Valentina Amandolese e la Musica contro le Mafie
Intervista a Valentina Amandolese, cantautrice di Genova e vincitrice del contest “Musica contro le Mafie” 2014 insieme ai Renanera
Quando ciò che conta è partecipare, ma anche e soprattutto attivarsi in prima persona contro le mafie. Giunto al quinto anno di vita, il concorso “Musica contro le Mafie” nelle sue finali centro-nord e centro-sud di Modena e Rende (CS) ha visto in Valentina Amandolese, cantautrice classe 1981 di Genova, e nei Renanera, band lucana, i trionfatori di un’edizione a detta degli organizzatori, molto equilibrata.
Lo scorso anno intervistammo Gennaro De Rosa, ideatore e coordinatore del progetto per parlare di come la musica possa sensibilizzare i cittadini rispetto a tematiche importanti e difficili come le mafie. Quest’anno abbiamo fatto due chiacchiere con Valentina Amandolese, che insieme agli altri finalisti di “Musica contro le Mafie” parteciperà a un tour in tutta Italia per promuovere il progetto sotto egida di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie“.
Valentina, grazie a “Fango” sei una dei due vincitori di “Musica contro le Mafie” 2014, un concorso diverso dagli altri, a cominciare dall’obiettivo che si prefigge. Cosa ti ha spinto a partecipare?
La risposta è contenuta nella domanda, quello che mi ha spinto a partecipare è proprio il fatto che “Musica contro le Mafie” fosse un contest diverso dagli altri, sia per lo scopo che si pcefigge, ossia lanciare un messaggio di consapevolezza e insieme di speranza, sia per lo spirito con cui tutti gli artisti hanno partecipato: far sentire la forza di un NOI che lotta contro un sistema da combattere, nonostante ahimè sia ben radicato e strutturato, la mafia in tutte le sue forme.
Nella canzone parli di “fango sulle mani, fango mescolato al sangue, fango sugli appalti, crepe sotto al sole” . In che modo il tuo impegno e quello degli altri artisti che con te saranno in giro per l’Italia con il tour di Musica contro le Mafie pensi possa essere utile a sensibilizzare l’opinione pubblica?
Il fango di cui parlo è simbolo di una sporcizia morale, la corruzione, che macchia inesorabilmente anche i colletti più bianchi, mani altolocate che trafficano alle nostre spalle. Ed è quello che inquina gli appalti: essendo architetto conosco meglio il mondo dell’edilizia, ma purtroppo questo non è il solo ad avere questo tipo di problemi. Non C’è pessimismo nel voler descrivere col mio brano la realtà dei fatti, ma solo un’urgenza che sento forte in me: prendere coscienza del problema per arrivare ad una soluzione, con grandi speranze e determinazione.
Tu sei di Genova, città famosa per aver dato i natali ad un grande cantautore come Fabrizio De Andrè. Ma c’è anche Jimi Hendrix nella tua formazione musicale, così come Alanis Morissette, Joni Mitchell e Tori Amos. Pensando al tuo percorso musicale, cos’è che ti spinge a cercare per i tuoi brani sempre nuove sonorità?
La ricerca sonora è sempre stata per me non secondaria rispetto alla scrittura dei testi, per questo, pur essendo nata e cresciuta nella terra dei grandi cantautori, ho sempre coniugato il mio essere autrice con ascolti attenti alle sfumature sonore, che vanno dall’acustico all’elettronica, trovando riferimenti soprattutto nel panorama inglese ed americano: in Italia secondo me c’è molto lavoro da fare ancora!
Il presente di Valentina Amandolese è il tour di Musica contro le Mafie. Attualmente stai lavorando su nuove canzoni?
“Fango”, il brano con cui ho vinto “Musica contro le Mafie”, farà parte del mio nuovo album, il secondo, al quale sto lavorando con Raffaele Abbate della Orange Home Records. Ho completato la fase di scrittura e tra poco entrerò in studio, dove so già che mi divertirò un sacco, per trovare come sempre amo fare il giusto equilibrio tra melodie, testi ed arrangiamenti, con il supporto… e la sopportazione fondamentali di Raffaele.
Link utili
musicacontrolemafie.it
valentinaamandolese.it
Una risposta
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