Volley, è iniziata l’era Blengini

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Mauro Berruto saluta l’Italia del volley dopo quattro anni e nessun titolo vinto. Dimissioni dopo la World League. Il successore è Gianlorenzo Blengini: “Lavoriamo con umiltà”

di Gabriele Farina

Gianlorenzo-Blengini

Gianlorenzo Blengini, nuovo ct dell’Italvolley

Ondata di rinnovamento in casa azzurra. Via Mauro Berruto, il nuovo commissario tecnico è Gianlorenzo Blengini. L’allenatore torinese ha rassegnato le dimissioni all’indomani dell’esperienza italiana in World League. Una competizione in cui la squadra tricolore non ha ottenuto il tanto atteso pass per le Olimpiadi di Rio 2016.

La competizione internazionale s’è tenuta in Brasile e l’Italia ha fatto forse più clamore fuori dal parquet che in campo. Alla vigilia delle finali, infatti, quattro giocatori della selezione hanno fatto i bagagli e sono tornati a casa. Colpa, a quanto s’è appreso dai quotidiani nazionali, di un rientro ritardato un sabato sera, quando la domenica sarebbe stata giornata libera per tutti: “Ci sono valori che devono essere a fondamento di ogni azione“, tuonò allora Berruto, accompagnando alla porta il capitano Dragan Travica (alzatore), l’opposto Ivan Zaytsev, gli schiacciatori Giulio Sabbi e Simone Randazzo.

Zaytsev e Sabbi sono già rientrati agli ordini dell’ex vice di Berruto, Gianlorenzo Blengini. Nato anche lui ai piedi della Mole, ha portato quest’anno Latina alle semifinali scudetto. Il tecnico avrà un doppio incarico. Dovrà cercare di portare l’Italia nella rassegna a cinque cerchi e di ridare nuove ambizioni alla Lube Banca Marche in campionato. Berruto saluta dopo il bronzo olimpico di Londra 2012 e gli argenti continentali del 2011 e del 2013.

Il primo appuntamento con l’Italvolley tra poco più di un mese. In Giappone, dall’8 al 23 settembre, c’è la World Cup. Dodici squadre al via, divise in due gironi. Nel primo turno, le squadre giocheranno contro le avversarie del proprio raggruppamento. Nel secondo e nel terzo via alle sfide incrociate. Le due migliori classificate strapperanno l’accesso ai Giochi.

L’Italia è inserita nel gruppo 1 con i padroni di casa, gli Stati Uniti, l’Australia, il Canada e l’Egitto. Nel secondo gruppo ecco Russia, Polonia, Argentina, Iran, Venezuela e Tunisia. “L’obiettivo è lavorare duramente in vista del torneo – ha garantito il nuovo ct azzurro – tutte le persone sono consapevoli dell’importanza della World Cup e della seconda parte della stagione nel suo complesso. Sono determinato a fare bene, lavorando con umiltà, ma focalizzando energie psicologiche e nervose sul torneo nipponico e successivamente sugli Europei. Tutti noi daremo il massimo perché siamo consapevoli delle difficoltà degli appuntamenti, ma anche del nostro valore.

Faremo in modo di farci trovare pronti da subito, dalla prima gara – ha ripreso Blengini – e da quel momento in poi affronteremo partita dopo partita, senza mai fare un passo più lungo della gamba. In questo momento la nostra priorità è lavorare con obiettivi prefissati, passo dopo passo”.

Tra i primi convocati figura anche Osmany Juantorena. “Ogni allenatore è chiamato a prendere delle decisioni – ha concluso Blengini – è parte integrante della natura del lavoro e io quando ho fatto le mie ho reputato opportuno agire in questo senso. Le convocazioni vengono fatte tenendo presenti tutti gli aspetti del momento dei singoli atleti. Chi c’è qui ora, a mio giudizio, può fare bene nell’ interesse della nazionale e ora noi abbiamo ben chiaro quali sono i nostri obiettivi: fare bene alla World Cup. So che tutti vogliono sapere se Zaytsev si allenerà da opposto e la risposta è sì, in questo periodo lavorerà in quel ruolo, poi vedremo cosa succederà».

Fervono già i lavori nel ritiro di Cavalese (Trento). Ecco tutti i convocati azzurri: (centrali) Stefano Mengozzi, Simone Buti, Matteo Piano, Emanuele Birarelli, Simone Anzani, Aimone Alletti; (palleggiatori) Pasquale Sottile, Simone Giannelli, Davide Saitta; (attaccanti) Luca Vettori, Osmany Juantorena, Ivan Zaytsev, Filippo Lanza, Oleg Antonov, Giulio Sabbi, Iacopo Botto, Jacopo Massari; (liberi) Salvatore Rossini, Andrea Giovi, Massimo Colaci.

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