Spazio: scoperto sistema con 7 pianeti “simili” alla Terra
La NASA ha annunciato di aver individuato a 39,13 anni luce dalla Terra il più grande sistema planetario mai scoperto. Tre dei corpi celesti si troverebbero nella cosiddetta “fascia di abitabilità”
di Graziano Rossi
su Twitter @grazianorossi
Secondo lo studio di un gruppo internazionale coordinato dall’Università di Liegi in Belgio e pubblicato su Nature, sono stati individuati da telescopi a terra e nello spazio pianeti che ruotano intorno alla stella Trappist-1, nana rossa ultrafredda molto più piccola e debole del nostro Sole. Per i ricercatori i corpi celesti, osservabili nella costellazione dell’acquario, si troverebbero nella zona temperata, dove le temperature della superficie vanno da zero a cento gradi, permettendo teoricamente la presenza di acqua allo stato liquido.
Le orbite dei pianeti osservati sono molto strette, e se si trovassero nel nostro sistema solare li vedremmo ruotare all’interno di Mercurio. Secondo il tracciato dei dati, nonostante Trappist-1 abbia una massa pari all’8% del nostro Sole, l’energia irradiata verso i corpi celesti sarebbe simile a quella ricevuta da Venere, Terra e Marte.
L’individuazione dei pianeti che sarebbero “simili” alla Terra è stata possibile grazie a osservazioni combinate effettuate sia da telescopi installati a terra, come Trappist-South all’Osservatorio di La Silla e il Very Large Telescope al Paranal, nel sud del Cile ed entrambi di proprietà dell’ESO, l’Organizzazione europea per la ricerca astronomica, sia dallo spazio, grazie al telescopio Spitzer della NASA.
Per Giovanni Bignami, intervistato da Repubblica, la scoperta “sposta gli obiettivi verso la ricerca dei mattoni di base della vita, dall’ossigeno alla clorofilla”, mentre l’astronauta Paolo Nespoli “è la prova che può esistere la vita lontano dalla Terra”. Grazie a questa scoperta, sottolinea l’astronomo Emmanuël Jehin, “saremo presto in grado di cercare acqua su questi mondi e, forse, anche eventuali evidenze di vita”.