#Milionidipassi per un futuro migliore

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Nelle foto della reporter statunitense Shannon Jensen le scarpe di milioni di sfollati, simbolo di sofferenze e speranze, emblema della nuova campagna di Medici senza Frontiere, presentata a Roma il 26 marzo

di Elisa Di Benedetto

#milionidipassi “L’erba, la polvere, il fango, il mare. Su queste scarpe c’è tutto”. Sono scarpe distrutte, quelle di A., giovane rifugiato sudanese sbarcato in Sicilia, dopo chilometri di viaggio alla ricerca di un posto sicuro. Nelle calzature consumante, ricucite, rovinate come le sue, c’è la storia di 51 milioni di persone in fuga da guerre, violenza e povertà. Una crisi umanitaria globale, a cui è dedicata #milionidipassi, la nuova campagna dell’organizzazione medico-umanitaria Medici senza Frontiere, presente in oltre 30 Paesi, con progetti per sfollati interni, rifugiati e migranti.

Per raccontare le storie delle popolazioni in fuga, MSF ha scelto le foto della reporter americana Shannon Jensen, che nel 2012 documentò nel progetto The long Walk l’esodo di trentamila sudanesi che cercavano rifugio in Sud Sudan per salvarsi dalla violenza dell’esercito. Le immagini di quel che rimane dei sandaletti gialli della piccola Hajar Saraf, delle scarpe distrutte di Muhammed Hajana, dei sandali spaiati di Zaida John, sono diventate simbolo di milioni di passi: i passi degli sfollati, rifugiati e richiedenti asilo per sopravvivere; i passi dei medici, infermieri, psicologi, logisti operatori di MSF che assistono le popolazioni in movimento; i passi che ognuno può fare per sostenere l’azione e la denuncia di MSF aiutando chi fugge.

“Queste persone sono costrette a fuggire perché non hanno altra scelta per sopravvivere”, ha spiegato Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere, nell’evento di lancio della campagna, nata per amplificare la voce delle popolazioni in movimento e promuovere il coinvolgimento attivo della società civile. “Sono vittime, ma vengono considerate una minaccia. Serve un nuovo approccio umanitario, che guardi alle loro indicibili sofferenze e alle ragioni della fuga, non al loro status legale o ai timori dei paesi di arrivo. Come MSF siamo testimoni del loro esilio, in aree remote come sulle coste italiane. Chiediamo a tutti di fare il proprio passo perché abbiano salva la vita e trovino l’aiuto e la protezione che meritano”.

L’appello a mettersi nelle scarpe di chi fugge da guerre e persecuzioni è rivolto all’opinione pubblica, ai politici, ai mezzi di informazione, perché non perdano di vista l’aspetto umano delle guerre e dei conflitti moderni e perché il tema non venga affrontato come un problema di sicurezza, ma come una questione umanitaria.

#Milionidipassi è un messaggio forte all’Europa e al governo italiano, un invito a riflettere sulla risposta internazionale inadeguata di fronte all’esodo più imponente degli ultimi cinquant’anni, che oggi rappresenta la sfida umanitaria più urgente. “Con le sue politiche restrittive, l’Europa sta creando una nuova crisi umanitaria”, ha commentato De Filippi. “I governi portano la responsabilità di scelte disumane che impediscono alle persone di fuggire e tradiscono il loro diritto a ricevere assistenza e protezione, alimentando un meccanismo mortale che va disinnescato al più presto. All’Europa, e al governo italiano, chiediamo vie legali e sicure per raggiungere il continente, il ripristino di attività di ricerca e soccorso in mare, e piani di emergenza per garantire sempre adeguate condizioni di accoglienza”.

#milionidipassi medici senza frontiereAi politici, MSF chiede di leggere i dati ufficiali, che parlano di oltre 51 milioni di persone nel mondo sono costrette a fare milioni di passi per sopravvivere: oltre 33 milioni sono sfollati interni, 16 milioni sono rifugiati e circa 1,2 milioni richiedenti asilo. Il 50% della popolazione rifugiata è costituita da minori. Nel 2014, oltre 4000 migranti sono morti durante il viaggio. Più di 3000 nel Mediterraneo, che rappresenta l’area più pericolosa nonostante l’Europa accolga meno del 10% dei rifugiati nel mondo.

La campagna #milionidipassi è stata presentata il 26 marzo al Teatro centrale di Roma con il lancio di uno spot provocatorio e la performance di Marco Baliani, Sonia Bergamasco, Giuseppe  Cederna, Stefano Fresi, Laura Morante e Valerio Mastandrea, nella cornice di un “temporary store” allestito per l’occasione.

La campagna durerà almeno un anno, con testimonianze, dibattiti, installazioni itineranti e iniziative sul web, come quella dello shoe-selfie, che invita tutti a inviare una foto e una storia delle proprie scarpe attraverso la app gratuita.

Vogliamo arrivare più lontano possibile, più in periferia possibile. L’auspicio è che nascano iniziative spontanee e che la campagna venga adottata anche da altri Paesi, superando le frontiere”, ha precisato De Filippi, nel dibattito con il giornalista Gian Antonio Stella e il mediatore culturale Moussa Zarre, moderato da Franco Di Mare.

“Oggi ho di nuovo una vita – ha detto Zarre, che aveva solo 16 anni quando nel 2011 lasciò la Costa d’Avorio per attraversare il Mediterraneo, e oggi collabora con MSF nei progetti dell’organizzazione in Sicilia – e sono contento di aiutare persone con la mia stessa storia, che non hanno più niente e hanno bisogno del nostro aiuto”.

Per aderire alla campagna e sostenere MSF: www.milionidipassi.it #Milionidipassi, @MSF_Italia

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