“Dancing with Maria”, al cinema la storia di Maria Fux
Primo documentario in assoluto presentato nella Settimana Internazionale della Critica a Venezia, “Dancing with Maria”, la storia della prima danzaterapeuta argentina, è un’emozionante scoperta di un mondo parallelo alla danza ufficiale: aperta a tutti, anche agli audiolesi
Maria Fux nasce a Buenos Aires nel 1922 da madre russa emigrata in Argentina, affetta da una grave infezione al ginocchio che la lascerà zoppa a vita: da allora Maria diviene “il ginocchio che danza di sua madre”, pensiero-manifesto di una carriera votata non tanto alla conquista dei più grandi palchi del mondo, o al prestigio delle più famose campagnie di balletto, quanto all’evoluzione e all’insegnamento di un nuovo metodo espressivo che prende forza dal corpo e dai suoi limiti; dall’ascolto, ancora prima della musica, del ritmo interno individuale; dall’abbattimento di ogni rigore della danza classica e dalla libertà e creatività di un movimento libero e originale.
Maria Fux ha posto per prima le basi per la danzaterapia, rivolta, oltre a chiunque voglia partecipare, anche, e soprattutto, a soggetti con disabilità motorie, sensoriali e intellettive, persone a cui solitamente è esclusa la partecipazione a una disciplina rigida come la danza. Oggi il metodo Fux è diffuso in tutto il mondo.
Il regista Ivan Gergolet, che a dispetto del nome straniero è assolutamente italiano, è il primo ad aver ottenuto il permesso dalla ballerina ormai novantenne (col fisico ancora snodato di una quarantenne o poco più) per riprendere le sue lezioni private, veri e propri seminari costruiti sulle parole e i gesti suggeriti da Maria ai suoi allievi, che non si concentrano sulla tecnica artistica, bensì sui movimenti scatenati dalle emozioni personali.
Lo sguardo di Gergolet si focalizza poi su delle precise personalità che frequentano la scuola di Maria a Buenos Aires: Martina, sua moglie, la prima ad essere trascinata e trascinarlo nel mondo della danzaterapia Fuxiana; Diana, che a nove mesi è stata colpita dalla poliomelite bloccandole l’uso di una gamba; Marcos e Macarena, due ragazzi con la sindrome di Down che si sono conosciuti a lezione di ballo e ora stravedono l’uno per l’altra; Maria Garrido, una strana creatura cresciuta fino a quattro anni in una grotta della Patagonia, sordomuta, completamente estranea e chiusa al mondo esterno , la quale tramite la danzaterapia e la guida di Maria Fux oggi può condurre una vita (quasi) normale; e poi non vedenti, autistici, sordi.
Perché, dal momento in cui ha notato una foglia lasciare il ramo a cui era appesa danzando, Maria ha capito che il corpo per ballare può fare a meno, oltre che delle normali funzione fisiche, anche della musica, seguendo il proprio respiro, il proprio ritmo, unico e speciale.
Ma anche per i normodotati le classi di Maria si rivelano essere più gratificanti di una seduta di analisi: dice Martina “ti guarda e ti attraversa, in quell’istante sembra capisca ogni parte del suo essere e l’abbracci; è difficile rinunciare a questa sensazione”; la sala non si affolla di silhouette sinuose e slanciate, ma di occhi e sorrisi che si incontrano e aspettano solo di aprirsi ed essere ciò che sono.
Ma per quanto improvvisata e in qualche modo ingenua possa sembrare la tecnica di Maria Fux, essa deriva da lontano, dall’interesse “per l’arte contemporanea che affronta il primitivo”, nel modo in cui la danza riesce a stabilire un legame misterioso con l’archetipo profondo dell’uomo; come riesce a “raccontare il lavoro delle donne nelle montagne dell’Argentina”, come travalica le differenze di superficie, di reddito, di provenienza e possa raccontare un mondo interiore che non si differenzia poi così tanto l’uno dall’altro.
Il documentario di Gergolet, seppure non brilli di luce propria per originalità né sperimentazione, risplende della sua protagonista, la quale, mentre ci lascia un’eredità fondamentale per quanto riguarda la terapia artistica per il trattamento di riabilitazione delle malattie sensoriali e mentali, nel frattempo, a 93 anni, sta ancora lavorando.
Dal 26 Febbraio, Dancing with Maria avrà la seguente programmazione nei cinema italiani:
http://www.dancingwithmaria.it/2015/01/18/proiezioni/
dal 26 febbraio al 3 marzo ogni giorno ore 20 > evento speciale 1 marzo alla presenza del regista |
ROMA – Nuovo Cinema Aquila |
dal 27 febbraio al 3 marzo ore 20:30 (lunedì 2 marzo chiuso) > evento speciale 27 febbraio con la montatrice Natalie Cristiani |
ROMA – FilmStudio |
dal 27 febbraio al 2 marzo ogni giorno ore 21 > evento speciale 27 + 28 febbraio alla presenza di ospiti |
MILANO – Cinema Palestrina |
26 febbraio + 8 marzo ore 18:15 e 20:30 > evento speciale con happening |
FIRENZE – Fondazione Stensen |
10 marzo ore 21:15 | FIRENZE – Sala Esse |
11 aprile ore 17:30 | FIRENZE – Spazio Alfieri |
Dal 26 febbraio | TREVISO– Cinema Edera |
Dal 26 febbraio al 4 marzo ore 20:15 | PADOVA – Cinema Astra |
30 aprile | PADOVA – Piccolo Teatro |
26 febbraio ore 19:00 e 21:00 ore 20:15 – incontro con il regista |
TRIESTE – Cinema Ariston |
Dal 27 febbraio | TRIESTE – Cinema dei Fabbri |
27 febbraio ore 20:00 > evento speciale alla presenza del regista |
UDINE – Visionario |
27 febbraio ore 21:30 > evento speciale alla presenza del regista 2, 3 e 4 marzo ore 16:15 |
PORDENONE – CinemaZero |
Dal 26 febbraio | GORIZIA – Kinemax |
Dal 26 febbraio | MONFALCONE – Kinemax |
Dal 27 febbraio | TORINO – Cinema Classico |
26 + 27 febbraio ore 20:20 | SAN GIOVANNI LA PUNTA (CT) – CineStar |
27 febbraio ore 16:30 | MESSINA – Multisala Apollo |
26 febbraio ore 19:00 + 21:30 | RAGUSA – Cinema Lumiere |
Dal 26 febbraio al 4 marzo | GENOVA – FilmClub in salita Santa Caterina |
Dal 5 al 8 marzo | BOLOGNA – Cinema Bellinzona |
4 + 11 + 18 + 25 marzo ore 21.00 |
CAGLIARI – Greenwich d’Essai |
3 marzo ore 20:30 + 4 marzo ore 18:30 | PISA – Arsenale |
5 marzo ore 21:00 + 22:30 | NAPOLI – MultiCinema Modernissimo |
5 marzo ore 21:30 | SANSEPOLCRO (AREZZO) – Cinema Aurora |
6 e 7 marzo ore 21.15 | SEREGNO (MONZA) – Movie Studio |
18 e 19 marzo | BERGAMO – Cinema Conca Verde |
8 aprile | VENEZIA – Cinema Giorgione |
19 + 20 maggio | MIRANO (VENEZIA) – Cinema Teatro |