Onorate il Vile e anche i Marlene Kuntz, live a Spazio 900
Cristiano Godano e la sua band riportano live il loro secondo album passando per lo Spazio 900 di Roma
di Cristiano Tofani
su Twitter @BigC921
Quando alcuni mesi fa è arrivata la triste notizia della chiusura del Quirinetta di Roma, una delle preoccupazioni più grandi era sicuramente causata dalle tante, molte date in programma. Una delle più attese era proprio la serata del 9 febbraio, i Marlene Kuntz. Date riprogrammate e nessun timore, un Quirinetta on Tour che con ha portato la band di Cuneo ad esibirsi allo Spazio 900 di Roma. Una location ben più nota per altro tipo di musica che Godano e soci trasformano in una vera e propria rock arena.
I Marlene Kuntz, band formatasi a Cuneo nel 1989 e composta da Cristiano Godano (Voce e chitarra), Riccardo Tesio (Chitarra), Luca Bergia (batteria) e Luca Saporiti (basso), portano a Roma il loro Onorate il Vile Tour, una serie di concerti per celebrare i venti anni dal loro secondo album, Il Vile, pubblicato nell’aprile del 1996.
Una scaletta ben assortita, che attinge completamente dal lavoro del ‘96, ma che non dimentica l’ultimo disco della band, Lunga attesa.
E proprio da quest’ultimo si parte con La città dormitorio che dopo una trepidante attesa, sveglia il pubblico, i Marlene Kuntz sono sul palco.
Con 3 di 3 e L’agguato, Il Vile si fa strada e il pubblico non può fare a meno di apprezzare, il rock duro e prepotente dei Marlene Kuntz fa breccia negli animi di chiunque sia presente in sala.
Tanta carica e tanta adrenalina, si ritorna al lavoro del 2016 con Fecondità.
Se c’è una cosa che è ben riuscita al gruppo è quella di amalgamare nella scaletta due album così distanti nel tempo ma non nei contenuti sia artistici che musicali, segno di una fedeltà assoluta alla propria linea artistica non piegata nemmeno dalla partecipazione a quel festival di Sanremo 2012 che ha regalato al grande pubblico una ballad rock assai rara per il panorama italiano come Canzone per un figlio. E proprio mentre in quel dell’Ariston sanremese va in scena la serata delle cover, i Marlene Kuntz mettono in tavolo la coppia Overflash e Cenere.
Una scaletta che corre all’unisono con un pubblico che intona le canzoni una ad una, mentre un altro folto gruppo di fan smuovono un “pogo” che coinvolge quasi completamente le prime file. La prima parte del concerto regala grandi pezzi come Ape Regina e Retrattile, ma il momento più carico di energia è sicuramente in chiusura della prima parte. Il coro “Onorate Il Vile” viene intonato a gran voce, in un mix di rabbia e riverenza il simbolico valore del testo e quello reale dello stesso album.
Se non fosse bastato, il gruppo risale sul palco suonando in sequenza La mia promessa, Lunga Attesa e Ineluttabile. Entrano così in playlist anche Ho ucciso paranoia e Che cosa vedi, rispettivamente terzo e quarto album della band.
Non poteva mancare però in setlist un lavoro, forse il più noto ed apprezzato della band. A Catartica sono affidati i saluti finali con una splendida esecuzione di Nuotando nell’aria.
Riassumere un concerto come questo dei Marlene Kuntz non è facile, un live di due ore e mezza per celebrare uno dei lavori forse più storici per il rock italiano per una delle band più apprezzate nel genere. Eppure la band di Cristiano Godano è riuscita a stupire e meravigliare i fan presenti con energia ed efficacia. Il Vile è un album sempre attuale.
Di seguito la setlist della serata:
E non cessa di girare la mia testa in mezzo al mare
Encore:
Encore 2: