Corvialeide, festival dal sapore epico
Dal 31 luglio e per cinque fine settimana al Corviale nella periferia di Roma prima edizione di Corvialeide, manifestazione organizzata dalle Associazioni culturali “Gli Occidentati” e “Hypntotératra”. Ne abbiamo parlato in un’intervista con Edda Gaber, ideatrice del festival insieme a Jacopo Sabar Giacchino
Un festival di teatro, danza e musica in un quartiere periferico della Capitale. Corvialeide ha un qualcosa di epico come suggerisce il suffisso “-eide”, ma sembra volersi confrontare con un insolito ambiente artistico per Roma. Dunque perché una manifestazione di questo genere al Corviale?
Arrivare a Corviale con i mezzi pubblici è epico, se poi si parte dal mio quartiere, il Quadraro, diventa epico al quadrato: due ore di viaggio, manco ci si recasse a Napoli! Amenità a parte (ma neanche troppo), quel che giustamente sembra, Corvialeide è: proprio fuggire a gambe levate da un “ambiente” che ormai contempla un gruppo di sedicenti artisti che di volta in volta sono protagonisti dei loro lavori e spettatori dei loro “colleghi”. Un ambiente in cui la mercificazione di corpi e pseudo cervelli, sta (se non ha già) rovinando tutto. Tutto che? Quel quid che anche se rinascessi mille volte teatrante non saprei dire se non con una dialettica negativa, ovvero partendo dal sapere cosa non è teatro: in primis teatro non è spettacolo, certezza che mi fortifica a “teatrare” nonostante la consapevolezza che la profezia di Guy Debord, la mefitica società dello spettacolo, è la nostra realtà e non da ora. Ecco allora che Corviale rappresenta per me, anima in fuga, un approdo; se poi si tratti di un porto sicuro, lo dirà il tempo. Intanto posso dire che l’Ater, ha concesso gratuitamente l’Anfiteatro, e non è poco.
Durante i cinque fine settimana di Corvialeide si alterneranno momenti di teatro, libri, musica, danza. È interessante e coraggiosa l’idea di organizzare un festival di questo genere ad agosto, quando molti romani partono. Ma forse il vostro obiettivo è proprio quello di “dedicarvi”, mi passi il termine, anche a chi resta in città?
Proprio così e partendo da me, che non concepisco il “tempo libero”, ma solo quello LIBERATO! Finanche dall’alienazione del doversi divertire o, peggio, evadere.
Negli ultimi anni a Roma stiamo assistendo a una sorta di decadimento della cultura che non risparmia nemmeno il teatro (di esempi purtroppo potremmo farne diversi). Secondo lei festival come Corvialeide e altre iniziative di questo genere (dal basso?) potrebbero fare da volano a una ripresa del settore, a partire da un nuovo interesse vero da parte di privati e Istituzioni?
Roma è per me meravigliosa, ne sono incantata, ma qui negli ultimi dieci anni ho veduto cose che i romani sopportano fin troppo. Il teatro, prodotto di questa società, ha toccato il fondo; basti pensare all’aberrazione del Fringe, della serie “sotto a chi tocca” nel mercato dell’arte a etto e chilogrammo. C’è da dire basta alla logica reazionaria del “è così”; basta a esercenti di teatri che, fattisi furbi, non s’accontentano più di accordi a percentuale sugli incassi e pretendono affitti camuffati da minimi garantiti impensabili fino a trent’anni fa; basta, soprattutto, alla strafottenza della SIAE, associazione a delinquere che lucra perfino sugli spettacoli di beneficenza. Insomma, c’è da opporre i “no” giusti all’esistente corrotto e malsano, per recuperare sacrosanti “sì” ad un’unione estetica ed etica, unica via possibile per sventare il tentativo in atto di far diventare il teatro un privilegio.
Corvialeide
Festival di teatro, danza e musica
Anfiteatro di Corviale, Roma
dal 31 luglio al 29 agosto 2015
ogni venerdì e sabato
Ingresso “a cappello” (libero)
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