C’era una volta un luogo: viaggio nell’insolito
“Atlante Dei Luoghi Insoliti e Curiosi” è la guida per moderni viaggiatori in cerca di mete insolite, luoghi dimenticati, destinazioni di viaggio intriganti lontane dal turismo di massa
La citazione di Mark Twain, invito al viaggio, Mollate le ciurme, allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate Scoprite potrebbe essere l’esergo perfetto per l’Atlante dei luoghi insoliti e curiosi di Travis Elborough e Alan Horsfield edito da Rizzoli.
L’estate è fatta per i viaggi, ma in tempi di globalizzazione e iperconnessione l’impressione è che il mondo si sia ristretto. Il senso di dejavù ci sorprende di fronte alle immagini di luoghi più o meno remoti. Complice la timeline di qualsiasi social network, che rimanda un flusso costante di immagini da ogni angolo del mondo. Gli sconvolgimenti geopolitici degli ultimi tempi hanno portato alla ribalta stati e regioni poco frequentate dal racconto mainstream dei media.
Se siete portatori sani di wanderlust, parola tedesca che indica il desiderio di vagabondare, ma rifiutate di essere tacciati come dei comuni turisti, preferendo l’avventurosa e romantica definizione di viaggiatori, l’Atlante dei luoghi insoliti e curiosi scritto da Travis Elborough e arricchito dalle mappe del cartografo Alan Horsfield fa per voi.
Città fantasma, edifici abbandonati, regioni remote, bizzarrie architettoniche, terre sommerse e labirinti sotterranei sono le macro-aree dell’Atlante, dove perdervi anche solo con la fantasia. L’ideale per trovare una meta altra rispetto a quelle con i ranking più elevati nei forum di Tripadvisor.
La prima suggestione di viaggio è Zheleznogorsk, un’ex città chiusa della Siberia assente da tutte le mappe del paese. Sorta nel 1950 come centro per la produzione del plutonio e riconosciuta ufficialmente nel 1992 per volere di Boris Eltsin. La città si inseriva nel progetto di Stalin di creare dei centri segreti per la produzione di materiale per l’arsenale militare sovietico.
Una città con un accesso ristretto ai soli scienziati che ci lavoravano a fronte di numerosi permessi e controlli in entrata e in uscita. Dotata persino di una bandiera propria, per rimarcare il concetto di posto distaccato: un orso che lotta con un nucleo atomico. Se la scegliete come meta di viaggio non scambiatela per un parco a tema sovietico. Continuano ad esserci laboratori di ricerca specializzati, alcuni su telecomunicazioni e satelliti, altri ancora per l’esercito nazionale. Parola d’ordine: top secret.
Seguendo un certo fil rouge di viaggio, l’Atlante ci porta al largo delle costa sud-ovest di Cuba, sull’Isola dei Pini dove sorge Presidio Modelo. Voluto nel 1926 dal dittatore Gerardo Machado Morales, la struttura “ospitò” anche i fratelli Fidel e Raùl Castro. Di cosa si tratta? È un Panopticon, un carcere dove i condannati sono costantemente sorvegliati. Quest’idea di controllo costante si deve al filosofo inglese Jeremy Bentham.
Dismesso nel 1967 per volere di Fidel, oggi Presidio Modelo è un’attrazione per turisti dove riflettere su come questo modello di controllo dall’interno, invisibile, sia esattamente il tipo di potere che pervade la società di oggi.
Un viaggio in Giappone può essere fonte di meraviglia. Scoprirete come una civiltà millenaria convive con gli eccessi della modernità. Vi affascineranno i rituali legati all’espressione della bellezza e dell’armonia in tutte le componenti dell’esistenza. Suona troppo familiare? Allora dovete visitare Hashima. Detta l’isola della nave da guerra, vicino a Nagasaki. Capirete che la realtà è sempre più complessa di quanto ci si immagini e che a volte assomiglia a un film di James Bond (in effetti alcune delle ambientazioni di Skyfall di Sam Mendes si rifanno proprio a questa isola).
Le sorti di questo luogo sono legate alla scoperta di un giacimento di carbone e alla volontà della Mitsubishi di sfruttarne l’estrazione. Nei primi del Novecento vennero eretti palazzi, scuole e tutto quello che serviva ai minatori per vivere senza mai doversi allontanare dell’isola. Con la chiusura della miniera nel 1974, l’isola venne abbandonata alla furia degli elementi. Oggi rimangono edifici e strade deserte e spettrali, consacrate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2015. A ognuno le proprie nostalgie.
Vi sentite filo-americani e non ne potete più di tutto questo est? La risposta di viaggio è andare in Arizona, nella Mojave County, a Lake Havasu City, Bagnata dal fiume Colorado, la città è nota per avere dal 1971 l’originale London Bridge di John Rennie. Il ponte messo in vendita 4 anni prima dalla Corporation of London, fu acquistato dai fondatori della città americana, che volevano ricreare le atmosfere dall’antica Londra.
Unire in un unico viaggio l’esplorazione di un oscuro stato dell’Asia centrale, il Turkmenistan, e di un concetto metafisico come l’inferno, sembra essere l’obiettivo di un viaggio a Derweze dove potrete ammirare la Porta dell’Inferno.
Nel deserto del Karakum sorge un cratere artificiale formatosi a seguito di un incidente nel 1971. Durante delle trivellazioni per la ricerca del petrolio, si formò questa voragine dalla quale iniziò a fuoriuscire del gas naturale. Poteva essere una tragedia ambientale e per arginare i danni venne dato fuoco al gas e da allora il fuoco continua a bruciare.
Il brivido dell’insolito ha il suo fascino, ma se non siete disposti ad affrontare viaggi interminabili, potete contare sulla madrepatria. L’Italia è menzionata nell’Atlante grazie all’isola di Poveglia, nella Laguna di Venezia.
Le sorti di questo scoglio sono segnate dall’avvento della Peste nera: i malati e coloro che erano sospettati di essere stati contagiati venivano portati su quest’isola a morire in appositi pozzi o a espiare la quarantena. Nel 1922 l’edificio di cura dell’isola venne riconvertito a istituto psichiatrico, ma pare che la convivenza dei malati con i fantasmi dell’isola fosse poco benefica. Nel 1968 la struttura venne dismessa. Sembra che ancora oggi affiorino ossa dal terreno e l’isola non è accessibile se non dopo aver ottenuto un permesso. Più insolito di così.
Muovendovi tra le pagine, lungo le rotte tracciate sull’Atlante dei Luoghi Insoliti e Curiosi vi verrà certamente il desiderio di partire, consapevoli che ci sono ancora tanti luoghi con una storia da raccontare.
Atlante dei Luoghi Insoliti e Curiosi
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli Illustrati
Traduzione: Fabrizio Coppola
2017, pp. 224, ill.