Periferie romane, il restyling della Capitale

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Al via “Roma è tutta Roma”, programma di manutenzione e potenziamento delle periferie romane che vede la collaborazione attiva dei cittadini

di Francesca De Santis

Roma è tutta Roma, periferie romane, Henri Cartier Bresson

Henri Cartier Bresson, Roma (1959)

È stato presentato la scorsa settimana “Roma è tutta Roma”, il progetto inter-assessoriale che mira a restituire centralità alle periferie romane. Per troppo tempo dimenticate e sfiancate da un decentramento che ha conferito ai Municipi romani nuove funzioni ma poche risorse, l’idea è quella non solo di riqualificare le periferie ma anche di riabilitarle, rendendole luoghi attrattivi e funzionali.

Trasformare Roma in un luogo liquido, dove esistono tanti piccoli “centri”, ognuno con la propria particolarità; strade e piazze che tornano a raccontare un pezzo di storia della città, oltre ogni distanza. Un sogno? Forse. Di certo la progettualità c’è e coinvolge diversi assessorati e aziende comunali che, in maniera coordinata, agiranno per rifare il trucco alla città eterna.

Si comincia con piazze e strade. Saranno quattordici, una per Municipio escluso il I, le piazze che verranno pedonalizzate e nelle quali saranno installate le Case dell’Acqua di Acea. Inoltre, i sampietrini rimossi dalle strade del centro andranno a comporre la pavimentazione delle nuove piazze che saranno dotate anche dell’hot spot Digit Roma per consentire ai cittadini di navigare in wifi. In corso, il piano di rifacimento del manto stradale, per l’80% destinato alle periferie e del quale sarà possibile seguire lo stato di avanzamento sulla mappa dei lavori pubblici. Infine, prosegue il programma di Acea “Luce pubblica ecologica” che porterà, entro aprile 2015, circa duemila lampade al led nei Municipi, consentendo di rendere le strade più sicure e portando un risparmio di oltre 15 milioni l’anno per le casse di Roma Capitale.

Al via anche il piano potature 2015 che prevede 2.500 interventi prioritari: l’obiettivo è quello di prevenire e non di agire in emergenza, tutelando e monitorando costantemente lo stato di salute dei 330mila alberi della città. Nel cassetto, anche interventi più generici di lavori pubblici e messa in sicurezza delle scuole, con nuovi segnali in prossimità degli edifici scolastici e allarmi.

Ruolo centrale viene svolto anche dalla cultura. Riscoprire la bellezza di angoli della città solitamente dimenticati e abbandonati è una delle priorità delle iniziative promosse nel quadro di “Roma è tutta Roma”. Attraverso il bando “Roma creativa” sono stati portati avanti da gennaio ad inizio marzo in tutta la città, circa quaranta appuntamenti di musica, teatro, fotografia, danza e cinema. Sono sorti quaranta grandi murales in zone periferiche, come nel caso di Tor Marancia, e a breve verranno elaborati nuovi percorsi di street art e turismo alternativo, a cura degli Assessorati alla Cultura e alle Periferie. Infine, nasceranno anche nuovi musei come quello dell’area preistorica di Casal de’ Pazzi, con apertura prevista per il 30 marzo.

È possibile avere un quadro completo degli interventi e delle iniziative di riqualificazione cittadina attraverso una mappa riepilogativa che permette di individuare i vari servizi attivati sul territorio.

Proprio la possibilità per i cittadini di conoscere gli interventi programmati e di conseguenza, valutarne l’avvenuta realizzazione o meno, è la chiave di “Roma è tutta Roma”. I cittadini saranno coinvolti nella fase di ascolto per la programmazione di ulteriori interventi. Il 20 marzo dalle ore 16.00 e il 21 marzo dalle ore 9.30 presso la Casa delle città, sono state indette due assemblee pubbliche con associazioni, comitati di quartiere, blogger e cittadini che potranno esprimere la propria idea di periferia e suggerimenti utili per migliorarne la vivibilità. Sono in programma quattordici incontri pubblici, uno per Municipio escluso il I, che entro i prossimi tre mesi serviranno a tirare fuori dai cittadini stessi delle idee per migliorare il proprio quartiere. Si potranno inviare spunti e segnalazioni anche su Twitter tramite l’hashtag #ideefuoricentro. I migliori contributi verranno votati sui social network e i vincenti diverranno delibere comunali.

Roma si appresta dunque a diventare un grande laboratorio a cielo aperto: laboratorio di idee, servizi, cultura. Il Giubileo straordinario, annunciato da Papa Francesco in settimana, metterà alla prova l’intera città che, da Mafia Capitale dovrà tornare ad essere semplicemente Capitale, proprio puntando sulle sue radici, la sua storia, la sua eterna bellezza: da centro a periferie senza più alcuna distinzione.

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