Uber approda a Roma
Il nuovo sistema di noleggio con conducente privato si affaccia sul panorama della disastrosa mobilità romana: Uber arriva nella Capitale con l’esperimento della “Linea U”
Uber è stata fondata nel 2009 a San Francisco da Travis Kalanick e Garrett Camp, oggi è presente in 67 Paesi. L’innovatività dell’esperimento avviato a Roma dal 10 dicembre fino alla vigilia di Natale, consiste nell’aver creato una vera e propria linea di trasporto, con tanto di fermate e biglietto, alternativa a quella già esistente nella città.
Il 9 dicembre Uber ha annunciato le nove fermate della Linea U, scelte nei giorni precedenti tramite un sondaggio online al quale hanno partecipato circa 50mila utenti. I punti in cui si potrà salire su un’auto Uber saranno: Piazza Euclide, Piazza Fiume, Piazza dei Cinquecento, San Giovanni, Piramide, Stazione Trastevere, Sant’Andrea della Valle, Castel Sant’Angelo e Piazza Mazzini.
Per usufruire del servizio della Linea U sarà sufficiente recarsi in una delle nove fermate stabilite e, attraverso l’apposita App, richiedere l’arrivo di una macchina o di un van nove posti. Su una mappa, sarà possibile visualizzare le automobili disponibili e i relativi tempi d’attesa alla fermata, mai superiori ai cinque minuti. Il prezzo di una corsa è di 5 euro, indipendentemente dalla distanza o dal tempo che si impiega per arrivare da una fermata all’altra. La tratta, inoltre, non prevede soste intermedie.
Sarà possibile condividere la corsa con altri utenti attivando direttamente nell’app la funzione “Divisione corsa” e inserendo il numero di telefono dell’utente con il quale si desidera viaggiare.
I potenziali punti di forza di questo servizio sono evidenti, dal costo ridotto – se lo si utilizza sporadicamente – alla possibilità di raggiungere i principali punti di snodo della città attualmente non collegati direttamente.
“La Linea U è un’azione concreta, pensata per un momento in cui Roma avrà particolarmente bisogno di maggiori opzioni di mobilità, non a caso Piramide, Stazione Trastevere e Piazza dei Cinquecento rappresentano punti cardine per tutti coloro che da Fiumicino arriveranno in città diretti verso il Vaticano”, ha commentato Carlo Tursi di Uber Italia.
Questa momentanea nuova forma di mobilità cittadina non ha incontrato il favore dei tassisti romani che, sentendosi minacciati da un servizio effettivamente non ancora regolamentato, hanno chiamato in causa il Commissario Francesco Paolo Tronca: “Chiediamo che il Commissario Tronca prenda atto della gravità ed intollerabilità della sfida alla legalità, da parte di Uber, ed intervenga prontamente a sanzionare e porre termine a questa sconcia iniziativa. I tassisti partecipano, con piena consapevolezza, al dovere di svolgere al meglio e con il massimo sacrificio il loro servizio pubblico a favore dell’utenza romana e di quanti sono presenti a Roma in un momento così importante come quello del Giubileo, ma non ritengono possibile neanche soltanto immaginare che a fronte di una illegalità così spudoratamente ostentata, da parte di Uber, il Commissario Straordinario non intervenga con tutta la sua autorevolezza e la più ferma determinazione per stroncare l’iniziativa in questione”.
La linea U provoca dunque reazioni contrastanti. Certamente, la lungimiranza di Uber e delle sue menti risiede nell’essere intervenuti in una delle problematiche che più attanagliano Roma: i trasporti. Chissà che non sia anche questo un modo per provare a dare risposte innovative e a stimolare il dibattito su uno dei problemi più atavici di questa città.
5 risposte