Roland Garros, Serena Williams torna regina di Parigi
Serena Williams si conferma, ancora una volta, campionessa del Roland Garros. La statunitense dopo 2 ore di gioco batte Lucie Safarova 6-3 6-7 6-2, conquistando così il 20° titolo nello Slam
Terzo Roland Garros e Slam numero 20 per Serena Williams, n. 1 del ranking mondiale – da 119 settimane – che, in questo modo, entra nella storia: attuale detentrice degli Australian Open, French Open, US Open WTA Tour Championship e dell’oro olimpico sia in singolare che in doppio, la statunitense ha vinto in totale 35 Grand Slam, di cui 20 nel singolare e 13 nel doppio – tutti con la sorella Venus – 4 medaglie d’oro, una Fed Cup ed altri titoli, ma soprattutto ha completato, assieme a Maria Sharapova, il Career Golden Slam.
Non è stato un percorso facile quello della Williams, poiché non è riuscita, come al suo solito, ad eliminare velocemente le sue avversarie e, in alcuni casi, ha anche rischiato grosso. La sua corsa di Parigi inizia con la sfida contro la Hlavackova, battuta con un doppio 6-2. È poi la volta della Friedsam, che le strappa il primo set 5-7, ma il resto è in discesa e la tedesca viene eliminata con un doppio 6-3. Il terzo turno è arduo e le ci vogliono 2 ore di gioco per sconfiggere Vika Azarenka (anche stavolta perde il primo set) 3-6 6-4 6-2.
Agli ottavi sfida la Stephens, che le porta via il primo set lasciandole solo 1 game: 1-6 7-5 6-3 il risultato finale. I quarti di finale sono più soft con la vittoria su Sara Errani 6-1 6-3 in 1 ora e 8 minuti di gioco. Infine, la Williams torna nel baratro del primo set, cedendolo alla Bacsinzky 4-6, ma si impone poi sulla svizzera 6-3 6-0. Il resto è storia.
Lucie Safarova, classe 1987, non è una totale sconosciuta: n° 13 del ranking, vincitrice di 6 titoli WTA – Estoril, 2 volte Forest Hills, l’Australian Women’s Hardcourt (nel 2006 contro la Pennetta), il Bell Challenge e il Qatar Ladies Open –, è la detentrice dell’Australian Open di doppio assieme a Bethanie Mattek-Sands. Inoltre ha vinto 3 volte la Fed Cup con la Repubblica Ceca (2011, 2012, 2014).
La ceca ha sudato non poco per poter ottenere il secondo posto in finale: prima avversaria la Pavlyuchenkova, eliminata in 2 ore 7-6(6) 7-6(9). Al secondo e al terzo turno si scontra con la giapponese Nara, cui rifila un 6-2 6-0 e la n. 19 del mondo Lisicki, che sconfigge 6-3 7-6(2). È agli ottavi che arriva la vittoria più bella: la ceca si impone su Maria Sharapova 7-6(3) 6-4, in quasi 2 ore di gioco. I quarti e la semifinale vanno lisci come l’olio: la Safarova elimina prima la spagnola Muguruza 7-6(3) 6-3 e poi la n. 7 del ranking, Ana Ivanovic, 7-5 7-5.
Un’euforica Serena Williams durante la premiazione (e in un buon francese) ha commentato così la vittoria a Parigi e il torneo: “È stato piuttosto complicato, ero un po’ nervosa e Lucie stava giocando davvero bene. È stata una fantastica avversaria, ha giocato in maniera molto aggressiva e senza alcuna paura. Vincere il ventesimo Grand Slam è una grande soddisfazione perché a Parigi non ho mai avuto un così grande successo, voglio infatti ringraziare tutti i tifosi, ma soprattutto mi rendo conto che è un sogno aver vinto questo titolo”.
LE ITALIANE – Purtroppo per le nostre azzurre, la vittoria del Roland Garros (tranne per la grande Schiavone) rimarrà ancora un sogno. Ciononostante, il tennis italiano ha dato prova di grande coraggio e cuore (soprattutto alcune di loro): Sara Errani, Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Camila Giorgi e Karin Knapp le azzurre presenti sulla terra rossa parigina.
Non è andata per niente bene a Vinci e Knapp, battute al primo turno rispettivamente dalla Cornet 4-6 6-4 6-1 e dalla Wozniacki 6-3 6-0. Non arriva, invece, al terzo turno la Giorgi: la ventiquattrenne marchigiana ha sconfitto la tedesca Maria 7-5 6-3, poi ha ceduto alla n. 21 del seed, Muguruza 6-1 6-4. Uno stop non proprio inaspettato.
Buone prove invece per le altre azzurre, soprattutto per la Errani: la Francesca Schiavone, memore della sua vittoria nel 2010, ha tentato il bis superando la Wang 3-6 6-3 6-4 e la Kuznetsova – n.18 del seed e del mondo – 6-7(11) 7-5 10-8, ma ha ceduto alla romena Mitu 7-5 6-4. Per un attimo, la leonessa ha ruggito. Ottima prova anche per Flavia Pennetta, che si impone, al primo turno, sulla Linette 6-3 5-7 6-1, poi sulla Rybarikova 6-2 6-0, mentre al terzo turno travolge la fortissima Suarez-Navarro (n. 8 del mondo) 6-3 6-4 e infine, viene fermata dalla Muguruza, dopo 1 ora di gioco, 6-3 6-4.
Un percorso a parte quello di Sara Errani, testa di serie n. 17: la bolognese è arrivata, come sempre, ad un soffio dai turni che contano, fermata dalla vincitrice Serena Williams nei quarti. Sarita ha battuto, al primo turno, l’americana Riske 7-6(1) 6-2 6-0, poi la Witthoeft 6-3 4-6 6-2, mentre al terzo turno sconfigge la Petkovic (n. 10 del mondo) 6-3 6-3 in 1 ora di gioco. La Errani vola ai quarti grazie alla vittoria sulla Georges 6-2 6-2, ma termina la sua corsa contro la Williams che, in 1 ora, le rifila un netto 6-1 6-3.
Non è stata la sfida finale a rendere bello e appassionante questo Roland Garros 2015, ma l’intero percorso ricco di sorprese e colpi da maestro. Ma un tennista non sta mai fermo e subito ricomincia la sua corsa: S-Hertogenbosch, Stoccarda e Nottingham i prossimi incontri e poi, naturalmente, Wimbledon.