“Pokerface”: Marco Belinelli e il basket

Tempo di lettura 3 minuti

Nella sua autobiografia, Marco Belinelli, primo italiano a vincere l’anello NBA, racconta la passione per la palla a spicchi sin da bambino e di come è riuscito a diventare un vincente anche negli Stati Uniti. Ne abbiamo parlato in un’intervista con il giornalista Alessandro Mamoli, autore del libro insieme all’azzurro

di Graziano Rossi

pokerface belinelliDa San Giovanni in Persiceto alla NBA passando per Virtus e Fortitudo a Bologna, i 25 punti contro gli Stati Uniti ai Mondiali 2006, la chiamata al draft, il titolo a San Antonio, la vittoria nella gara dei 3 punti all’All Star Game, fino gli Europei di quest’anno e la nuova avventura a Sacramento. A 29 anni il curriculum di Marco Belinelli basterebbe da solo a presentare il giocatore azzurro, ma la realtà è che lui è anche molto altro fuori dal parquet.

A inizio settembre nelle librerie italiane è uscito “Pokerface”, l’autobiografia di Marco Belinelli scritta insieme al giornalista di Sky Sport, Alessandro Mamoli, al quale abbiamo rivolto qualche domanda quando manca un mese all’inizio della nuova stagione NBA.

Alessandro, che esperienza è stata condividere con lui i tanti racconti che lo hanno portato a diventare il primo italiano a vincere il titolo NBA?
Magica. Sicuramente un privilegio. Lavorando con lui ho scoperto che Marco è molto meglio di quello che sembra. Molto più semplice. Alla soglia dei 30 anni ha raggiunto una consapevolezza che prima non aveva.

Ettore Messina ha incrociato la carriera di Belinelli per due volte, quando a 15 anni lo ha chiamato ad allenarsi in prima squadra con la Virtus Bologna, e 13 anni dopo in Texas ai San Antonio Spurs. Secondo te quanto è stato importante per Marco ritrovare in NBA una persona come Messina che già quando era ragazzino aveva creduto in lui?
Tanto da un punto di vista diciamo affettivo. Ma per come ragionano in NBA, a parte la gioia iniziale, Ettore per Marco era un’assistente allenatore come tutti gli altri. L’aiuto principale? La possibilità di comunicare in italiano per capire meglio quali fossero le idee di Popovich, cosa si aspettava e cosa voleva da Marco.

Spesso, forse troppo, si è parlato di Belinelli come del giocatore interessato più a fare bella figura in NBA lasciando da parte la Nazionale, in alcuni casi anche con partite giocate male. Invece agli ultimi Europei, durante i quali l’Italia si è classificata sesta conquistando un posto per il torneo pre-olimpico, si è visto un Marco stratosferico in vari momenti, anche i più difficili.
Nel libro abbiamo dedicato un capitolo intero alla Nazionale. Per Marco è sempre stata importante. Sempre. L’esperienza e i due anni a San Antonio lo hanno portato a capire meglio come poter aiutare la squadra a vincere. Ma anche negli anni precedenti Marco ci ha sempre provato. Magari sbagliava il modo, ma nella sua testa era la strada per essere utile alla squadra. Adesso ha aggiustato la mira, non solo in campo dove forza meno. Ha una consapevolezza diversa.

Il futuro di Belinelli a Sacramento: come vedi l’azzurro in California dopo aver giocato a San Antonio al cospetto di Popovich e insieme a leggende del basket come Duncan, Ginobili e Parker?
I Kings non sono gli Spurs ovvio, ma non li sottovaluterei. Il talento a disposizione è tantissimo. Vediamo Karl al suo vero primo anno dopo l’arrivo in corsa e gli attriti con Cousins. Mi sembra una squadra con giocatori che hanno voglia di prendersi qualche rivincita, penso a Rondo ma non solo. Se funzionano possono essere la squadra sorpresa nella competitiva Western Conference. Ma allo stesso modo potrebbero sfasciarsi in un attimo. Equilibri delicati che Karl avrà il compito di gestire. Per quanto riguarda Marco mi aspetto un ruolo importante in uscita dalla panchina, il giocatore che può dare equilibrio alla squadra. Le sue caratteristiche mi sembrano adatte allo stile di gioco di Karl. Vediamo.

Pokerface – Da San Giovanni in Persiceto al titolo NBA
di Marco Stefano Belinelli
Baldini & Castoldi
288 pagine
16,00 €
E-book 7,99 €

Potrebbero interessarti anche...

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, scrivi a ghigliottina.it@gmail.com. Cookie Law

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, scrivi a ghigliottina.it@gmail.com.

Chiudi