Riparte la MotoGP! Tutti a caccia di Márc Marquez
Domenica in Qatar primo appuntamento del motomondiale, con un 2017 pieno di aspettative: dalla conferma di Marquez dopo un anno straordinario alla voglia “bambinesca” di Rossi, da Lorenzo in cerca di domare la sua nuova Ducati a quanto potranno incidere le novità tecniche sulle prestazioni dei piloti, senza dimenticare i nuovi “ragazzi terribili”, a cominciare da Viñales
di Sergio Basilio
su Twitter @TagoSergio23
Finalmente ci siamo, finalmente si torna a correre e non per qualche test pieno di numeri e tempi ma per ciò che conta veramente. Domenica sera ora italiana riapriranno i paddock del motomondiale e in mezzo alle sabbie del Qatar (come ormai tradizione da qualche anno) avremo il primo assaggio di una stagione che si preannuncia esplosiva, soprattutto in MotoGP. Tutto perfettamente riassunto nelle parole dell’ormai trentottenne Valentino Rossi: “Finalmente si parte, devo correre”, un’espressione che dice molto più di quel che sembra perché non si traduce solo in voglia e determinazione, ma in un bisogno vero e proprio, bisogno di rimettersi in carreggiata per pesare quanto ancora possa essere competitivo il 9 volte campione del mondo, per dimostrare che ad essere anomalo sono state le prestazioni della scorsa stagione e non l’età con cui corre addosso.
Novità sul regolamento tecnico
La curiosità maggiore riguarda le telecamere che sono attualmente poste sulle moto dei migliori sei piloti di Moto2 e Moto3 (come ci hanno abituato nelle ultime stagioni): si ritiene infatti che “in due categorie dove il peso delle moto è un discriminante per la competitività, la camera on board possa essere , seppur in maniera minima, svantaggiosa. Le altre moto non dotate di telecamere dovranno quindi essere provviste di quest’ultime che potranno essere (e qui sta la parte curiosa) reali o fittizie, per aumentare il loro peso”.
Gomme
Nel 2017 ci saranno tre scelte sia all’anteriore che al posteriore: Hard, Medium e Soft in Michelin sono molto vicine come prestazioni: si avrà quindi un’ampia (e libera soprattutto) scelta da parte del pilota per ogni gara, anche in base anche al clima. . Inoltre le gomme intermedie non saranno più disponibili; il massimo numero di mescole da asciutto e bagnato rimane uguale ma in aggiunta ci sarà una specifica supplementare di pneumatici slick anteriori e posteriori.
Alettoni
Per questo nuovo campionato Mondiale la Grand Prix Commission ha stabilito che, nella classe MotoGP, non sarà possibile dotare i prototipi di soluzioni aerodinamiche che prevedano alettoni e grandi modifiche alla carenatura. Infatti tutte le scuderie potranno scegliere tra soli due disegni di carenatura.
Regolamento sportivo
In una gara interrotta con meno di tre giri completati tutti i piloti possono prendere parte alla gara riavviata, compresi quelli che non avevano fatto il giro di allineamento o il warm up.
Ma la questione piloti probabilmente è la più ampia di tutte, perché tanto è cambiato in pochi mesi rispetto alla stagione 2016.
Ducati
La novità più importante (e anche l’incognita più grande) riguarda senza dubbio Jorge Lorenzo, che dopo 3 titoli mondiali in Yamaha si è seduto quest’inverno sulla moto più ambita e allo stesso tempo temuta da tutti. La Ducati Desmosedici è il solito mostro indomabile che ha disarcionato dalla sua sella parecchi nomi illustri, Valentino Rossi su tutti: prestazioni da F18 ma difficoltà di gestione della moto, vedi la comunicazione tra moto e pilota. La rossa di Borgo Panigale, infatti, non permette quasi mai quella simbiosi necessaria che si viene a creare tra moto e pilota e che consente di sfruttare al massimo tutte le proprie caratteristiche.
