Motomondiale: il Mugello ai piedi di Dovizioso, Pasini e Migno
Sull’asfalto del Mugello spettacolo “made in Italy” in tutte e tre le categorie in gara, con Dovizioso che vince in MotoGP davanti a Viñales passando per il successo di Mattia Pasini in Moto2 e alla prima vittoria di Andrea Migno in Moto3
di Sergio Basilio
su Twitter @TagoSergio23
L’autodromo internazionale del Mugello è un circuito automobilistico e motociclistico italiano. Si trova in Toscana, a nord di Firenze, precisamente nel comune di Scarperia e San Piero, ed è di proprietà della Ferrari. Il tracciato della pista è lungo 5.245 metri, e si snoda attraverso 15 curve.
Quando l’ing. Gianfranco Agnoletto progettò questo tracciato, lo fece con un’idea ben precisa di velocità e divertimento, una serie di curve larghe, sinuose, dove poter vedere sorpassi continui e coraggiosi, ma per soddisfare del tutto il palato del pubblico che avrebbe assistito a quelle gare, decise di aggiungere un lungo rettilineo dove le auto o le moto potevano mostrare tutta la loro potenza in velocità massima. Come quasi sapesse che anni dopo la moto di casa (Ducati) avrebbe sfruttato, in quel rettilineo, il suo massimo vantaggio nel Gran Premio d’Italia.
La gara di ieri è stato un meraviglioso tributo allo spirito del motociclismo (soprattutto nella prima metà), quando sul rettilineo di partenza, in mezzo ad una vera e propria marea “giallo Valentino”, Valentino Rossi nella MotoGP parte benissimo e lascia tutto il gruppone dietro. Peccato non ne abbia abbastanza per battagliare fino alla fine, di certo la settimana appena passata tra ospedali e contusioni per via dell’infortunio accusato in motocross non ha aiutato anzi è stato già un miracolo il quarto posto conquistato da protagonista.
Il dominio italiano (di moto e piloti) però è praticamente totale. Prestazioni maiuscola di Danilo Petrucci, della “Desmo16” di Jorge Lorenzo (almeno fino a un certo punto della gara, quando arriva il solito crollo “anomalo” dello spagnolo e il sorpasso da parte di Johann Zarco) e di un Andrea Dovizioso che è cresciuto di curva in curva, di centimetro in centimetro rosicchiando asfalto alla Yamaha di Maverick Viñales, fino al momento del sorpasso decisivo. Da quel momento in poi il pilota forlivese allunga su tutti in sella al suo destriero rosso e va a prendersi i meritatissimi festeggiamenti da parte di tutti. Non si vedeva da tempo un Dovizioso così maturo, veloce, cattivo sui sorpassi, paziente quando serve; segno di una maturazione ormai completa e di uno straordinario lavoro quotidiano da parte del team Ducati. Una guida da manuale in certi passaggi di gara che porta non solo alla soddisfazione personale ma anche diversi punti importanti nella classifica piloti.
Viñales ha invece dilapidato il suo vantaggio su un paio di curve dove è uscito largo scoprendo il fianco alla rossa di casa, macchiando così (solo in parte) una prestazione sempre una spanna sopra gli altri. Sparito insieme a Lorenzo anche Marc Márquez, con una gara incolore, priva di mordente (anche se con problemi di gomme), come intimidito dalla supremazia (quasi annunciata) degli altri protagonisti. Una nota di merito particolare va a Danilo Petrucci, che ha tenuto botta fino alla fine (e con Rossi subito dietro non è mai semplice) autore di una prestazione fantastica con un terzo posto che, per certe scelte coraggiose viste in gara, gli sta quasi stretto.
La gara è stata viva, combattuta, come deve essere ogni Gran Premio d’Italia che si rispetti, soprattutto nella prima parte, quando il gruppo di moto era ancora vicino e i sorpassi ripetuti di Rossi e Viñales in curva sulle Ducati di Lorenzo e Dovizioso e il successivo ribaltamento di posizioni sul rettilineo hanno divertito la tanta gente presente ieri e (siamo sicuri) anche Nicky Hayden che da lassù (salutato da un bellissimo tributo dal pubblico) abbia certamente apprezzato e ricambiato.
Ma la festa e il dominio italiano sul circuito di casa, era già cominciato dal mattino con la stupenda e magica vittoria di Mattia Pasini in Moto2, il vero eroe di giornata, che non saliva sul podio dal 2009. Incredulo Mattia che a fine gara rivela tutta la sua felicità: “È incredibile, devo ringraziare il pubblico e la mia squadra, che ha fatto un grande lavoro. È un anno e mezzo che sono tornato in Moto2 e questo è un nuovo punto di partenza”. Una guida perfetta con cui ha superato Thomas Luthi (secondo) e Alex Marquez (terzo), la spinta del “Mugiallo” ha fatto il resto. Quarta posizione per Franco Morbidelli che comunque mantiene il primato in classifica generale.
In Moto3 tocca invece ad Andrea Migno alzare il trofeo più pesante di tutti: per il 21enne pilota romagnolo dello Sky Team VR 46 prima vittoria in carriera davanti al solito Fabio Di Giannantonio e Juanfran Guevara con un’ultima curva al cardiopalma. E a fine gara sono arrivati i complimenti di Valentino Rossi: “È stato bravissimo”.
RISULTATI MOTOGP – GRAN PREMIO D’ITALIA
1. Andrea Dovizioso (Ita) Ducati in 41’32″126
2. Maverick Viñales (Esp) Yamaha a 1″281
3. Danilo Petrucci (Ita) Ducati 2″334
4. Valentino Rossi (Ita) Yamaha 3″685
5. Alvaro Bautista (Esp) Ducati 5″802
6. Marc Márquez (Esp) Honda 5″885
7.Johann Zarco (Fra) Yamaha 13″205
8. Jorge Lorenzo (Esp) Ducati 14″393
9. Michele Pirro (Ita) Ducati 14″880
10. Andrea Iannone (Ita) Suzuki 15″502
CLASSIFICA PILOTI
1. Maverick Viñales (Yamaha) 105 punti
2. Andrea Dovizioso (Ducati) 79 punti
3. Valentino Rossi (Yamaha) 75 punti
4. Dani Pedrosa (Honda) 72 punti
5. Marc Márquez (Honda) 68 punti
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. HONDA 234 punti
2. DUCATI 198 punti
3. YAMAHA 171 punti
4. SUZUKI 22 punti
5. APRILIA 19 punti
6. KTM 8 punti