Coppa Davis, la grande amarezza dell’Italia

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Il 3-2 di Astana consente al Kazakistan di strappare il biglietto per i quarti di finale della Coppa Davis per il terzo anno consecutivo. L’Italia dovrà scongiurare la Serie B

di Caterina Caparello

Il Kazakistan festeggia per la vittoria sull'Italia (fonte immagine: oktennis.it)

Il Kazakistan festeggia per la vittoria sull’Italia (fonte immagine: oktennis.it)

Niente sogni né speranze per l’Italia del tennis, che in Fed Cup e Coppa Davis è sull’orlo della Serie B dopo la sconfitta 3-2 in Kazakistan. È stato un dejavu: stesso punteggio della squadra femminile in Fed Cup, quando le azzurre sono state sconfitte 3-2 dalla Francia.

Il National Tennis Centre di Astana ha visto trionfare il Kazakistan padrone di casa, che ha giocato veramente bene come se non avesse nulla da perdere. Nella prima giornata è Mikhail Kukushkin (n° 54 del ranking ATP) a portare in vantaggio la sua nazionale, battendo 7-6(6) 6-1 6-2 )dopo 2 ore e 21 minuti di gioco) uno sfortunato e poco attento Simone Bolelli, che aveva sempre vinto nei tre precedenti scontri diretti.

A mettere ordine ci pensa Andreas Seppi nel secondo singolare: l’azzurro sconfigge 6-3 6-3 6-7(5) 6-2 in 2 ore e 34 minuti di partita Andrey Golubev (n° 92 del mondo), nonostante il kazako sia riuscito ad annullare ben 4 match point, Seppi ha mantenuto la calma “interiore” riuscendo a concludere la sfiancante partita e a portare l’Italia al pareggio.

Sabato è stata la (s)volta del doppio: la coppia Fognini-Bolelli, vincitrice degli Australian Open, non si è fatta sopraffare e ha mantenuto la sua forza (e imbattibilità). Gli azzurri, soprattutto un Bolelli super carico dopo la batosta del giorno prima, hanno sconfitto la coppia Golubev/Nedovyesov 6-7(4) 3-6 7-6(13) 4-6.

È stato uno spettacolo da tutti i punti di vista: gli azzurri hanno lottato su ogni palla perdendo delle volte (e di consueto) la lucidità, anche i kazaki non hanno mai mollato nonostante errori semplici che valevano punti importanti. Ma lo show vero è proprio lo hanno presentato, nel tiebreak, i giudici di linea: quattro chiamate a sfavore dell’Italia, in momenti cruciali, che solo l’Occhio di Falco (il sistema di “moviola”) è riuscito a risolvere. Gli azzurri hanno fatto il quadruplo della fatica e Corrado Barazzutti, per la prima volta, è stato ammonito.

E poi è arrivata la domenica, la giornata della disfatta completa. I primi ad affrontarsi sono stati Mikhail Kukushkin – reduce dalla sua vittoria contro Bolelli – e Andreas Seppi.

Dopo 2 ore e 2 minuti di gioco l’azzurro ha regalato la vittoria al kazako 7-6(8) 6-0 6-4. Seppi ha commesso troppi errori, soprattutto al servizio: “Non funzionava, non mi sono mai tirato fuori con la prima palla, ho servito male. Lui inoltre era più solido da fondo campo, io anche se lo scambio si allungavo non gli facevo male. Ad un certo punto lottavo più con me stesso che con il mio avversario“, ha commentato l’altoatesino, visibilmente afflitto.

davis cup logoMa la seconda, e decisiva, sconfitta bruciante è stata riservata a Fabio Fognini. Il più forte di tutti sulla carta. L’azzurro contro Aleksandr Nedovyesov (da ieri n° 118 della classifica mondiale) gioca bene, soffre, si rialza e ricade. Il kazako non vuole cedere, è la sua partita. Dopo nervosismi, altri errori dei giudici di linea e palle break strappate, arriva la sconfitta azzurra: 7-6(5) 3-6 4-6 6-3 7-5 il risultato finale vede trionfare Nedovyesov dopo 3 ore e 41 minuti.

E Barazzutti?Gli errori dei giudici di linea vengono sì compensati dall’Occhio di Falco, ma è chiaro che creano un clima di nervosismo nei giocatori. Così diventa difficile restare lucidi. Non cerco scuse, ma i ragazzi hanno dato tutto: quel che è successo fa capire perché il Kazakistan in casa difficilmente perde. Questo campo veloce indoor si adatta perfettamente alle loro caratteristiche, lo conoscono a meraviglia e trovano sempre il giusto impatto sulla palla. Lo sport è questo, in passato abbiamo vinto tanti incontri lottando come pazzi e la differenza l’hanno fatta un paio di quindici. Stavolta è andata male a noi, ma ai ragazzi non rimprovero nulla, hanno dato il massimo impegnandosi e soffrendo su ogni palla. Questa è una squadra che ha grandi qualità tecniche, carattere e cuore“.

Molto belle le parole del c.t. azzurro, ma i fatti sono altri: Bolelli non è un singolarista puro, Fognini avrebbe dovuto giocare prima e Seppi andava richiamato all’ordine quando necessitava. Ovviamente anche i ragazzi hanno sbagliato, poiché sono loro che stanno in campo, ma la figura di Barazzutti doveva essere più forte e con più carattere (anche più concreta).

Alla squadra maschile non resta che sperare in un play off “semplice” e poi piangere. Per il Kazakistan terzo anno consecutivo ai quarti di finale.

Ecco gli altri risultati del primo turno del World Group di Coppa Davis 2015:

Gran Bretagna – Usa 3-2
Repubblica Ceca – Australia 2-3
Belgio – Svizzera 3-2
Argentina – Brasile 2-2
Canada – Giappone 3-1
Serbia – Croazia 5-0
Germania – Francia:1-3

Quarti di finale:
Gran Bretagna – Francia
Australia – Kazakistan
Argentina – Serbia
Belgio – Canada

Link utili
DavisCup.com

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