La lotta contro il tumore al seno e la cultura della prevenzione
Anche quest’anno la Lega Italiana Lotta contro i Tumori (LILT) ha lanciato una campagna per la prevenzione del tumore al seno. Polemiche per la presenza della cantante Anna Tatangelo come testimonial. Ne abbiamo parlato con Roberto Morello, chirurgo oncologo che collabora da più di 20 anni con la LILT
di Graziano Rossi
Quali sono gli obiettivi della campagna 2015 della LILT per la prevenzione del tumore al seno?
La campagna Nastro Rosa della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) ha come obiettivo sensibilizzare un numero sempre maggiore di donne sull’importanza della prevenzione. Dal mio punto di vista si articola in 4 pilastri:
Fare prevenzione: Per cercare il più possibile di evitare che le pazienti possano arrivare alla nostra osservazione medica in stadio clinico e patologico avanzato.
Sconfiggere il cancro: L’unico strumento efficace è la diagnosi precoce. Il trattamento ad uno stadio iniziale della malattia aumenta in maniera esponenziale la possibilità di guarigione della paziente fino ad arrivare al 100%.
Cultura della prevenzione: La LILT promuove la cultura della prevenzione come metodo di vita, affinché tutte le donne si sottopongano a visite senologiche periodiche, consigliando loro a partire dai 40 anni di età di effettuare adeguati controlli diagnostici clinico strumentali.
Nastro Rosa: In occasione della Campagna Nazionale Nastro Rosa, la LILT offre visite senologiche gratuite durante tutto il mese di ottobre. Per la nostra esperienza durante queste campagne si rileva una percentuale di patologie precancerose che vengono in seguito trattate.
In Italia ci sono oltre 30 mila donne con un tumore al seno metastatico e negli Stati Uniti grazie a 9 donne, è nato il “Metastatic Breast Cancer Awareness Day”, progetto che è arrivato fino alla Casa Bianca. Perché nel nostro Paese in alcuni casi è ancora difficile riuscire a sensibilizzare i cittadini su una malattia così grave?
Il tumore al seno metastatico è una patologia oncologica in stadio molto avanzato, in quanto ha già diffuso le cellule neoplastiche per via linfatica o ematica. Sei anni fa negli USA è stata istituita la data del 13 ottobre per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla realtà che vivono le pazienti con carcinoma mammario metastatico. Sicuramente anche in Italia bisognerebbe promuovere delle iniziative atte a divulgare e sensibilizzare questo fenomeno. Purtroppo la nostra cultura sanitaria, soprattutto in alcune Regioni, ancora non ha ben chiaro l’importanza della Prevenzione. È vero che le campagne di prevenzione prevedono un impegno economico e strutturale importante, ma bisogna riflettere sul fatto che un tumore in stadio avanzato, soprattutto se metastatico, in realtà ha dei costi notevolmente maggiori. Inoltre la paura è un sentimento molto diffuso, trasformare la paura in consapevolezza e combattere l’ignoranza promuovendo la cultura della prevenzione è la nostra missione. Non è un caso se il payoff della LILT sia Prevenire è vivere: la LILT, Ente Pubblico di notevole rilievo su base associativa, vigilato dal Ministero della Salute ed impegnato nella lotta contro i tumori, opera dal 1922 senza fini di lucro su tutto il territorio nazionale, offrendo prestazioni preziose nella lotta contro il cancro complementari ed integrative al SSN. La stessa On. Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, durante la conferenza stampa per l’apertura della Campagna Nastro Rosa ha ribadito quanto sia importante il ruolo svolto dalla LILT nella lotta contro il cancro.
Quest’anno si sta parlando molto della campagna Nastro Rosa, anche a causa delle polemiche sulla presenza della cantante Anna Tatangelo come testimonial. Secondo lei perché si è scatenata questa diatriba, partita da chi si è sentita offesa da questa campagna? Eppure non è la prima volta che la LILT coinvolge personalità dello spettacolo per questo tipo di comunicazioni.
Le critiche sono nate dalla foto di Anna Tatangelo senza veli, ad ogni modo la promozione di una causa così importante deve essere per tutti inattaccabile, senza polemica. Il tumore riguarda tutti e la prevenzione deve interessare tutte le età, soprattutto le ragazze. Anna Tatangelo in quanto madre e giovane donna sicuramente riesce ad arrivare anche ad un pubblico di ragazze con l’intento di fare campagna di prevenzione anche negli istituti scolastici. Per non parlare del suo repertorio musicale che è da sempre molto vicino e sensibile all’universo femminile.
Il nostro Presidente Nazionale Prof. Francesco Schittulli ha dichiarato che Anna è un modello adatto a portare il nostro importantissimo messaggio alle giovanissime e anche ad un’area geografica, il sud, dove non si fa prevenzione. Diagnosticare il tumore quando è piccolissimo ci consente di vincere la battaglia. Per questo vogliamo promuovere la cultura della prevenzione, affinché tutte le donne si sottopongano a visite senologiche periodiche.
Per info sulla campagna (fino al 31 ottobre): http://www.legatumoriroma.it/