Motomondiale: Francia ai piedi di Viñales e Morbidelli
A Le Mans gara spettacolare in MotoGP tra le Yamaha di Viñales e Rossi, che si contendono il primo posto fino all’ultimo giro, quando il Dottore scivola e termina la sua ottima gara in favore dello spagnolo. In Moto2 quarto trionfo su cinque gare per Franco Morbidelli, sempre più padrone della categoria
di Sergio Basilio
su Twitter @TagoSergio23
Le Mans, terra di Francia a 200 km da Parigi, luogo per appassionati di moto e auto da corsa, dove spira un vento frizzantino di continente che sembra spazzare via gli ultimi petali di primavera in maniera definitiva per aprire le porte all’estate e forse dare una forte sferzata al campionato del motomondiale. Ed è probabilmente il vento che spinge, come una locomotiva inarrestabile, Franco Morbidelli verso l’ennesimo fantastico primo posto di questo mondiale, ancora una volta da solo, ancora una volta cannibale della categoria Moto2 (quarta vittoria in cinque gare, primo in classifica e 20 punti di vantaggio sugli inseguitori) davanti a un altro giovanissimo talento tutto made in Italy, Francesco Bagnaia e a Thomas Lüthi, che deve accontentarsi delle “briciole” del terzo posto lasciate dal duo azzurro.
La MotoGP invece, ieri più del solito, non è per cuori deboli e viva di pura passione, con un finale da romanzo hardbolied deciso nelle ultime curve dopo il solito duello stellare tra le due Yamaha e con tante lacrime: di gioia per Maverick Viñales e di disperazione per Valentino Rossi che, con quasi il doppio degli anni del suo avversario, aveva quasi completato un’impresa da collezionismo puro prima di scivolare e dire addio a una probabile seconda piazza.
Lo spagnolo si era guadagnato la pole position con un week end brillante sempre davanti, con il pesarese che partiva subito dietro. Ma al pronti via è il “francesino” Johann Zarco a fare gli onori di casa e a sfrecciare davanti a tutti dopo il primo curvone. Primato che mantiene solo per i primi giri per poi subito abdicare il trono in favore del nuovo fenomeno spagnolo ed essere lentamente, inesorabilmente divorato dal cannibale che alberga, ormai da anni, nel corpo di Rossi.
The Battle of 1st dunque si riduce ancora una volta al testa a testa tutto Yamaha con in palio dei punti pesanti come monoliti, grazie anche all’ennesimo atto di autolesionismo di Marc Márquez, che lanciatissimo per la rincorsa (quarto costretto ad inseguire) slitta in curva ed esce fuori, privando la gara di un grande protagonista. Mentre il duello rusticano proseguiva nelle parti nobili della classifica, Dani Pedrosa (quarto sul traguardo) stabiliva record su record sui tempi di gara e Jorge Lorenzo (sesto a fine gara) recuperava posizioni partendo dall’undicesima (ma siamo ancora molto molto lontani da quel che siamo abituati a vedere con lo spagnolo in sella da quest’anno alla Ducati).
Ma la thriller story si scrive negli ultimi tre giri, quando Rossi trova uno spazio impensabile per normali esseri umani e infila in una doppia curva il compagno di team. A questo punto la classifica generale piloti parlava italiano, col Dottore che poneva un buon margine di vantaggio sullo spagnolo e su Márquez, Peccato che nell’ultimo giro Rossi affronta una curva un po’ troppo lunga, costretto a mostrare il fianco a Viñales che cinicamente sfrutta per tornare primo.
Poteva benissimo finire così e nessuno si sarebbe lamentato, il pubblico francese presente sugli spalti era già saturo di un duello meraviglioso che ha infiammato la gara, tutti felici per una classifica piloti sempre più interessante; ma mancava ancora il passo decisivo, il momento in cui (forse) le sorti della stagione iniziano a pendere più da un lato che dall’altro: all’ultima curva una spinta un po’ eccessiva (mossa dalla fame di recuperare il primo posto del cannibale col numero 46) gli fa perdere aderenza col terreno e lo manda lentamente fuori pista, portando con se i 23 punti di distacco da Viñales, che taglia il traguardo nella assoluta solitudine dei numeri primi. Secondo Zarco, terzo un sorprendente Pedrosa che piano piano e con merito si è inserito nella corsa per il titolo.
Giornata di numeri, giornata di spaventi, di pensieri importanti che vanno all’amico e collega Hayden (e alla sua famiglia) che lotta tra la vita e la morte per un orribile scherzo del destino ma giornata anche di lacrime, quelle di Maverick Viñales per una vittoria meritatissima, quelle di rabbia di Valentino e quelle di incredulità di un bambino ripreso tra il pubblico che, col cappello di Rossi in testa, già assaporava la vittoria in rimonta del proprio idolo e che invece ha visto cadere all’ultimo respiro, lacrime vere e pesanti, come se sapesse già che questa gara di Le Mans potrebbe essere stato il primo grande snodo della stagione.
In Moto3 gara ridotta a 16 giri per via di una caduta apocalittica che ha coinvolto al secondo giro quasi tutti i piloti a causa dell’olio lasciato in pista dalla moto di Jakub Kornfeil con il rischio di gravi conseguenze per alcuni di loro, per fortuna poi ridotto a qualche dolorosa contusione. Gara infine risolta ancora una volta da Johann Mir, che rimane sempre più saldo in solitario al primo posto in classifica, secondo arriva Canet e terzo Di Giannantonio del Team Gresini con un altro buon podio conquistato.
RISULTATI MOTOGP – FRANCIA
1 M. Viñales Movistar Yamaha 43’29.793
2 J. Zarco Monster Yamaha Tech 3 +3.134
3 D. Pedrosa Repsol Honda Team +7.717
4 A. Dovizioso Ducati Team +11.223
5 C. Crutchlow LCR Honda +13.519
6 J. Lorenzo Ducati Team +24.002
7 J. Folger Monster Yamaha Tech 3 +25.733
8 J. Miller EG 0,0 Marc VDS +32.603
9 L. Baz Reale Avintia Racing +45.784
10 A. Iannone Team SUZUKI ECSTAR +48.332
CLASSIFICA PILOTI
1 M. Viñales 85 punti
2 D. Pedrosa 68
3 V. Rossi 62
4 M. Márquez 58
5 J. Zarco 55
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1 YAMAHA 108 punti
2 HONDA 95
3 DUCATI 72
4 SUZUKI 22
5 APRILIA 19
6 KTM 8