Un non troppo Semplice Tour: i Nadàr Solo live a Roma
La band torinese è tornata in concerto nella Capitale: al Contestaccio la tappa romana dei Nadàr Solo
di Cristiano Tofani
su Twitter @Bigc921
Un’attesa lunga, quasi infinita, ripagata da una performance esemplare e di alto livello. La frase parla da sola, forse, per quella che è stata la serata di sabato 10 dicembre al Contestaccio di Roma, soprattutto per chi l’ha vissuta. Sono le 23 e sul palco ancora non si muove nulla, nel locale ai piedi del monte dei Cocci risuona la musica di Bruce Springsteen mandata direttamente dal computer della regia audio. L’impazienza sale e ad alla fine sul palco si presentano anche i Dark Side of Venus, band di apertura della serata che ha presentato per la prima volta l’album di esordio Power To Victims. Una scelta ardita che ha spinto il gruppo romano a eseguire una scaletta di 17 pezzi, una scaletta completa più che un’esibizione di apertura.
È ormai l’una e mezza, la stanchezza si fa sentire, ma l’attesa non fa che attenuarla e i Nàdar Solo sciolgono gli indugi salendo sul palco. Il gruppo torinese, composto da Matteo De Simone (voce e basso), Federico Puttili (chitarra) e Andrea Dissimile (batteria), con l’aggiunta in tour di Daniele Celona, arriva a Roma per presentare Semplice, il quinto disco in studio del gruppo.
Marco apre l’esibizione e proprio come nell’ultimo lavoro del gruppo, dà la sveglia e la carica necessaria per l’ora, tutto d’un tratto sembra di essere tornati ad inizio serata. Segue subito un altro pezzo da Semplice, è la volta di Diamanti che si imprime nei cuori e nelle teste del pubblico, un testo coinvolgente come spesso avviene con i testi dei Nadàr Solo. Il tempo di un salto indietro a Fame, penultimo album rilasciato dalla band, con La vita funziona da sé e l’attenzione torna subito a Semplice. Cattivi pensieri seguita subito dalla title track dell’album.
Chi conosce la band torinese sa che alcuni brani sono irremovibili dalle loro scalette, uno di questi è Le case senza le porte, tratto da Diversamente, Come?, l’album del 2013 che, probabilmente, più ha consacrato il valore del gruppo nel panorama emergente italiano. Non c’è dubbio che Aprile entrerà col tempo tra i pezzi identificativi della band, il singolo, che ha anticipato l’uscita dell’ultimo album, coinvolge il pubblico direttamente. Rimanere impassibili non è possibile ed è proprio ciò che De Simone sfrutta dal palco, fa cantare il pubblico che ha riempito il locale e che non sembra averne mai abbastanza.
Non conto gli anni e La ballata del giorno dopo, tratti entrambi da Diversamente, come?, accompagnano il pubblico alla fine della prima parte di concerto. È tardi, sono ormai quasi le due di notte e lo spettacolo sta per dare l’ultima definitiva scarica di adrenalina.
Il Vento non la smette di soffiare e sempre più insistentemente fa breccia nei cuori del pubblico. Il brano, tratto dal lavoro del 2013 con la partecipazione in studio de Il Teatro degli orrori, è senza dubbio uno dei più conosciuti della band torinese e risulta ad ogni nuovo ascolto un pezzo fresco ed unico nel suo genere.
Di Daniele Celona avevamo già parlato quest’estate, eppure tanti fan “celoniani” si sono presentati per l’occasione pur non essendo un concerto esclusivo del cantautore torinese. In ogni caso, c’è uno spazio anche per loro e per un’esecuzione in completo set elettrico della splendida Acqua. Il live volge quasi al termine, gli ultimi due pezzi suonano come un’ultima sveglia dal gruppo. La prima è I tuoi orecchini, pezzo anch’esso sempre eseguito live dal 2013 ad oggi e quasi sempre come brano di chiusura che però in questo Semplice tour ha lasciato spazio a Non volevo, tratta da Fame.
Un concerto che poteva portare con sé tante tensioni per l’attesa esagerata e che alla fine ha convinto tutti lasciando un forte segno nei cuori dei fan ed anche di chi scoprendoli per la prima volta decide timidamente alla fine di avvicinarsi al banco dei dischi per acquistare Semplice, un album sicuramente diverso dal resto della produzione dei Nadàr Solo, ma che senza ombra di dubbio ha confermato ancora una volta la versatilità artistica del gruppo torinese.
Scaletta
Marco
Diamanti
La vita funziona da sé
Cattivi Pensieri
Semplice
Splendida Idea
Le Case senza le porte
Aprile
Non conto gli anni
Cara Madre
La ballata del giorno dopo
Weekend
Il Vento
Acqua
I tuoi orecchini
Non Volevo