MotoGP: Valencia 6 dolcissima per Márquez
Nell’ultima gara della stagione Marc Márquez si laurea campione del mondo per la 6ª volta in carriera, al termine di una gara stranissima e segnata da diversi errori. Sfuma il miracolo Dovizioso, che chiude la stagione con qualche rimpianto e tantissimi applausi
Il finale era già scritto o quasi, per diventare campione del Mondo in MotoGP 2017; anche senza la matematica certezza soltanto Marc Márquez poteva perdere questo titolo, all’ultima gara in pole e con Andrea Dovizioso distante 21 punti.
Ma la gara, abbastanza monotona per tre quarti, si riaccende improvvisamente sul finale, quando i soliti dei del motociclismo magari annoiati dal poco spettacolo decidono di mettere il pathos giusto per chiudere la più bella stagione di moto degli ultimi anni.
A Valencia l’inizio è in perfetto controllo da parte di Márquez, che deve occuparsi solamente di Johann Zarco subito dietro, mentre l’italiano della Ducati divorava posizioni su posizioni partendo dal 9° posto. Inevitabilmente la gara si focalizza subito su i due interessati, lasciando un po’ in disparte delle buone prestazioni di Daniel Pedrosa, di Jorge Lorenzo, partito benissimo, e di Andrea Iannone, quinto per quasi tutta la gara.
Ma man mano che le due ruote solcano il tracciato, il duello più intenso nasce tra il leader della classifica mondiale e Zarco nella battaglia per il primo posto; il francese, anche oggi con una prestazione maiuscola, vuole chiudere in bellezza il suo primo anno in MotoGP, fatto di qualche caduta di troppo ma anche di molta sostanza.
In una serie di contro sorpassi riesce a guadagnarsi il primo posto che difende anche abbastanza bene, considerando sempre, che lo spagnolo, calcolatrice alla mano, non abbia tutta questa fretta di tagliare il traguardo per primo, visto che, anche finisse, sarebbe comunque campione del mondo finché DesmoDovi rimane nelle retrovie, bloccato in un duello mai davvero intrapreso con il compagno Jorge Lorenzo.
Ma sul finale ecco il tocco degli arcani signori su due ruote del cielo: una sterzata di troppo di Márquez lo manda letteralmente per terra, chiunque altro sarebbe andato dritto fuori pista scivolando sull’asfalto, ma il ragazzo di Cervera, con un gesto che va contro le leggi della fisica, non solo si rialza sul suo destriero ma riesce anche a non perdere quasi nulla nei confronti degli altri piloti.
Segnale, questo, inequivocabile per farlo laureare campione del mondo (la matematica ancora dalla sua), ma come se non bastasse, subito dopo Lorenzo cade su un curvone regalando una posizione a Dovizioso e dopo pochi secondi lo stesso pilota italiano esce fuori pista, costretto a quel punto ad abbandonare gara e flebili speranze di titolo.
A quel punto l’interesse per il titolo scema e prende quota la battaglia per la vittoria del Gran premio tra Zarco e Pedrosa, ritrovatosi al secondo posto. I due piloti decidono quindi di regalare al pubblico uno spettacolo vero e unico.
Quasi a celebrare, con l’ennesimo duello ai limiti dell’ impensabile, questa stagione, attraversata nei mesi da tanti protagonisti che hanno mantenuto il titolo in bilico fino quasi all’ultima curva, regalando delle emozioni che difficilmente andranno via dagli occhi.
La Honda di Pedrosa supera per primo il traguardo, seguito da Zarco e (a questo punto) dal neo 6 volte campione del mondo Marc Márquez (uno in 125, uno in Moto2 e ben quattro in MotoGP), alla fine è festa per tutti. Per Dani Pedrosa, che ritrova la vittoria in una carriera immensa, per Johann Zarco futuro contendente al titolo, per Márquez che invece è il presente di questa MotoGP con un rapporto età/titoli da far rabbrividire, un gigante del Motomondiale.
Titolo meritato non tanto per la costanza (non si può parlare di costanza in un campionato in cui si sono succeduti in testa alla classifica ben quattro piloti) ma per la maturità che quest’anno ha messo in pista Marc, maturità che ha sovrastato e inglobato la sua bravura e contemporaneamente messo a tacere l’eccesso di foga che troppo spesso in passato lo ha disarcionato dalla sua moto e buttato per terra,
È festa sotto sotto anche per Dovizioso, rientrato ai box dopo la caduta viene letteralmente investito da tutto il team con un affetto e una stima di chi ha sfiorato il sogno mondiale ma ha vinto il titolo personale, di rivincita a chi lo descriveva sempre come eterna promessa mancata.
L’abbraccio ripreso dalle telecamere anche del Direttore Generale della Ducati Luigi Dell’Igna con i suoi tecnici sapeva molto di chi ha dato tutto se stesso e non ha rimpianti, prendendo tutto questo col sorriso, come qualcosa di assolutamente positivo e costruttivo.
Adesso, infatti, bisogna fare tesoro di questa stagione, nella quale il pilota di Forlimpopoli è riuscito a gestirsi e a fare tesoro di certe esperienze per poter essere ancora più competitivo l’anno prossimo; il ragazzo si è fatto uomo e questa è un’altra grande vittoria.
Adesso cala davvero il sipario sulla stagione delle moto ma mai come quest’anno bisogna ringraziare professionisti come Márquez, Dovizioso, Viñales, Pedrosa, Zarco e Valentino Rossi, che hanno davvero regalato un mondiale difficile da dimenticare ma facile da raccontare a chi di moto non è mai sazio.
Motogp 2017, classifica finale piloti:
1 – Marc Márquez 298 punti
2 – Andrea Dovizioso 261
3 – Maverick Viñales 230
4 – Daniel Pedrosa 210
5 – Valentino Rossi 208
Motogp 2017, classifica costruttori:
1 – Honda 496
2 – Ducati 436
3 – Yamaha 384