Virtus Roma, l’overtime è fatale: Ravenna vince 97-93 e si porta sul 2-0 nella serie
La OraSì ha la meglio su Roma in una partita tirata fino alla fine e va sul 2-0 nelle serie. La Virtus spreca dalla lunetta e la volata supplementare pone i capitolini con le spalle al muro in vista di gara-3
di Matteo Buccellato
Si fa dura per la Virtus Roma, che soccombe a Ravenna anche in gara-2 degli ottavi playoff di Serie A2. La gara odierna, terminata 97-93 per gli uomini di Antimo Martino, è stata un’autentica battaglia che ha avuto bisogno di un tempo supplementare per decretare il suo vincitore. Dopo un primo tempo frenetico e di sostanziale equilibrio, Roma ha perso il ‘bandolo della matassa’ subendo ritmo e gioco dei ravennati, che hanno tentato la fuga. La Virtus ha riagguantato il match e con Brown è inciampata in un pesante 0/2 ai liberi a pochi secondi dalla sirena. Nell’overtime prima Roma ha messo la testa avanti, poi ha subito la lenta rimonta dei padroni di casa che hanno sfruttato le tante occasioni concesse dai capitolini. Ravenna ora conduce 2 a 0 nella serie: la Virtus non ha più possibilità di sbagliare e gara 3 di venerdì sera al Palazzetto dello Sport diventa uno snodo cruciale, tra il prosieguo della stagione ed il porre fine ad essa.
LA PARTITA – Sgorbati dall’arco inaugura il match ma con Brown la Virtus si porta sul 3-6. Ravenna ha spazio dal perimetro e lo sfrutta al meglio, facendo piovere triple sulla difesa romana: con Marks, Masciadri e Sgorbati i padroni di casa provano a staccare gli uomini di Corbani ma un ispirato Brown tiene a contatto Roma (21-19). Se Sabatini trova penetrazioni in area vincenti, è però Baldasso a salire in cattedra con tre triple che portano la Virtus avanti per 27-28 al 10′. Landi dal perimetro allunga per Roma ma i ravennati operano il sorpasso con Sabatini (34-33), mentre Tambone e Raschi si iscrivono a referto per il 39-36. La reazione dei capitolini arriva con Maresca, che porta i suoi sul 39-41 con cinque punti consecutivi; ma la partita si scalda a causa di discutibili decisioni arbitrali. Prima un tecnico a coach Martino, poi uno a Raffa e Ravenna a cronometro fermo torna sul -1 (45-46). Masciadri dall’arco trova il 48 pari ma un buon canestro di Vedovato fissa il punteggio all’intervallo sul 50-52 in favore della Virtus.
Smith e Tambone firmano il sorpasso di Ravenna (54-52) in apertura di secondo tempo, Chessa si sblocca dal perimetro per il +3 Virtus (56-59). Con Crusca e Raschi i ravennati si danno coraggio e vanno sul 65-61, con Roma che riesce ad agguantare il pari a quota 67; ancora Raschi e Smith issano Ravenna sul 71-67 al 30′. Il lugno americano e Chiumenti regalano il +6 ai giallorossi (75-69), confermato poi dalla tripla di Sabatini che vale il 78-72. Roma dà segnali di risveglio dal suo letargo grazie a Sandri, mentre con Landi trova il 78 pari. Masciadri e Chessa si scambiano prodezze balistiche dalla distanza e con Sandri e Raschi le squadre procedono a braccetto fino all’83 pari. Brown firma un sanguinoso 0/2 ai liberi a poco più di nove secondi dalla fine ma i romagnoli sprecano l’ultimo possesso: si va all’overtime. La Virtus parte forte con Chessa e Brown (83-87), con una Ravenna che sembra più stanca. È una sfida tra capitani, con Maresca che porta punti ai capitolini e Raschi che tiene sempre a galla i giallorossi. Il tap-in di Sabatini vale il 94-93 e sulla successiva azione offensiva romana non viene sanzionato un plateale fallo a Brown, fatto che scatena le proteste di tutta la squadra romana. I liberi di Tambone valgono il 96-93, le triple della disperazione di Chessa e Landi non vanno a segno e a festeggiare è (nuovamente) Ravenna, che vince 97-93 e vola 2-0 nella serie.
IL COMMENTO – Sconfitta difficile da digerire per Roma, che lascia un prezioso successo a Ravenna ed ora si trova costretta a vincere gara-3 per mantenere vive le speranze di passaggio del turno. Dopo un primo tempo veloce e concreto dove Roma ha blindato la sua area concedendo ai ravennati solo spazi perimetrali (la maggior parte dei quali sfruttati dagli uomini di Martino), nella seconda metà di gioco i capitolini hanno faticato in attacco e subito la maggior fisicità dei giallorossi. La prolungata assenza di Raffa per una problematica situazione di falli commessi ha privato Roma di un suo punto di riferimento, apparso comunque sottotono nel tempo di gioco disputato. Brown (21 punti) e Baldasso (15 punti) sono stati i principali punti di riferimento dell’attacco virtussino, il primo reo però di un pesante 0/2 dalla lunetta a circa nove secondi dalla sirena dei tempi regolamentari ed il secondo indemoniato nella prima metà di gioco. Tra un Sandri che ha dato segnali di vita solo nel quarto quarto ed un Maresca che si è caricato la squadra sulle spalle nell’overtime, non hanno brillato nè Chessa nè Landi.
Tante le seconde chances che Ravenna ha colto in attacco a rimbalzo (con Marks out per tutta la seconda parte di gara causa infortunio), poche le triple andate a segno per una Roma (26% da tre) che ha cercato senza gloria il colpo del ko nel supplementare, fatale l’11/20 ai liberi con Brown e Sandri che confezionano un inquietante 1/7 a cronometro fermo. Roma lotta, Ravenna resiste e vince: un mix letale che sul parquet amico del Palazzetto dello Sport dovrà essere necessariamente invertito. Da segnalare l’opaca prova arbitrale di stasera, dopo quella apprezzabile di gara-1. Tanti i fischi discussi, ignobili le compensazioni, gravi alcuni (non) fischi: un trend che ha caratterizzato finora tutta la stagione di A2 e che non sembra placarsi.
RAVENNA-VIRTUS ROMA 97-93 dopo 1 OT (27-28; 50-52; 71-67; 83-83)
RAVENNA: Smith 13, Scaccabarozzi ne, Sgorbati 9, Chiumenti 4, Marks 11, Raschi 16, Masciadri 20, Tambone 10, Crusca 2, Seck ne, Sabatini 12. All.: Martino.
ROMA: Brown 21, Raffa 12, Piccolo ne, Lentini ne, Maresca 13, Chessa 13, Sandri 11, Baldasso 15, Landi 6, Vedovato 2. All.: Corbani.