La Puglia si affaccia sulla capitale: La Municipal live a Le Mura
Il duo leccese La Municipal nel locale di San Lorenzo a Roma lo scorso 3 aprile per il “Le nostre guerre perdute tour”
di Cristiano Tofani
su Twitter @BigC921
Foto: ©Marta Bandino
Centinaia di chilometri, da percorrere in macchina o in treno, eppure per una sera le distanze si sono ridotte, la Puglia si affaccia nel cuore della capitale. Nel pieno del quartiere di San Lorenzo a Roma i protagonisti sono proprio del “tacco dello stivale”, ma la distanza sembra quasi nulla. L’aria che si respira è di casa, di coesione.
Ad aprire la serata ci pensa Stefano Palmieri, giovane tarantino che porta il suo cantautorato pop, o “cantautorato da spiaggia” così come definito dall’artista, e che riesce con i suoi pezzi a scaldare gli animi e a risvegliare lo storico locale romano de Le Mura.
Non passa molto, la chitarra del cantautore è ancora calda, ma a salire sul palco sono i protagonisti della serata: La Municipal sale sul palco.
Il gruppo pugliese, originario di Galatina, arriva a Roma per “Le nostre guerre perdute tour”, tournè di supporto all’omonimo album di debutto, prodotto da La rivolta Records, del duo formato dai fratelli Carmine e Isabella Tundo.
Ad aprire la setlist del serata ci pensa Se potessi ti salverei dalla fine del mondo pezzo che dal vivo guadagna tutta l’energia che il duo gli imprime e che impatta con forza sul pubblico. Un’energia crescente che torna risonante anche in Via Coramari, singolo estratto da Le nostre guerre perdute, la band si è ormai sciolta e anche il pubblico con lei, il pezzo viene cantato a tratti all’unisono. Il mercante di occhi raccoglie in pieno le tinte pop della musica della band, nel testo e nella musica riecheggia una musicalità popolare in cui è facile immedesimarsi.
Una popolarità ancora più identificabile nell’Universitaria fuori sede, un pezzo che eseguito in una grande città come Roma forse ancora più facilmente può trovarne una rappresentazione reale, in cui tanti ragazzi e ragazze presenti nel pub romano si stanno immedesimando come si capisce dal coro che fuoriesce dal pubblico.
Con George (il mio ex penfriend) i ritmi si rialzano, ma rimane un filo di malinconia con uno sguardo ad immagini passate felici e lenitive allo stesso tempo, il pubblico è sempre più presente non a caso con questo pezzo La Municipal annunciò l’uscita del suo album.
Non solo Le nostre Guerre Perdute, nella scaletta c’è spazio anche per una cover. Che bella cosa sei di Fred Buscaglione viene eseguita magistralmente dal duo con uno splendido intreccio vocale che si armonizza nella musica di Buscaglione.
Il tempo di incantare il pubblico che arriva il momento di un altro singolo estratto dall’album. Lettera dalla provincia Leccese, un ritratto dell’altra faccia del Salento, diversa dalle tinte colorate e festive dell’estate, con cui molti ragazzi convivono pur di rimanere nella propria terra. Le ferie di metà settembre e 30 febbraio chiudono la scaletta della serata, ma pur essendo oramai giunta l’ora di chiudere il set (e mantenere i rapporti di buon vicinato per il locale), il pubblico non può far a meno di chiedere un bis alla band, che si ripresenta in forma acustica. Carmine Tundo imbracciando la chitarra esegue una versione unplugged di Via Coramari che forse ancora più della precedente esecuzione risuona nei cuori dei presenti. Assume invece una fattezza diversa e più intima l’unplugged di George, dove Carmine Tundo chiede e ottiene la complicità del pubblico che coralmente intona quell’ “I miss you George” del ritornello.
Un live convincente per una band ancora giovane nella forma, ma che presto farà sicuramente parlare a gran voce di se pur avendo di fatto già ricevuto la benedizione di un altro salentino DOC come Giuliano Sangiorgi.
Non resta che dire “I miss you Municipal…” almeno fino alla prossima tappa romana.
La scaletta della serata
Se potessi ti salverei dalla fine del mondo
Via coramari
Il mercante di occhi
Discografica Milano
Universitaria fuori sede
George (il mio ex penfriend)
L’accademia Delle belle Arti
Valentina Nappi
Che bella cosa sei (Fred Buscaglione cover)
Caviglie stanche
Lettera dalla provincia leccese
Le ferie di metà settembre
30 febbraio
Bis
Via coramari (acustico)
George (acustico)