Il mito di Marilyn Monroe è sbarcato a Roma
Fino al 30 luglio 2017 a Palazzo degli Esami a Roma sarà possibile immergersi nella vita dell’intramontabile icona Marilyn Monroe grazie al patrocinio del MIBACT e dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma
di Marica Romeo
Circa 300 oggetti di vario tipo, dai copioni dei film interpretati e ai premi ricevuti fino alle ciglia finta e le calze indossate con il suo famoso abito bianco che tutte le generazioni hanno impresso nella loro mente. Fino al prossimo 30 luglio il mito di Marilyn Monroe è a Palazzo degli Esami a Roma: il nostro giornale ha partecipato all’anteprima stampa, inaugurata da Fabio Di Gioia (curatore italiano), Ted Stampfer (collezionista privato), Giuliano Montaldo (Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano) e Giorgio Dell’Arti (giornalista-scrittore).
La mostra si apre con la porta rossa della casa di Marilyn, posizionata come tavolino per i relatori. Dopo il Toc Toc di Giuliano Montaldo, sussurrando le parole “Vi sto aspettando”, è iniziato il percorso espositivo suddiviso in 14 tappe.
Ci sono una varietà di foto e ricordi della star hollywoodiana nei suoi momenti più intimi (tra cui l’abito più famoso della storia, disegnato dallo stilista Travilla per il film Quando la moglie è in vacanza) che fanno emergere la sua personalità fragile ma al tempo stesso con un carattere a tratti forte, certamente indipendente e molto spesso anticonformista.
Le tappe del viaggio alla scoperta di Marilyn sono così suddivise:
Nascita e prime influenze (1926-1938) – Norma Jeane Mortenson, il vero nome della diva, nasce il 1° giugno 1926 a Los Angeles ed ha un’infanzia poco piacevole tra orfanatrofio e famiglie affidatarie. Inizia però a sognare i suoi primi idoli e ispirazioni cinematografiche.
Adolescenza e Fotomodella (1939-1945) – Si forma la sua identità anticonformista andando a scuola con i jeans e viene rimandata a casa più volte. Si sposa prestissimo per evitare la vita dell’orfanatrofio e intraprendere la sua libertà.
Metamorfosi (1946-1951) e Carriera Cinematografica (1946-1962) – Il ruolo di casalinga non la soddisfa e Marilyn continua la sua carriera di modella divorziando dal marito Jim Dougherty. Il suo punto debole, la balbuzie, lo fa diventare un punto di forza grazie ai tanti esercizi linguistici trasformando la sua voce morbida e sussurrante. Inizia a studiare teatro e fare sport anche maschili. Nel 1946 firma il suo primo contratto cinematografico con la 20th Century Fox. Diventa in arte Marilyn Monroe.
Ascesa e Fama (1951-1953) – Inizia la sua carriera cinematografica e interpreta come protagonista diversi film: Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde, Come sposare un milionario… Inizia ad avere i suoi primi riconoscimenti.
L’icona Vivente (1953) – Viene fotografata, nella sua casa di Beverly Hills, dal famoso Alfred Eisenstaedt e diventa una leggenda, con la sua inconfondibile femminilità, inizia ad esser un’icona di stile e un idolo per molte donne che lottano per la parità dei sessi.
Brevi momenti di felicità (1954) – Finalmente di nuovo innamorata si sposa con Joe DiMaggio, una leggenda del baseball. Purtroppo la sua emancipazione nuovamente è messa a dura prova e al ruolo di casalinga non si rassegna divorziando nuovamente solo dopo 9 mesi di matrimonio.
Nuovo inizio a New York (1954-1955) – Sostiene attivamente Ella Fitzgerald il suo idolo musicale e lancia un messaggio contro il razzismo e l’oppressione sociale. Inizia la sua carriera di Manager e producer poiché non vuole più essere relegata a parti da ochetta sexy.
Moglie e Imprenditrice (1956-1957) – Si sposa con il drammaturgo Arthur Miller e si converte all’ebraismo, difendendolo dalle accuse di avere legami comunisti. Il principe e la ballerina è la sua prima produzione cinematografica indipendente ottenendo il David di Donatello in Italia.
Crisi e nuovo inizio (1958-1961) – Entra in crisi con Miller e non riuscendo a diventare madre divorzia dal marito. Inizia così molte frequentazioni portandola sempre di più all’instabilità emotiva e infine alla conoscenza del presidente statunitense John Fitzgerald. Kennedy.
Casa (1962) – Dopo diverse case finalmente mette radici nella nuova casa in California.
Popolarità (1962) – Riceve il Golden Globe come attrice più amata al mondo. Entra a far parte dell’alta società con l’apparizione alla festa del presidente Kennedy e con la presunta relazione dei due. Viene licenziata dalla 20th Century Fox per troppo assenteismo sul set.
L’ultima sessione fotografica (1962) – Si fa fotografare quasi nuda da Bert Stern per la rivista americana Vogue.
Morte (1962) – Inizia la produzione di un nuovo film sul suo idolo Jean Harlow e continua la relazione con il suo secondo marito. Il giorno in cui Marilyn avrebbe dovuto risposare Di Maggio muore per overdose da farmaci.
Nascita di un mito (1962 ad oggi) – E come tutti gli idoli anche la sua morte rimarrà un mistero con fantasiose teorie complottistiche attorno alla sua figura. Da idolo a mito e ora è una vera e propria leggenda che è riuscita ad influenzare dalla moda all’arte milioni di generazioni.
L’esposizione dedicata a Marilyn Monroe è una mostra intensa, emozionante, per tutte le donne, dove i sentimenti di ammirazione per il carisma e il carattere della diva non possono che farci essere riconoscenti per la battaglia e la rottura degli schemi che ha affrontato in quell’epoca…
Una donna che ha voluto e sognato di vivere la realtà che desiderava, anche se questo l’ha portata molto spesso ad essere criticata. La sua dichiarazione è emblematica perché racchiude tutta la sua vita: “Se avessi rispettato tutte le regole, non sarei mai arrivata da nessuna parte”.
Imperdibile Marilyn
Palazzo degli Esami – via Gerolamo Induno, 4 Roma
fino al 30 luglio 2017
dal lunedì al giovedì ore 10.00 – 20.00
venerdì e sabato ore 10.00 – 23.00
domenica ore 10.00 – 21.00.
Ultimo ingresso un’ora prima.
www.imperdibilemarilyn.it