Arriva il dream pop dei Vök. Esce oggi ‘Figure’, primo disco della band islandese

Tempo di lettura 2 minuti

Esce oggi,  28 aprile, ‘Figure’, il primo full length dei Vök. Per la Nettwerk Music Group, dieci tracce che uniscono elettronica e sentimenti in un disco audace e ambizioso, sintetico ed elegante

di Martina Zaralli
su Twitter @LaZetaDiMartina

Photo credit: ©Sigga Ella
Fonte immagine: Ja.La Media Activities S.r.L.

NUOVE USCITE – Audace e ambizioso. Suona così Figure, l’album di debutto dei Vök in uscita  oggi, 28 aprile per la Nettwerk Music Group,  prodotto da Jack Garrett in collaborazione con Brett Cox. Islandesi, ispirati da nomi come Portishead, Air, Massive Attack, Margrét Rán Magnúsdóttir (voce, tastiere, chiatarra, synth), Andri Már Enoksson (sax, synth, sampler), Ólafur Alexander Ólafsson (chitarra e basso) e  Einar Hrafn Stefánsson (percussioni) dopo i due fortunati EP, “Tension” (2013) e “Circle” (2015), danno alle stampe il loro primo full lenght.

Dieci tracce che aprono dieci palcoscenici onirici, condensati nella velocità moderna della musica. Le atmosfere rarefatte dell’Islanda si addensano nel pop elettronico dei Vök, un sound intriso di frequenze distorte e di sussurri melodici segna il ritmo dell’interno lavoro. Figure è una forma, un corpo, un tempo, un’immagine. È una linea, un disegno, uno schema, è lo spettro impresso nell’ambiente confortevole stretto nell’unione di suoni e sensi.

Un disco che ha dunque molti significati, uno per ogni stato dell’essere narrato al suo interno: “Anger, obsession, negligence, death, love, happiness and hope. The word figure can represent so many things. So does this album”, spiega Margrét Rán. Il risultato è un ascolto intimo e pieno di sorprese: i contrasti generazionali raccolti nella ballad di Polar,  i momenti di tenerezza catturati in Show Me, la fragilità racchiusa nelle tinte forti del disegno di una notte in Don’t Let Me Go, la potenza di una domanda che flutta nelle armonie di BTO.

Figure è un contrasto ben riuscito tra la fredda elettronica e l’umanità dei sentimenti, sintetico ed elegante.

Completano la track list: Breaking Bones, Figures, Floating, Crime, Lightning Storm, Hiding.

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