Ghigliottina.it e Cesvi: Diritto al cibo per tutti #3
Terzo appuntamento con “Diritto al cibo per tutti”, la rubrica di Ghigliottina.it in collaborazione Cesvi, organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente
(a cura della redazione)
Cesvi opera in tutti i continenti con l’obiettivo di trasformare il soccorso umanitario in occasioni per costruire progetti di lungo periodo che promuovano l’autosviluppo e il protagonismo delle comunità beneficiarie. Nel 2013 Cesvi ha aiutato oltre 3 milioni di persone in 27 Paesi del mondo collaborando con 168 Ong locali e investendo l’89% delle proprie risorse direttamente sul campo.
Anche Cesvi partecipa a Expo Milano 2015 come Civil Society Participant, mostrando al mondo il proprio impegno per garantire il diritto a un cibo sostenibile. “Il tema di Expo 2015 ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ è un tema a cui Cesvi è molto legato. Da sempre, infatti, ci occupiamo di lotta contro la fame e di sicurezza alimentare.” spiega Giangi Milesi, Presidente Cesvi.
L’obiettivo della collaborazione tra Ghigliottina.it e Cesvi (qui il link agli altri articoli) è quello di far luce sui temi della sicurezza alimentare e della sostenibilità. Attraverso le best practices dal campo, le testimonianze degli operatori e dei beneficiari e i risultati concreti ottenuti grazie ai progetti. Inoltre, Ghigliottina.it documenterà gli eventi che Cesvi proporrà nel sito espositivo: dal lancio dell’Indice sulla Fame Globale (GHI), a workshop, seminari e mostre sui temi della sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare.
Processo al mais
Un dibattimento all’americana per riflettere
sulla sostenibilità delle nostre pratiche alimentari
I ‘Processi’ rappresentano un format educativo che rientra nell’ambito della Campagna Cesvi Food Right Now e che, da anni, coinvolgono gli studenti delle scuole superiori e per la sensibilizzazione della cittadinanza sul tema della sicurezza alimentare.
Ogni Processo si articola in un dibattimento all’americana: accusa e difesa schierati su posizioni diametralmente opposte cercano di convincere il Presidente del Tribunale e la Giuria Popolare della colpevolezza o innocenza dell’imputato, grazie alla partecipazione di testimoni.
“Il processo organizzato da Cesvi, in collaborazione con Coop Lombardia presso la Cascina Triulza, mercoledì 20 maggio, ha avuto come imputato il MAIS, utilizzato come ‘prodotto simbolo’ per analizzare i rapporti tra cibo, sostenibilità, sicurezza alimentare, economia globale e ruolo delle comunità locali”, spiega Lylen Albani, Responsabile dei Progetti Cesvi in Expo Milano 2015. “Trenta ragazzi, provenienti da classi e territori diversi e coinvolti nel percorso educativo di Coop Lombardia ‘Sette Miliardi Nello Stesso Piatto’, hanno interpretato i ruoli di accusa e difesa con l’obiettivo di indagare l’imputato in tutti i suoi aspetti, basando le proprie tesi su ricerche, testimonianze e fonti credibili“.
Alla giuria è andato il compito di stilare il verdetto che ha tenuto conto, oltre che delle prove prodotte, anche dell’impegno e della performance dei partecipanti. Giangi Milesi, Presidente del Cesvi, ha rivestito il ruolo di Presidente del Tribunale e Margherita Antonelli, attrice, è diventata un Cancelliere d’eccezione.
ll mais è stato processato. Tre erano i capi d’imputazione:
Attentato alla biodiversità. Entrambe Le parti si sono concentrate sul tema OGM proprio per la diffusione ormai prevalente di mais geneticamente modificato. Le parti hanno messo in evidenza sia i rischi che le opportunità di tale pratica. Secondo la Corte va ribadito il principio di precauzione nel loro utilizzo ma non nella ricerca, che va mantenuta sotto l’iniziativa e il controllo pubblico.
Disastro ambientale. Se la produzione di biocarburanti può rivelarsi dannosa sul piano nutrizionale e rischiosa per ‘alimentazione del pianeta, in quanto vengono sottratte alla produzione alimentare cospicue porzioni di territorio agricolo, la Corte non ha considerato l’imputato colpevole, in quanto i disastri ambientali sono ascrivibili all’impatto che le scelte economiche mondiali hanno sui cambiamenti climatici e sull’abbandono e l’accaparramento delle terre.
Minaccia alla salute pubblica. Anche in questo caso proprio l’esempio evocato da entrambe le parti di malattie endemiche quali la Pellagra – ritenuta fino all’800 causata da un’infezione del mais – sono state ampiamente smentite in quanto non dipendono dal cereale in sé, ma dalle condizioni di povertà delle popolazioni contadine che avevano ridotto a un unico alimento la loro nutrizione. Non sono le proprietà del mais a minacciare la salute pubblica, ma l’utilizzo eccessivo del singolo alimento al di fuori di una dieta bilanciata.
Il tribunale, presieduto da Giangi Milesi, ha sentenziato quindi la non colpevolezza del mais: “non sono le sue proprietà a minacciare la salute pubblica, ma l’utilizzo eccessivo del singolo alimento causato da agenti umani esterni, che abusano della natura pacifica e passiva dell’imputato”.
Il tema della biodiversità e dell’uso sostenibile delle risorse forestali sarà il focus del prossimo appuntamento di Cesvi in Expo Milano 2015: ‘Una Noce per l’Amazzonia’. Una tavola rotonda organizzata in collaborazione con CTM Altromercato per raccontare l’impegno per lo sviluppo delle comunità indigene dell’Amazzonia alla scoperta della foresta più grande del mondo e del prezioso frutto della castaña o noce amazzonica. L’evento si terrà lunedì 8 giugno presso lo Slow Food Theatre, all’interno del Padiglione Slow Food in Expo Milano 2015.