato tutto così: per il sito de “La Giornata Tipo” collaborano con me alcuni ragazzi, tra cui Mario Castelli, telecronista di Sportitalia. È stato lui a farmi conoscere tramite un video online il Teddy Bear Toss, lanciando così quest’idea: “Secondo me un’iniziativa benefica di questo genere potrebbe essere fatta anche nel basket in Italia?”. Dopo 10 minuti ho inviato una e-mail a tutte le società di Serie A, Serie A2 Gold e Serie A2 Silver, perché almeno all’inizio volevo coinvolgere i principali campionati italiani. Nel giro di poco tempo la risposta è stata accolta positivamente praticamente da tutti i club con molto entusiasmo. Il problema è stato che ingenuamente non avevo pensato alla burocrazia: questo perché alcune società temevano multe da parte della Federazione Italiana Pallacanestro per lancio di oggetti e quant’altro. Mi è sembrata assurda una cosa del genere, considerando che si trattava di beneficenza, ma pensandoci bene forse era meglio avere qualcosa di scritto da parte della stessa FIP e delle varie Leghe. Da lì è stata un po’ una corsa contro il tempo perché si è dovuta aspettare l’autorizzazione per poter procedere. L’ufficialità è arrivata pochissimi giorni prima, perché come dicevo in precedenza, si era deciso di rendere realtà l’evento nei due weekend precedenti al Natale. L’ok della Legabasket di Serie A è arrivato solo 24 ore prima dell’inizio del Teddy Bear Toss e pensavo che il massimo campionato era perduto, poi invece ci siamo riusciti. La Lega Nazionale Pallacanestro (LNP), che va dalla Serie A2 Gold alla Serie C1, ha invece accolto subito la nostra richiesta, dandoci anche una mano nel contattare le società. Non credevo che su tutti i campi arrivassero così tanti peluche, perché non era facile organizzare l’evento e non tutti conoscono o seguono “La Giornata Tipo”. Molti club però hanno fatto il possibile affinché si spargesse la voce.
Il Teddy Bear Toss in ogni caso in questo secondo fine settimana ha raggiunto molte più persone.
Sì, questo weekend è andato ancora meglio di quello precedente, perché molta gente ha visto il video su internet, Sky o Sportitalia, ha scoperto di cosa si trattava ed è stato fatto veramente in tutte le categorie, dalla Promozione, dalla Serie D, minibasket, etc. Infatti oggi su “La Giornata Tipo” abbiamo pubblicato un medley di tutti i video che ci sono arrivati.
Capitolo “La Giornata Tipo”: grazie alla vostra passione e al gran lavoro che fate, il basket è sempre più conosciuto. Non solo la NBA, l’Euroleague o la Serie A italiana, ma anche i campionati minori, le storie “più piccole”. Cosa ne pensi di questo grande movimento che cresce sempre di più?
Sì, le storie “più piccole” sono quelle che mi piacciono di più. Ogni tanto mi scrivono per dirmi che si sono ri-appassionati di basket, e anche se fossero in pochi sarebbe comunque bellissimo perché ti scrivono cose del genere.
Parliamo di basket sul parquet e fuori. Il nuovo infortunio di Danilo Gallinari che ricadute psicologiche potrebbe avere sul giocatore dei Denver Nuggets?
Questo infortunio non è grave e se tutto va bene nel giro di 30-40 giorni dovrebbe tornare in campo. Un po’ di blocco psicologico il “Gallo” ce lo aveva già prima di rifarsi male, perché comunque è stato fuori tanto e soprattutto hanno sbagliato l’operazione al suo ginocchio sinistro. Se dopo una operazione hai paura, dopo due operazioni e 1 anno e mezzo fermo ne hai ancora di più. Comunque il ginocchio di Gallinari dovrebbe essere a posto, quindi sì, potrebbe esserci un problema psicologico. Se intanto lui non vince al 100% la paura di forzare su quel ginocchio, gioca con il freno a mano tirato e quindi risultati e fiducia arrivano più tardi. Secondo me questo è solo un piccolo stop e poi Danilo ha ancora 26 anni e molta carriera davanti.
Qualche giorno fa il coach dell’Italia Simone Pianigiani ha dichiarato la sua convinzione nell’avere a disposizione per Eurobasket2015 tutti e 4 gli italiani che giocano in NBA. Secondo te quante possibilità ha la Nazionale di passare il “girone di ferro” in cui è capitata?
Credo che possa arrivare tranquillamente quarta e quindi continuare la sua avventura. Il problema è che, a parte Datome, che dovrebbe esserci, ma comunque arriverà da una stagione nella quale giocherà pochissimo o nulla, anche gli altri sono un’incognita: Belinelli dipende come arriva a fine stagione e se la sua stagione sarà ancora molto lunga, Bargnani, che non gioca da tantissimo e non si sa assolutamente che giocatore sarà a fine stagione, e infine Gallinari, che tornerà probabilmente a fine gennaio e poi si vedrà. Insomma, ci sono mille punti di domanda, per esempio Hackett, che non sappiamo se il gruppo della Nazionale o Pianigiani stesso faranno rientrare. Un altro punto di domanda, che secondo me in molti sottovalutano, riguarda il processo che incombe sullo stesso coach dell’Italia per i fatti successi a Siena con il Montepaschi: a breve ci dovrebbe essere una sentenza che potrebbe innescare altre situazioni. Se Pianigiani viene dichiarato colpevole o invischiato in qualcosa, mi sembra molto difficile che Petrucci o la FIP lascino alla guida della Nazionale un allenatore che ha problemi dal punto di vista legale e sportivo.
Il 2015 de La Giornata Tipo?
Sicuramente amplieremo i contenuti del sito, al quale tengo molto: l’obiettivo è di pubblicare almeno un approfondimento al giorno. Intanto perché un impegno di questo genere non può restare solo sui social network, e poi perché un sito aggiornato e tenuto bene ti da anche una veste un po’ più seriosa. Dico questo considerando che comunque anche gli articoli che scriviamo mantengono sempre una vena di ironia e di cazzeggio. D’altronde, “La Giornata Tipo” è nata con queste intenzioni.