Tennis, a Rio Errani sul velluto e Fognini ko con Ferrer
Settimana al top per il tennis italiano. A Rio de Janeiro Sara Errani conquista l’ottavo titolo nel singolare mentre Fabio Fognini cede in finale a Ferrer dopo l’exploit in semifinale contro Nadal
Dopo l’insoddisfacente prestazione in Fed Cup dei primi di febbraio (qui il nostro articolo), Sara Errani si è “rimboccata le maniche” e ha trionfato nel torneo di Rio de Janeiro grazie al successo 7-6(2) 6-1 sulla slovacca Schmiedlova. Meno bene Fabio Fognini, ma dopo la semifinale vinta contro Nadal la grinta e la forza di Ferrer non hanno lasciato scampo in finale.
Dopo 2 anni di magra, “Sarita” sa ancora vincere. Diciassettesima finale in carriera e otto i titoli vinti: nel 2008 Palermo e Portoroz, nel 2012 Acapulco, Barcellona, Budapest e Palermo, nel 2013 Acapulco e oggi Rio de Janeiro. Questa settimana la tennista romagnola (ex numero 5) salirà dal numero 16 al 12° posto del ranking WTA. “Sono consapevole di essere vicina al ritorno nella Top 10 – ha detto Errani durante la premiazione-, ma in questo momento il mio obiettivo è quello di continuare a dare il meglio e di continuare a migliorare“.
Ma andiamo con ordine: l’azzurra, testa di serie n° 1, ha inaugurato il torneo battendo con un secco 6-3 6-3 la brasiliana Pereira, incontro non troppo stancante. Secondo match contro la spagnola Dominguez, ottavo incontro tra le due, che termina dopo 87 minuti con la vittoria del’italiana 6-0 7-5. Ai quarti, Errani si scontra con la giovane Haddad Maia, che vince il primo set 6-3, ma nel secondo la romagnola si impone 7-6(2) annullando – per la prima volta nella sua carriera – ben tre palle match. L’ultimo set vedeva Sarita in vantaggio 3-0 ma l’avversaria è stata costretta al ritiro per crampi e per il troppo caldo. In semifinale l’azzurra trova la testa di serie n° 5, Johanna Larsson: un brutto primo set per Sara, che nonostante gli errori e il tremendo caldo, riesce ad ottenere per 7-5. Un’ora dopo, la Errani si imponeva sulla svedese 6-3. È finale.
Tra Sara e l’ottavo titolo, Anna Schmiedlova – testa di serie numero 6 e 59esima al mondo –. Il primo gioco vede l’azzurra faticare non poco, la 20enne slovacca le ha dato molto filo da torcere: 2 aces e 4 palle break trasformate. Decisivo è stato il tie-break in cui Sara si è imposta 7-2. Primo set in cassaforte. Il secondo set inizia con l’italiana al servizio. Nonostante non abbia raggiunto alcun aces, la nostra Sarita guadagna l’86% del primo servizio. Non c’è storia: Sara asfalta letteralmente la Schmiedlova 6-1 e ottiene la sua meritatissima vittoria, la prima del 2015.
Peccato “Fogna” – Niente da fare, invece, per Fabio Fognini. Il tennista italiano si inchina nella finale di Rio de Janeiro davanti ad un instancabile e ancora grande Ferrer. L’azzurro non ha giocato una grande finale, ma un grande torneo, considerando chi ha battuto in semifinale.
Testa di serie numero 4, il ligure inizia la sua scalata battendo Vesely (un po’ colpa del ceco che si è lasciato sfilare la vittoria dalle mani non approfittando dei suoi 3 match point) 1-6 7-6 6-1, un bel regalo. Il secondo match vede lo scontro con lo spagnolo Andujar, reduce dalla vittoria contro Paolo Lorenzi, al quale rifila un bel 6-3 6-2 – ottima la prestazione italiana e connazionale vendicato. Ora tocca a Delbonis. Il terzo match di Fabio è ricco di emozioni, di alti e bassi e di colpi mai visti: 3 ore e un quarto di gioco da sfinimento, anche per chi guardava estasiato. Accade l’impossibile e decidono tutto i tie-break: l’azzurro si impone sull’argentino 6-4 6-7 7-6. Avanti tutta.
Nadal. Forse neanche lo stesso Fabio ci crede ancora. In semifinale è il turno di Rafa: si sono incontrati 4 volte e, ovviamente, per 4 volte Fognini è stato sconfitto. Ma questa volta no.
L’azzurro riesce a scavalcare lo spagnolo numero 4 al mondo – prima sconfitta in semifinale sulla terra rossa da Umago 2003 – con il punteggio di 1-6 6-2 7-5. Dopo il primo set, che tutti davano per scontato, Fabio si è trasformato. Sarà stata la voglia di giocare un tennis emotivamente più tranquillo, sarà stata la consapevolezza di avere davanti il grande spagnolo o sarà stato anche il desiderio di voler tentare il tutto per tutto, fatto sta che Fabio ce l’ha fatta.
“Tutti sanno che Rafa è il migliore su questa superficie. Non ho parole per descrivere questo momento. Sono super-felice, è il miglior match che ho giocato in carriera“, ha detto Fognini dopo la sua incredibile e giusta vittoria.
La finale di Fabio è durata 1 ora e 23 minuti. L’avversario è veloce, poliedrico e soprattutto infuocato dalla terra rossa: lo spagnolo David Ferrer. Il 32enne di Javea ha battuto Fognini 6-2 6-3 portando a casa il suo 23esimo titolo. L’azzurro ha giocato bene (nonostante i 17 errori gratuiti), ma ha accusato molto la stanchezza della semifinale. Ferrer è semplicemente Ferrer. Nona finale in carriera per Fognini, che ha incontrato l’iberico 8 volte con lo stesso identico risultato, sconfitta. “Mi sono ritrovato, ho fatto dei passi in avanti. Ho ritrovato la mia parte di tennis» così il “Fogna” in conferenza stampa. Con la finale brasiliana, il nostro azzurro è salito al 22esimo posto nel ranking.
Il tennis italiano sa ancora stupire e dare soddisfazioni.
Questo 2015 è iniziato alla grande per gli azzurri: Seppi che batte Federer agli Australian Open ma perde in finale a Zagabria contro Garcia Lopez, la prima finale di Luca Vanni a San Paolo, Fognini che si impone su Nadal e approda nella finale di Rio, la vittoria del duo Fognini-Bolelli all’Australian Open e, infine, Sara Errani che conquista Rio de Janeiro.
Ci sono ancora tanti tornei e tante partite da disputare – il bello del tennis è anche questo – in cui gli italiani si faranno valere e, magari, porteranno ancora più in alto la nostra cultura tennistica.