“Amore amore un corno”, una storia disegnata
Alla Parione9 Gallery di Roma ultimi giorni della mostra di Antonio Pronostico. L’artista lucano è alla sua prima esposizione racconta, tramite immagini e con diversi stili, la fine di una storia d’amore. Ad accompagnare i suoi tratti, versi toccanti di canzoni italiane. Dall’indie al classico, un viaggio dantesco tra musica e dolore
di Gloria Frezza
su Twitter @gloria_frezza
Indagando online si scopre che, tra le varie attività che si compiono mentre si ascolta musica, una delle preferite è quella di immaginare un appropriato video musicale che si accompagni alle note, che magari ci veda anche come protagonisti. Un’altra delle possibilità favorite è, invece, disegnare.
Sulle pareti della Galleria Parione9 a Roma succedono entrambe, nel tentativo di raccontarvi “una storia d’amore finita male, molto male”. A parlare (e a disegnare) è Antonio Pronostico, artista lucano d’origine ora adottato dalla capitale, che ha intitolato la sua mostra “Amore amore un corno”. Se il titolo non suona nuovo è perché anch’esso è una citazione musicale, dall’omonima e struggente canzone di Mia Martini. Per il suo primo lavoro d’insieme questo giovane disegnatore, i cui tratti avrete forse incontrato sulle pagine di Left, ha voluto dare un forma (come si diceva poc’anzi) a molte bellissime canzoni del repertorio italiano. Ventiquattro tavole, altrettanti versi presi dalla musica leggera, dall’indie italiano e dalla canzone d’autore, per delineare le fasi di una storia che finisce.
“I disegni ripercorrono liberamente, molto liberamente (ride) le fasi che ciascuno è obbligato ad affrontare per guarire da una storia finita male”, ci spiega Pronostico, sarcastico, consapevole di aver messo a nudo quasi tutti con i suoi tratti sicuri. E, in effetti, le fasi sono tutte lì. Il rifiuto di Ornella Vanoni: Amore fai presto, io non resisto, se tu non arrivi non esisto. La rabbia di Piero Ciampi, ben riassunta in Vaffanculo, te gli intellettuali e i pirati, vaffanculo! Poi ancora l’accettazione, la malinconia della Lontananza di Modugno, la quiete riflessiva. Faticosamente si arriva al rincontro con lei. E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mia sembrò cambiato in lei, la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due. È inconfondibile L’incontro di Guccini.
Una bella sorpresa di queste così varie tavole disegnate è l’immediata empatia che si prova guardandole. Non solo per via della condivisione degli stati d’animo, è qualcosa del tratto, dell’immediatezza e della profondità delle illustrazioni che parla apertamente al singolo. Pronostico non ha scelto un tema semplice, ma ha analizzato con minuzia scientifica le sensazioni richieste. Proprio rispecchiando la loro diversità, anche le tecniche utilizzate sono molteplici. China, pastelli sgargianti o pantoni, opportuni ed organici per ognuno dei disegni.
Le linee sicure ed evanescenti nell’azzurro chiaro per le liriche di Iosonouncane, in cui lo sguardo di lui, che sta già sparendo, trafigge per intensità. Di nuovo scompaio se te vai, insieme noi siamo pari. La piccola testa che emerge dall’acqua, frangia scomposta e occhi fissi sullo spettatore, è il mostro marino della donna amata. Accompagnato da Le barche di Calcutta, Pronostico è forse quell’omino a malapena accennato, impotente sulla barchetta. Imbarcazioni un po’ più piccole, che costeggiavano i tuoi reni, ma quanto siamo scemi.
Dopo la mostra, all’ingresso, volti che prima sembravano estranei diventato a un tratto amici. Sono i ritratti degli autori selezionati, Francesco Di Bella accanto a Lucio Battisti, tratteggiati dalla china dell’autore. Quasi un album di foto, di tutti coloro che sono stati ancore di salvezza durante il percorso della fine di un amore. Alla domanda se i singoli sapessero della loro presenza, Pronostico risponde: “Molti sì, sono davvero amici. Altri, come Lucio Dalla, non sono riuscito a contattarli, peccato”.
Non sveliamo il “finale” della nostra storia disegnata per due ragioni. La prima è un desiderio dell’autore, che ascolterà piacevolmente le vostre impressioni all’uscita. La seconda è l’intenzione di incuriosirvi quanto basta per non perdere questo spazio dedicato al cuore, tra le viuzze contorte di Piazza Navona. Che per l’occasione, ve lo assicuriamo, si trasfigureranno in ventricoli in piena attività.
“Amore amore un corno” di Antonio Pronostico
a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi
Fino al 18 aprile
Gallery Parione9
via di Parione 9, Roma