Basket, Virtus Roma senza freni: vittoria a Reggio Calabria 83-104

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Schiacciante prova di forza dei capitolini che sbancano il campo della Viola per 83-104. Chessa stellare con 33 punti

di Matteo Buccellato

(fonte immagine: virtusroma.it)

(fonte immagine: virtusroma.it)

Ennesimo successo per la Virtus Roma, che al PalaPentimele supera la Viola Reggio Calabria per 83-104 in un match valido per la 18ª giornata del campionato di Serie A2 Ovest. La gara, dominata fin dalla palla a due, ha visto i capitolini tenere sempre a testa avanti tirando in maniera pressoché perfetta e sgretolando una difesa calabrese troppo molle. Il 37-64 dell’intervallo è l’immagine ideale di un massacro balistico che Roma ha egregiamente prodotto nella prima parte di gara. Nel terzo quarto il parziale di 32-18 degli arancioneri ha dato qualche speranza ai tifosi locali, subito azzerate nell’ultima frazione quando la Virtus ha chiuso il match. Prestazione monstre di Chessa con 33 punti, Raffa ne firma 23 e spiccano i 12 assist di Sandri. In classifica Roma sale a quota 22 punti insieme ad Agrigento e Tortona ed ora è attesa da un doppio turno casalingo, contro Biella e proprio Tortona.

LA PARTITA – Parte forte Raffa che porta Roma subito sullo 0-4, Legion sblocca il punteggio per i calabresi ma con Chessa la Virtus vola sul 4-15. Lupusor e Legion provano a dare segnali di vita per i padroni di casa ma ancora con l’ex Sassari il vantaggio dei capitolini diviene in doppia cifra (8-18). Reggio Calabria si sblocca in attacco ma la difesa fa acqua ovunque, con Roma libera di avviare una transizione repentina e verticale che non dà fiato agli arancioneri. Brown banchetta sotto canestro, Raffa è glaciale dall’arco ed i capitolini vanno sul + 15 (16-31). Sul finire del quarto le triple di Micevic e Caroti danno qualche fievole speranza ai reggini, che chiudono la frazione sotto di 11 lunghezze (22-33). Il canestro di Guariglia in apertura di secondo quarto dà solo l’illusione che Reggio possa rientrare nel match, dato un Chessa on-fire che porta Roma sul 26-41. La difesa calabrese continua ad essere un colabrodo, con una Virtus libera di penetrare in area o sentenziare dal perimetro (27/39 dal campo al 20′!!). Il quarto procede con i capitolini che rimarcano continuamente il massimo vantaggio di serata, fino a quel clamoroso +27 (37-64) con cui le squadre tornano negli spogliatoi con un Chessa da 25 punti che illumina il PalaPentimele. La tripla di Fabi apre il secondo tempo, con Mazic e Radic che riducono le distanze fino al -18 (54-72), prima che Raffa dalla distanza rimetta ben 22 punti tra Roma e Reggio (54-76). Legion prova a scuotersi e Baldasso risponde per il 59-79, ma il duo Lupusor-Legion regala qualche tenue speranza al pubblico reggino portando gli arancioneri a chiudere il quarto sotto di “sole” 13 lunghezze (69-82). Ma ad inizio ultima frazione la Virtus chiude definitivamente il match: tripla di Chessa, tripla di Landi e canestro di Raffa che valgono il 69-90. Reggio non ha più forze per provare una miracolosa rimonta ed il match scorre via con Roma in pieno controllo e che va a sbancare il PalaPentimele per 83-104.

IL COMMENTO – L’assenza di Benetti (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e stagione finita) poteva inficiare l’umore e la prestazione odierna dei capitolini, al primo match senza l’ex Virtus Bologna, ma la risposta sul campo è stata esemplare. La verticalità di Roma ha mandato in palla Reggio Calabria, che nulla ha potuto contro le tante ‘discese’ in area vincenti di Raffa (23 punti) e la pioggia di triple firmata Massimo Chessa (33 punti). Per l’ex Sassari (25 punti già al 20′) c’è un 12/18 dal campo con 7/13 da tre, in una Virtus che esagera al tiro, chiudendo con un pazzesco 73% da due (29/40) ed il 48% dal perimetro (12/25). Brown (19 punti), infortunatosi contro Scafati ed a mezzo servizio contro Casale Monferrato, sembra aver recuperato completamente dalla distorsione alla caviglia fornendo un’altra prova di sostanza e tenendo il campo per tutta la durata del match, mentre Baldasso (11 punti) prosegue ininterrottamente il suo percorso di crescita. Spiccano i 12 assist di Sandri, che smista pallacanestro a destra e manca. La Virtus Roma c’è e firma il settimo sigillo nelle ultime nove gare. Ora, con le sfide contro Biella e Tortona, arrivano due esami impegnativi e dal sapore di alta classifica, per una squadra sempre più a proprio agio nella zona playoff.

VIOLA REGGIO CALABRIA-VIRTUS ROMA 83-104 (22-33; 37-64; 69-82)

REGGIO CALABRIA: Mazic 6, Radic 17, Taflaj, Lupusor 15, Legion 22, Caroti 10, Fabi 6, Guariglia 2, Guaccio ne, Marulli ne, Micevic 3, Babilodze 2. All.: Paternoster.

ROMA: Brown 19, Raffa 23, Piccolo, Di Simone ne, Maresca ne, Chessa 33, Sandri 6, Baldasso 11, Landi 7, Vedovato 5. All.: Corbani.

SALA STAMPA – Ecco le parole di coach Fabio Corbani al termine del match: “Nel primo tempo abbiamo trovato tutte le nostre cose: correre, tirare nei primi secondi e essere aggressivi in difesa; siamo stati molti efficaci anche grazie alle nostre percentuali al tiro. La chiave però è stata l’intensità difensiva che i ragazzi hanno iniziato a mettere con continuità nelle ultime partite. Abbiamo un roster giovane e anche nei meno giovani, come Sandri e Chessa, non avevamo grande esperienza per i ruoli che sono chiamati a fare; affrontiamo una partita alla volta con grande umiltà e rispetto degli avversari, provando sempre a vincere. Oggi avevamo una motivazione in più che ci porteremo fino al termine della stagione: l’infortunio a Gabriele Benetti che è un giocatore in grandissima crescita e al quale siamo molto legati, come del resto tutti sono legati agli altri in questo gruppo. L’aggressività mostrata nel primo tempo è un aspetto, soprattutto mentale, sul quale lavoriamo molto da inizio stagione, ciò dove stiamo migliorando è imparare a giocare quando non c’è da correre, mentre fino a un po’ di tempo fa tiravamo nei primi secondi anche se non c’era la possibilità di farlo. Nell’intervallo ci siamo detti di continuare a essere duri nello stesso modo ma poi non è facile, è umano mollare un minimo anche se non è corretto, ma nel quarto periodo siamo stati bravi a riprendere il filo“.

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