Un “Concerto Senza Impegno” e si chiude “Villa Ada – Roma incontra il mondo”
Nella Capitale si è conclusa la rassegna estiva “Villa Ada – Roma incontra il mondo” con un evento unico del suo genere: il Concerto Senza Impegno
di Cristiano Tofani
su Twitter @BigC921
Quando si arriva alla conclusione di un concerto ci si ritrova sempre un po’ svuotati, come se avvertissimo la fine di un rapporto, di un’amicizia o di un’intesa intrinseca che si stabilisce tra te e l’artista sul palco, ma questo significa che lui è riuscito a portare al meglio la sua arte. Se questo riesce con un festival, il discorso cambia, o meglio si amplifica. Queste sono state in sintesi le emozioni indubbiamente suscitate dal Concerto Senza Impegno al laghetto di Villa Ada a Roma lo scorso 11 settembre.
La serata, nata da un’idea del compositore e produttore Roberto “Lobbe” Procaccini, del leader della Bandabardò, Enrico “Erriquez” Greppi e del fonico Matteo Spinazzè, ha avuto l’arduo compito di chiudere la rassegna estiva di Villa Ada – Roma incontra il Mondo, lo storico festival della Capitale che da anni colora le estati della capitale con musica e spettacoli unici.
Il “Concerto Senza Impegno”, proprio questo il nome dato alla serata, ha portato sul palco del laghetto del parco romano una selezione di artisti d’eccellenza. Presentatore e mattatore della serata è stato Massimiliano Bruno, sceneggiatore regista e attore, famoso tra le varie interpretazioni, nel ruolo di “Martellone” nella serie tv Boris.
Si parte con i The Bastard Sons of Dioniso, band trentina che molti ricorderanno per la partecipazione ad X-Factor nel corso della seconda edizione del talent nel 2009, che portano un loro vecchio singolo del 2011, “Rumore Nero”, che riesce nel complicato compito di scaldare la folla (e che ha fatto registrare il sold out dell’impianto).
Si segue con Diodato, a marcare un inizio di concerto caratterizzato da band e artisti emergenti, o meglio più lontani dal mainstream. Il cantautore aostano, colpisce tutti con la sua esibizione grazie anche alla sua reinterpretazione in chiave rock di un pezzo molto caro ai tanti spettatori presenti, “Amore che vieni amore che va” dell’eterno ed indimenticato Fabrizio De André.
Ma è ancora il turno di un artista, è la volta di The Niro. Il cantautore romano, che si era già presentato sul palco per esibirsi con i The Bastard Sons of Dioniso, apre la sua esibizione con “Liar”, brano tratto dall’album di esordio dell’artista intitolato proprio The Niro del 2008.
Il pubblico è ormai pronto e caldo, nonostante la pioggia del pomeriggio abbia portato su Roma quella caratteristica aria autunnale abbandonando così i torridi climi estivi, ed è quindi il turno di Marina Rei. La cantautrice romana inizia la sua esibizione con “Al di là di questi anni” e conquista il pubblico con un’esibizione coinvolgente sia per carica emotiva che per livello artistico.
La fortuna di poter seguire un concerto con una scaletta così folta di artisti, in ogni caso, è rappresentata dalla possibilità di conoscere e scoprire artisti completamente nuovi. È questo il caso di Fabrizio Pocci e de L’orage. Cantautore toscano il primo, band folk rock aostana la seconda che hanno saputo trasportare in modi diversi il pubblico.
Se L’orage ha saputo coinvolgere il pubblico con il suo folk, il tutto ha funzionato alla perfezione se si pensa che a seguirli sul palco è stata la Bandabardò, che ha fatto ballare e cantare il pubblico al suono di “Balla ancora” e “Rosa Luxembourg”.
Per un attimo però, il ballo e l’esaltazione lasciano spazio ad altre emozioni. Quelle generate dalla chitarra e dalle parole di Niccolò Fabi. Il cantautore romano, forse tra i più attesi della serata, porta sul palco di Villa Ada molti pezzi tratti dal nuovo album, “Una somma di piccole cose” aprendo con “Filosofia Agricola”. La chiusura della sua esibizione non può che calzare alla perfezione per l’occasione con “Lasciarsi un giorno a Roma”.
Di cantautore romano in cantautore romano, è il turno di Max Gazzè. Si parte con la sempre valida “Favola di Adamo ed Eva” per poi passare alla più recente “Cara Valentina”. L’esibizione, come spesso accade, è caratterizzata da momenti di pieni intesa tra il pubblico e l’artista che rendono le esibizioni di Gazzè sempre più leggere e coinvolgenti.
Da Roma questa volta si passa alla Sicilia, a salire sul palco è un’artista da molti considerata una vera e propria poetessa. Si tratta di Carmen Consoli. Impossibile rimanere indifferenti ascoltando “Parole di Burro”, la “Cantantessa” riesce sempre a far emozionare il pubblico di tutte le età.
La serata sta volgendo al termine, ma i colpi di scena non sono ancora arrivati. A Salire sul palco è Daniele Silvestri, uscito quest’anno con l’album “Acrobati”. Silvestri è da sempre un cantautore poliedrico, capace di far ballare e divertire, ma anche emozionare. E la sua esibizione riesce a portare entrambi gli aspetti della sua arte, coinvolgendo tutti con un pezzo come “Il mio nemico” e divertendo anche con “Salirò”.
Parlavamo di colpi di scena, ma forse fin troppo atteso da tutti fin dall’annuncio del concerto. Dopo due anni tornano sullo stesso palco e le conclusioni sono facilmente comprensibili. Il trio Fabi – Silvestri – Gazzè si ri-esibisce insieme per la prima volta dal 2014 provocando comunque un certo stupore. “Alzo le mani”, ma poi anche i due singoli “Life is Sweet” e “L’amore non esiste” chiudono una serata che ha sfiorato la perfezione, con artisti provenienti da mondi diversi, ma molto vicini e che hanno saputo unire generazioni differenti.
Questo è, probabilmente, anche in parte la sintesi di quella che è stata l’estate romana presso il laghetto di Villa Ada, che ha portato le esibizioni degli artisti più disparati e che ha saputo portare al suo interno persone di tutte le età e origini. A questo punto l’unico commento che può rimanere è un caloroso “Arrivederci al 2017”.