Melbourne è Rossa! Vettel e la Ferrari conquistano l’Australia
Dopo 553 giorni la Ferrari torna a vincere e lo fa con una prova di forza sulla Mercedes. Il 2017 della Formula 1 riparte all’insegna della scuderia di Maranello
di Andrea Pulcini
su Twitter @Purcins
“Forza Ferrari ragazzi, questa è per noi, tutti noi, qui in pista e anche a Maranello, grazie a tutti, grazie. Grande lavoro, grande macchina, con calma, grazie!”. Sono parole dette col cuore dal pilota-tifoso Sebastian Vettel alla fine della gara appena conclusa e vinta dal tedesco in Australia. Perché a Melbourne, primo appuntamento della stagione 2017 della Formula1 a conquistare la vittoria è stata la Ferrari, col suo alfiere teutonico.
Deutschland Uber Alles risuona sul podio d’Australia, ma non per la fantastica accoppiata Rosberg–Mercedes come lo scorso anno, ma risuona per Vettel ed a confermarlo un inno dei Mameli eseguito subito dopo e cantato a squarciagola da tutto il team Ferrari che ci fa capire come questo successo fosse atteso. L’urlo e il grido di gioia per il massimo risultato possibile è rimasto chiuso nelle ugole del popolo Ferrari per 553 giorni, ossia da quando Vettel conquistò Singapore nel 2015.
“Questo è un successo di tutti”: così commenta, confermando quanto detto da Vettel, il Team Principal Maurizio Arrivabene. Che non è però soddisfatto dell’andamento del suo secondo pilota Kimi Räikkönen, quarto sul traguardo del circuito dell’Albert Park dietro alle Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas , con gli ultimi giri a difendersi dagli attacchi di Max Verstappen. Il finlandese non ha vissuto un gran weekend non trovando mai il feeling con la pista arrivando a chiudere a 22 secondi dal compagno di squadra ferrarista.
E proprio in casa Mercedes i sorrisi sono solo a metà: intanto perché il muretto ha forse anticipato troppo il primo pit stop di Hamilton, anche se il degrado delle ultra soft non stava permettendo al 3 volte campione del mondo di reggere il ritmo, e poi, dopo l’entrata ai box di Vettel, il tedesco della Ferrari riusciva davanti a Verstappen e a Hamilton, incapace di sorpassare l’olandese. Significativi i pugni dati da Toto Wolff sul tavolo subito dopo il pit stop di Vettel, forse capendo che oggi le sue monoposto non sarebbero salite sul gradino più alto del podio. Menzione d’onore per Valtteri Bottas, 3° sul traguardo australiano alla sua prima in Mercedes e capace di tenere un ritmo molto alto in diversi momenti.
Malcontento invece tra i piloti Red Bull, con Verstappen 5° e Daniel Ricciardo che si ritira dopo essere partito, dalla pit lane per un guasto ad un sensore. Ottima gara per la scuderia che l’anno scorso è stata la quarta forza di questo campionato, la rosea Force India che conduce i suoi piloti, Sergio Perez e Esteban Ocon in 7ª e 10ª posizione.
La sorpresa della giornata sono le Toro Rosso che dopo una grande gara chiudono 8ª e 9ª con Carlos Sainz ed un redivivo Daniil Kvyat, oggi rivitalizzato dopo la scorsa sciagurata stagione. Disastrosa la prova della McLaren con Stoffel Vandoorne ultimo e Fernando Alonso ritirato per un problema tecnico.
In conclusione di analisi, grande prova di Antonio Giovinazzi. Il pilota di Martina Franca, messo sulla Sauber a causa dei problemi fisici di Wehrlein, ha condotto all’esordio in Formula 1 la sua monoposto in 12ª posizione. Un ottimo risultato se paragonato con il disastroso ritiro dell’altro esordiente di giornata, il canadese Lance Stroll, ritiratosi con la Williams.
CRONACA GARA – Doppio giro di formazione per la prima gara dell’anno che vede nei primi giri la Mercedes di Hamilton restare primo con Vettel che da secondo controlla la situazione.
Al 19° giro rientra Hamilton per un apparente problema di gomma.
Al 24° giro, momento chiave del gran premio. La Ferrari richiama ai box Sebastian Vettel, il quale rientra in pista davanti a Verstappen e Hamilton, rientrato in pista dopo la sua sosta proprio dietro al pilota olandese. Ciò ha permesso a Vettel di rimanere leader della gara. Una mossa che ha dimostrato, almeno oggi, la grandezza della scuderia di Maranello come certificano i pugni chiusi battuti sul tavolo in mondo visione dal Team Principal della Mercedes, Toto Wolf.
Da quel momento la Ferrari ha consolidato il suo primato con 7 secondi di media di distacco sul pilota inglese Lewis Hamilton.
Al 44° giro si ritira l’esordiente con la Wiliams, Lance Stroll, per via di un problema ai freni.
Bella lotta per la decima posizione al 52° giro tra Hülkenberg, Alonso e Ocon: gran manovra iniziata dal pilota della Force India e che però porta vicino al 10° post alla fine della staccata Hülkenberg con una grande manovra in cui i tre sono stati appaiati in rettilineo. A rimetterci più di tutti Alonso, che sconsolato li vede andar via e poi si ritira per via di un problema alle sospensioni. Alla fine sul traguardo il 10° sarà Ocon, che conquista così il primo punto della stagione.
Gli ultimi giri sono al cardiopalma per Vettel e la sua Ferrari e per il popolo rosso che anche in pista seguiva con trepidazione l’evolversi della gara.
Quando Vettel taglia il traguardo è un tripudio di bandiere rosse.
Il valore di questa vittoria è attribuito dall’abbraccio che riserva Hamilton a Seb. Un abbraccio che sa di rispetto, che sa di timore, che indica la consapevolezza che a Stoccarda il rivale del 3 volte campione del mondo, dopo tre anni di dominio rischia di non essere più un suo compagno di squadra, ma un uomo vestito di rosso.
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