MotoGP: in Argentina vince ancora Viñales!
A Termas de Río Hondo il ventiduenne pilota catalano centra il secondo successo su due. Dietro Viñales un buon Valentino Rossi ed è doppietta Yamaha. Male Márquez e Lorenzo, caduti a inizio gara
di Sergio Basilio
su Twitter @TagoSergio23
Giornata grigia e invernale a Termas De Río Hondo in Argentina. In fondo siamo dall’altra parte dell’emisfero e le cose sono un po’ distorte, ribaltate rispetto a come noi le vediamo solitamente, così succede che i favoriti partiti tra i primi nella gara della MotoGP vengono risucchiati dalle curve ostiche e dall’asfalto non troppo caldo visto il clima e chi invece partiva dalle retrovie ha trovato grande spazio per arrivare fino in fondo.
Dopo i primi giri Marc Márquez, mostruoso dominatore nelle qualifiche del giorno prima, stacca tutto il colorato gruppone dietro regalando numeri importanti sul cronometro (un secondo e tre decimi di distacco), per poi spegnere il sacro fuoco interiore su un grave scivolone. Il campione del mondo non è nuovo in questi eccessi d’adrenalina, specie quando ha la gara dalla sua. La caduta di Jorge Lorenzo invece rispecchia totalmente questo suo inizio di stagione. Certamente lo spagnolo era a conoscenza delle difficoltà nel domare una moto come la “Desmo” Ducati, ma almeno si aspettava qualcosa di più dalla fortuna che anche ieri non lo ha di certo baciato, anzi: a sfiorarlo è la Suzuki di Andrea Iannone, quel tanto che basta per mandarlo fuori pista e fuori gara.
Maverick Viñales invece dopo due giri di studio passa all’attacco bevendosi Cal Crutchlow, prima di ritrovarsi spianata la strada per la vittoria, e per il ventiduenne catalano la facilità di soprasso sembra davvero devastante. In realtà sarà uno dei pochi sorpassi di tutta la gara, perlomeno nella parte d’asfalto che conta (le prime posizioni sono state decise quasi tutte dalle cadute dei piloti avanti), e infatti le emozioni più saporite le regalano i piloti che vanno dalla quarta alla settima posizioni dove sorpasso su sorpasso si alternano Daniel Pedrosa, Danilo Petrucci, Alvaro Bautista e Johann Zarco, già rivelazione in Qatar.
Valentino Rossi dal canto suo ha rosicchiato con pazienza olimpica, metro su metro a Crutchlow come una laboriosa formica, tentando più volte di trovare il varco giusto fino al boato eccitato del solito oceano verde sugli spalti che spinge il dottore al secondo posto sul rettilineo a pochi giri dal termine.
Ma questa gara è tutta di uno straripante Viñales, che ha ben fatto, anzi, benissimo, fin dal venerdì di prove, segnando tempi imbarazzanti sul giro (e rendendo praticamente noiosa la corsa per il primo posto argentino). Lo spagnolo si sta confermando come la promessa che tutti aspettavano, senza sentire troppo il peso sulle spalle di una stagione potenzialmente da protagonista e guidando con intelligenza (a Termas de Rio Hondo ha saputo aspettare il momento per dare gas e superare Crutchlow) e precisione (sembrava di rivedere il Lorenzo delle gare “da solista”).
Classifica finale del gran premio di Argentina, classe MotoGP
1 M.Viñales 41:45.060
2 V.Rossi +2.915
3 C.Crutchlow +3.754
4 A.Bautista +6.523
5 J.Zarco +15.504
6 J.Folger +18.241
7 D.Petrucci +20.046
8 S.Redding +25.480
9 J.Miller +25.665
10 K.Abraham +26.403
Classifica piloti MotoGP
Viñales 50 punti
Rossi 36
Dovizioso 20
Redding 17
Crutchlow 16
Classifica costruttori MotoGP
Yamaha 50 punti
Ducati 33
Honda 29
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