Roma, venti immobili per una città in movimento
Roma Capitale emette due bandi per destinare venti locali in disuso a progetti dedicati al rilancio economico e culturale del territorio
Il patrimonio pubblico è un bene comune. Questo il concetto che è al centro della delibera n.219 approvata dalla Giunta capitolina nel luglio 2014 e che, oggi, costituisce il fondamento istituzionale alla base dei due bandi emessi da Roma Capitale per ridare nuova vita ad alcuni immobili di sua proprietà, ormai in disuso da tempo.
La rinascita di una città parte anche dalla riappropriazione da parte dei cittadini di spazi abbandonati: l’Amministrazione Comunale sembra aver fatto suo questo pensiero avendo promosso, negli ultimi mesi, numerose azioni di riqualificazione urbana come le opere di Street Art realizzate nelle periferie romane tramite il bando “Roma creativa” o il progetto legato alla nascita di una “Città della scienza” nel quartiere Flaminio.
I due nuovi bandi prevedono l’assegnazione in locazione e/o concessione di venti immobili posizionati sia in centro che in periferia: quattordici andranno a progetti dedicati all’avvio di innovative forme imprenditoriali mentre sei ad attività culturali. La scadenza di presentazione delle domande è per entrambi i bandi il 12 giugno alle ore 12.00 presso gli Uffici del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione, in Piazza Giovanni da Verrazzano, 7.
L’Assessore al Patrimonio Alessandra Cattoi, ha dichiarato: “Il Campidoglio conferma così la sua volontà di assegnare spazi con la massima trasparenza, attraverso percorsi chiari e secondo precisi criteri di valutazione. Una prassi che consente di valorizzare le esperienze migliori e la qualità dei progetti, favorire la diffusione culturale e dare impulso all’economia cittadina”.
Il bando relativo alle attività imprenditoriali è rivolto a piccole e micro imprese, cooperative e lavoratori autonomi, con punteggio preferenziale per chi ha meno di quarant’anni, che intendono sviluppare progetti finalizzati al rilancio economico e occupazionale del territorio.
Alcuni esempi sono: attività di coworking e incubatori d’impresa; produzione cinematografica, video, programmi televisivi, registrazioni musicali; ICT, produzione di software, consulenza e altri servizi informatici; grafica, design e progettazione; editoria e commercio librario; servizi al turismo e tour operator; ricerca e lavorazione di materiali avanzati; energie rinnovabili e il risparmio energetico; riuso e il riciclaggio dei materiali e la tutela dell’ambiente; artigianato artistico e creativo; produzione artigianale e commercio di prodotti agroalimentari tipici e di qualità.
Gli immobili saranno dati in locazione per sei anni rinnovabili per altri sei, con un canone d’affitto variabile a seconda della zona e dello stato in cui versano le strutture; le spese di ristrutturazione saranno a carico dei vincitori del bando. I locali potranno essere visitati dagli interessati a presentare domanda in un calendario prestabilito dall’amministrazione comunale. Gli immobili si trovano in: Via di Tor di Nona (civico 10 e 37), San Paolo alla Regola, Via Chiana, Via Lambro (civico 3 D, 5A/B, 5C/D, 1 E), Viale Caduti Liberazione (civico 262 e 264), Via Vaiano, Via Vicopisano, Via Mozart e Via Marco e Marcelliano.
Il bando per l’assegnazione di sei immobili per realizzazione di attività culturali e promozione della rigenerazione del tessuto sociale si rivolge a enti morali, associazioni, fondazioni, organizzazioni di volontariato, onlus e altre organizzazione senza scopo di lucro, già costituite o da costituire, che intendono portare avanti attività nei settori della cultura, dell’arte e del tempo libero, dell’educazione e formazione, della valorizzazione e promozione del territorio, della sensibilizzazione alla partecipazione ai processi decisionali di quartiere.
I progetti presentati nel quadro di questo bando dovranno contenere non solo il piano triennale delle attività, la descrizione dell’utilizzo degli spazi ed eventuali finanziamenti ma anche le modalità con le quali la nuova realtà collaborerà e verrà in contatto con le altre associazioni presenti sul territorio: un modo per ribadire l’importanza di creare nuovi punti di aggregazione sociale di qualità, in sintonia con la costruzione di un nuovo tessuto sociale connettivo.
I sei locali saranno dati in concessione anch’essi per sei anni, rinnovabili di altri sei e il canone di affitto potrà essere abbattuto fino all’80% rispetto al suo prezzo di mercato a seconda del valore sociale e culturale che l’attività promossa avrà. Gli immobili si trovano in Via Cattaneo, Via Tripolitania, Via Pisino, Largo Mengaroni, Casali Centro Giano e Via Aldo Balma. Anche per gli interessati ad applicare per questo bando ci sarà la possibilità di visitare preventivamente i locali in date già fissate.