Goal Economy di Marco Bellinazzo
Il giornalista Marco Bellinazzo (Il Sole 24 Ore) ci fa entrare in maniera chiara e precisa nel calcio di oggi: nel libro “Goal Economy – Come la finanza globale ha trasformato il calcio” si cercano di comprendere le situazioni economico-finanziarie che riguardano lo sport più popolare al mondo
C’era una volta il calcio. Uno sport nel quale per comprare un giocatore bastava una stretta di mano.
E cosi è stato fino a quando sono entrati in gioco nel gran ballo del pallone figure che prima comparivano solo nei libri delle favole come Sceicchi, Zar, Emiri ed Oligarchi.
C’è stato un tempo in cui il calcio era solo una questione che riguardava il rettangolo verde. Ma andando avanti a tirare le fila di questo gioco ci hanno pensato oltre ai soggetti sovra-citati anche i fondi d’investimento e le banche.
Di questo e molto altro parla Goal Economy, Come la finanza globale ha trasformato il calcio (Baldini & Castoldi) di Marco Bellinazzo, giornalsita de Il Sole 24 Ore.
Questo libro è un vademecum per poter capire appieno quel che accade oggi nel mondo del pallone. Grazie a Bellinazzo si riesce facilmente a comprendere il Fair Play Finanziario, ma anche come questo sistema è facilmente aggirabile.
Viene ben spiegata la natura di alcuni tipi di rapporti di sponsorizzazione che molte società stipulano nei paesi d’origine dei loro proprietari. Il giornalista napoletano approfondisce accuratamente la situazione dei 5 campionati europei più importanti (Serie A, Liga, Premier League, Bundesliga e Ligue1).
Un episodio particolare che narra lo stato di malattia di questo sport riguarda il milionario belga Duchatelet, il quale, essendo proprietario sia del Charlton in Inghilterra che dell’Alcorcón in Spagna, ha deciso di unificare i colori delle divise di queste due società inserendo sulla maglietta due mani che si stringono per sigillare in maniera indelebile l’alleanza tra i due club.
Non risulta difficile capire come l’unico soggetto che si vede penalizzato da tutti questi giochi di potere è il tifoso. Lo è in quanto molte decisioni prese dalla società potrebbero ledere la sua fedeltà verso il club, prese senza il suo “consenso”.
Molte squadre ad esempio hanno stravolto gli stemmi che li rappresentavano. Basti pensare a club come: Chelsea, Paris Saint-Germain, Roma ed Everton. Delle squadre sopracitate solo le tifoserie dei giallorossi in Italia e della prima squadra nata a Liverpool si sono mosse concretamente per preservare il logo storico. La protesta effettuata dai supporter romanisti non ha dato esito, mentre quella perorata dai tifosi dei Toffies sì. In questo caso la società si è affrettata nel coinvolgere la tifoseria nella scelta del nuovo logo da usare.
Così come molte società si sono viste recapitare dai propri sponsor tecnici magliette i cui colori poco rappresentano il club. Questo inevitabilmente finisce per disorientare il tifoso, portandolo lentamente ad una disaffezione (forse) verso la squadra del cuore.
In conclusione questo è sostanzialmente un libro indicato per chi, notando qualcosa di strano in questo splendido mondo, vuole provare a saperne di più. Informandosi in maniera semplice e completa.
Per chi vuole andare oltre le chiacchiere da bar e vuole inoltrarsi, grazie all’aiuto di un professionista del settore come Bellinazzo, in diatribe e tematiche complicate. Perché l’autore, grazie all’uso di un linguaggio semplice e scorrevole riesce a far addentrare il lettore all’interno di un mondo pieno d’intrighi.