In attesa della prima gara lo spagnolo spende parole al miele per la sua nuova “casa”: “In Ducati sono trattato con molto rispetto e una sorta di ammirazione, mentre in Yamaha mi sentivo come un qualsiasi altro dipendente”. Ricordando sempre che non è Lorenzo a fare il salto di qualità grazie alla Ducati ma bensì il contrario, il maiorchino dovrà dimostrare (anche con una certa fretta) di essersi meritato il posto su quella sella e i tanti soldi spesi dalla scuderia italiana. Certamente l’idea di poter fare meglio del suo storico avversario su questa moto sarà uno stimolo non indifferente. Il tutto senza dimenticare chi, qualche anno di esperienza a cavallo della Ducati ce l’ha: Andrea Dovizioso viene da una stagione 2016 senza molte soddisfazioni e una invece molto buona nel 2015: la verità come spesso avviene sta nel mezzo e se il Dovi riuscirà a togliersi di dosso la patina di sfortuna avuto lo scorso anno potremmo rivedere il ragazzo prodigio di qualche stagione fa.
Da uno spagnolo che deve dimostrare tutto al suo nuovo team a un altro, Marc Marquez, che nonostante qualche bisticcio con la sua Honda, sembra ancora una volta il favoritissimo per la vittoria del mondiale dopo la conquista del titolo nel 2016. Si è lavorato tanto e bene tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 sulla RC213V e anche se non ancora al cento per cento, il ragazzo di Cervera sembra avere buone sensazioni per una gara, quella in notturna sul circuito di Losail, storicamente mai facile.
Su Valentino Rossi piovono invece gli interrogativi maggiori. Sulla classe ed esperienza non si discute, non esistono più parole per santificarlo, ma tornando sulla Terra e ai volgari numeri nelle tappe di avvicinamento al Qatar, il Dottore è sembrato in difficoltà sotto diversi punti di vista. Adesso l’unica domanda da porsi è: sono reali difficoltà di forma e performance o la vecchia volpe ha nascosto le vere prestazioni per poter sorprendere tutti al primo semaforo verde? (Non sarebbe la prima volta).
Chi ha dovuto lasciare la Ducati per far spazio a Lorenzo è stato Andrea Iannone che si è accasato in Suzuki, una moto veloce che può far divertire l’italiano (e chi lo segue), vista anche la grande forma e qualche pressione in meno che si ritrova. Bisognerà monitorare, inoltre, la crescita dell’Aprilia, che con Brandl e Bautista potrebbe portar via quest’anno più di qualche punto ai “big”. In questa categoria annoveriamo anche i vari Pedrosa, i fratelli Espargaró, Barbera, Crutchlow, Petrucci.
Infine, quella che tra tutte potrebbe essere la vera sorpresa di questa stagione, vale a dire Maverick Viñales: il 22enne pilota catalano, appena sbarcato in Yamaha e compagno di scuderia di Valentino , sin dai primi testi è stato velocissimo e con tanta determinazione da voler diventare l’uomo da battere. Il ragazzo sembra avere l’argento vivo addosso e se a metà stagione ci ritrovassimo un testa a testa tra lui e Marquez ci sarebbe da divertirsi.
Diritti televisivi
Anche per questa stagione sarà SkySportHD a trasmettere in diretta i 18 gran premi del 2017 sul canale 208, con una serie di contenuti in esclusiva per gli abbonati a Sky. E sempre grazie al network di Murdoch sarà possibile seguire 8 gare anche in chiaro su TV8 (come nel caso del Qatar, domenica 26 marzo).
L’alba del nuovo campionato mondiale di MotoGP sta quindi per sorgere sul deserto del Qatar, i motori tornano a rombare, le gomme a scaldarsi, le visiere a brillare, le bandiere a sventolare e noi (ce lo auguriamo) a divertirci.
GP QATAR 2017
live su Sky Sport MotoGP HD
Venerdì 24
Prove Libere 2: 16-16.45
Prove Libere 3: 18.55-19.40
Sabato 25
Prove Libere 4: 17.55-18.25
Qualifica 1: 18.35-18.50
Qualifica 2: 19-19.15
Domenica 26
Warm-up: 16-16.20
Gara: 20
in differita su TV8
Sabato 25
Studio MotoGp: dalle 20
Qualifiche MotoGp: dalle 21.15
Studio MotoGp: dalle 22.30
Domenica 26
Studio MotoGp: dalle 18
Differita gara Moto3: 20
Differita gara Moto2: 21.15
Differita gara MotoGp: 23