Circo senza animali, si va avanti

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Il disegno di legge in discussione in Senato sulla graduale dismissione degli animali dagli spettacoli circensi è salvo. Cade l’emendamento che, con una modifica del testo, voleva solo ridurne il numero. Soddisfatte le associazioni animaliste

di Alessandra Bernardo
su Twitter @alebernardo79

(fonte immagine: National Geographic)

Rimane in piedi e, senza alcuna modifica, il Disegno di Legge 2287-bis, del Ministro dei beni e attività culturali e turismo Dario Franceschini, che ha l’obiettivo di rivedere la disciplina degli spettacoli circensi, prevedendo la graduale eliminazione degli animali. Il governo, in Commissione cultura al Senato, fa cadere l’emendamento, presentato dai senatori Raffaele Ranucci e Laura Fasiolo del Partito Democratico, che avrebbe portato alla sola riduzione degli animali nei circhi e non alla graduale eliminazione, così come previsto nel testo originario.

Una battaglia, portata avanti da anni da associazioni e da cittadini contrari allo sfruttamento degli animali negli spettacoli, che vede, ora, una prima vera vittoria verso quello che è stato sempre considerato un passo importante verso la civiltà. Anche Ghigliottina si è occupata dell’argomento qui e qui.

Esultano, dunque, le parti politiche che si erano battute per l’attuazione del Ddl. Loredana  De Petris in un comunicato congiunto con Alessia Petraglia, entrambe di Sinistra Italiana, hanno commentato: “È una battaglia di civiltà che va oltre gli schieramenti politici. Non abbasseremo comunque la guardia in Aula, affinché si arrivi allo stop definitivo all’uso degli animali nei circhi.

Monica Cirinnà e Silvana Amati, senatrici del PD, hanno poi precisato: “L’emendamento avrebbe peggiorato il testo base del governo. Abbiamo lavorato attivamente per raggiungere questo obiettivo. Per quanto riguarda i circhi, il Codice dello Spettacolo contiene delle norme di assoluta civiltà”.

Se guardiamo alla normativa sul tema degli altri Paesi noteremo che su 28 Stati dell’Unione Europea più della metà hanno già introdotto una legislazioni in materia. A livello internazionale l’ultimo a introdurre una proibizione dell’uso di animali esotici nei circhi è stato l’Iran, che l’ha emesso nel febbraio 2016. Estonia, Finlandia e Polonia vietano l’uso di animali catturati in natura, mentre Bolivia, Grecia, Malta e Cipro hanno deciso per il divieto totale. Anche la Lettonia e la Romania hanno votato e approvato un bando e a maggio il Governo Scozzese ha presentato una proposta di legge che vieta l’utilizzo di animali esotici, la cui adozione è prevista nel 2018.

Un argomento, da tempo, dibattuto in Italia e che, oggi, vede sempre più persone favorevoli all’abolizione totale degli animali negli spettacoli, volontà che si palesa nella drastica riduzione della presenza di spettatori con la consequenziale diminuzione di spettacoli e crisi del settore.

La LAV, da sempre in prima linea contro lo sfruttamento degli animali, ha voluto precisare: “Siamo molto soddisfatti per l’esito di questo primo round, terremo alta la guardia affinché il voto dell’Aula previsto per fine mese confermi quanto chiede la stragrande maggioranza degli italiani, l’effettiva tutela degli animali e il rilancio dello spettacolo circense umano”.

L’attenzione è rivolta, pertanto, alla discussione e voto del Governo che dovrà decidere dell’attuazione di una legge da troppo tempo attesa e che sarebbe segno distintivo di un vero Paese civile.

Alessandra Bernardo

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