SolidApp: internet, gli smartphone e le migrazioni
Informazioni aggiornate, traduzioni simultanee, contatti con familiari e amici: ecco perché i telefoni cellulari, smartphone e connessione internet sono strumenti fondamentali nelle mani di migranti e richiedenti asilo
di Angela Caporale
su Twitter @puntoevirgola_
Immagina di dover partire, di raccogliere in una borsa o uno zaino tutto ciò che per te è importante, di dover decidere a cosa dire addio per sempre. Non prenderesti forse con te il tuo telefono cellulare con tutti i numeri delle persone care, le fotografie, i ricordi? Non ti affideresti al tuo smartphone che, in poco spazio e poco peso, contiene così tante informazioni importanti e opportunità utili?
A lungo sui giornali e nei bar si è discusso, un po’ vacuamente, del fatto che le migliaia di migranti e richiedenti asilo che bussano alle porte dell’Europa avessero con sé telefoni recenti e tecnologicamente abbastanza avanzati. A dissipare ogni dubbio sull’utilità o meno di portare con sé il cellulare connesso ad internet ci ha pensato BBC Media con un video (lo trovate al termine di questo paragrafo) che, se visualizzato da mobile, rende esattamente l’idea di cosa possa significare lasciare la propria casa e la propria vita e su quanto è importante, anche emotivamente, avere con sé il proprio telefono.
Gli smartphone si dimostrano utili su vari livelli: permettono al migrante di avere accesso ad informazioni importanti e in breve tempo (come la chiusura di un confine o l’ora di partenza del barcone), di raccontare in prima persona le proprie storie, di utilizzare i molti servizi online di traduzione per facilitare la comunicazione con volontari ed operatori, solo per elencare alcune funzioni.
Superato un primo livello superficiale della discussione, si è cominciato ad agire affinché gli smartphone rappresentassero una risorsa, un alleato funzionale per queste persone in viaggio. Programmatori ed informatici si sono riuniti in una rete, denominata Techfugees, con il fine di mettere in comune conoscenze, idee e professionalità. I risultati sono diverse applicazioni che vanno a rispondere ad esigenze differenti: grazie a Writtenmedicine è più agevole la traduzione dei termini sanitari per descrivere gli eventuali problemi occorsi durante il viaggio agli operatori, Refugee Aid App raccoglie tutte le principali informazioni necessarie all’arrivo in Europa, come assistenza medica, cibo, alloggio, assistenza legale.
Invece il progetto tedesco WelcomeToEurope permette di accedere in maniera semplificata a una spiegazione riguardo le procedure da seguire per richiedere lo status di rifugiato o protezione internazionale. Le procedure per facilitare la domanda d’asilo sono le protagoniste anche di AsylEasy, una serie di video-guide multilingue disponibile su YouTube promosso dall’Arci Catania insieme all’associazione austriaca Plattform Rechtsberatung.
Una volta in Europa le priorità si evolvono ed è stato osservato come i ricongiungimenti familiari diventino spesso particolarmente complicati. A questa difficoltà vuole rispondere il progetto del Comitato Tre Ottobre iMigrate, uno strumento agile, operativo e intuitivo, che consenta ai migranti di orientarsi e di non perdere di vista i propri cari al momento dell’ingresso in Europa. Attraverso un sito web multi lingua e un’applicazione per iOS e Android, iMigrate funzionerà come un social network: dopo una semplice registrazione, sarà possibile entrare in una rete che coinvolgerà persone ospitate nei centri di accoglienza di tutta Europa. Il richiedente asilo potrà lasciare messaggi in Bacheca utilizzando alcuni spazi impostati per facilitare la ricerca e il match con il parente o il conoscente temporaneamente distante. iMigrate, per ora, è soltanto un progetto, ma ciascuno può contribuire grazie alla campagna di crowdfunding attiva a questo link.
Non si tratta dell’unica iniziativa che coniuga tecnologia e solidarietà che permette anche ai cittadini di fare la propria parte. Perché, infatti, non donare il proprio smartphone un po’ vecchio e pronto ad essere sostituito con un nuovo modello? La svedese Refugees Phone ha lanciato un appello ad aziende, associazioni e cittadini per donare smartphone nuovi e usati, caricabatterie, SIM card. L’obiettivo è consegnare quanto raccolto ai migranti della jungle di Calais, in collaborazione con CalAid, e aiutarli a riprendere i contatti con famiglie, amici e, almeno in parte, con una realtà che valica i confini del campo.