Giubileo della Misericordia, la piazza racconta
L’8 dicembre 2015 si è ufficialmente aperto il “Giubileo della Misericordia”, un evento atteso vissuto con emozione
Poca gente si incontra nel cammino verso San Pietro. Un cielo terso, cupo che sembra stridere con l’imminente celebrazione. Inizia così, la marcia di avvicinamento al “Giubileo della Misericordia“.
I pre-filtraggi partono dall’inizio di via della Conciliazione dove la polizia ha diviso in due file i pellegrini giunti fin qui. I controlli sono eseguiti con scrupolo ed a vigilare sui passanti sono presenti anche esponenti dell’esercito. Non mancala protezione civile e un presidio medico, pronto all’evenienza.
Durante la fila, che aspetta i fedeli nell’avvicinamento alla piazza, vengono filodiffusi avvenimenti che hanno segnato la storia della chiesa. Nessuno dei presenti ha paura. Nessuno pensa minimamente alla minaccia dell’ISIS. L’unico pensiero che sfiora i presenti e quello di poter vedere da vicino il pontefice e l’apertura della Porta Santa.
La fila scorre in silenzio, solo poche chiacchiere coprono il suono diffuso dagli altoparlanti. Una volta giunti all’interno del colonnato, i maxi schermi facilitano la vista ai presenti. Durante la messa che precede l’apertura della porta santa il cielo si apre.
Un fascio di luce irradia piazza San Pietro nel momento esatto in cui Papa Francesco, una volta salutato il Papa emerito Benedetto XVI, varca la Porta Santa. Prima di questo solenne momento il pontefice ci esorta ad avere la misericordia del buon samaritano.
L’8 dicembre è una data storica per la chiesa. In questo stesso giorno, 50 anni fa si chiudeva il Concilio Vaticano II. Degna di nota, dopo la recita dell’angelus, la richiesta, fatta dal papa, di dedicare un pensiero all’emerito Ratzinger. La sua declamazione solenne termina.
L’angelus termina e la gente si accalca nel tentativo di varcare la Porta Santa. In questo momento i fedeli escono dal silenzio e iniziano a sfornare aneddoti. C’è chi, emozionato, si avvia alla visione della sua prima porta santa e chi con orgoglio narra di quando la varcò nel lontano 2000, in occasione dell’ultimo Giubileo.
È una festa dove tutti con convivialità si avviano verso un traguardo sognato. Il silenzio giunge una volta giunti in prossimità della porta. In questo contesto prende il sopravvento l’emozione. In religioso silenzio, i fedeli si avvicinano alla porta, la sfiorano, la baciano. E silenziosamente vanno via con una forte emozione nel cuore.
La giornata per i fedeli non finisce qui perché la sera, in occasione del “Fiat Lux” molti fedeli si sono assiepati fuori dal colonnato per assistere ad uno spettacolo unico: le immagini dei più grandi fotografi del mondo sono state proiettate sulla facciata della Basilica di San Pietro. Un turbinio di colori e di luci ha invaso lo storico monumento, per la gioia di grandi e piccini che hanno assistito con gran stupore ad uno spettacolo unico ed irripetibile.