Logos: a Roma torna il “Festival della Parola”
di Graziano Rossi
su Twitter @grazianorossi
Quaranta case editrici, otto librerie indipendenti, quattro giorni di festival, una parola per descrivere la 6ª edizione di “Logos. Festa della Parola”, Resistenza. Di quale tipo di “resistenza” stiamo parlando?
L’elaborazione di quest’anno parte da una semplice osservazione del mondo in cui viviamo e dalla consapevolezza che è molto, troppo differente da quello che vorremmo. Ci riferiamo allora alla parola Resistenza includendo tutte le sue declinazioni: resistenza fisica, naturale, mentale, resistenza autonoma, resistenza come solidarietà e lotta, resistenza come conflitto, resistenza per l’auto-determinazione, resistenza come opposizione alla guerra, resistenza alle aggressioni all’individuo/comunità e alle altre specie. Dai palchi per i dibattiti fino ai fornelli della cucina, tutto questo, verrà affrontato sotto forma letteraria, artistica, fotografica, fumettistica, ludica, poetica e sempre militante.
Durante il festival sono previsti vari momenti dedicati alle diverse forme d’arte, compresa una programmazione ad hoc per i più piccoli. Cosa avete organizzato per loro?
Da più di 10 anni l’eXSnia porta avanti un progetto dedicato a bambine e bambine chiamato Mompracem, che lavora per stimolare la fantasia con il gioco auto-costruito, contro gli stereotipi di genere, e per stimolare inclusività e solidarietà. Per questo a Logos c’è sempre una programmazione molto fitta anche per loro. Oltre all’anteprima dei Wu Ming, con “Il ritorno dei Cantalamappa”, anche quest’anno abbiamo pensato a spettacoli teatrali, di giocoleria e laboratori artistico/naturalistici. Anche lo sport è sempre una componente fondamentale, la domenica è infatti prevista una giornata aperta agli allenamenti di cricket, basket e minibasket.
Uno degli obiettivi di Logos è sempre stato quello di diffondere buone pratiche di ecosostenibilità. Dalla prima edizione ad oggi, notate un atteggiamento più propositivo da parte dei cittadini romani? Quali sono idee e proposte che potrebbero venir fuori dal festival?
Non possiamo avere il polso della situazione romana in generale, ma sappiamo che le nostre pratiche di riduzione dei rifiuti sono facilmente riproducibili con poco sforzo in molti luoghi e chi frequenta l’eXSnia è ormai abituato/a a piccoli accorgimenti per ridurre l’impatto e gli sprechi. E noi stessi siamo sempre attenti a rilanciare buone pratiche che apprendiamo contattando realtà attente alla sostenibilità. Ad esempio l’impiego di bicchieri riutilizzabili, l’introduzione del materB al posto della plastica, e la differenziata. Al centro sociale è anche presente un punti di raccolta per gli scarti organici e la loro trasformazione in compost. La compostiera è aperta a tutto il quartiere per chiunque ne avesse necessità.
Info su: logosfest.org / Facebook.com/logosfest.org